[Redditolavoro] dalmine bergamo

[CobasSindacatodiClasse]

lo slai cobas per il sindacato di classe comunica ai lavoratori l'apertura della nuova sede di bergamo
----- Original Message ----- 
From: cobas dalmine 
To: cobas taranto 
Sent: Thursday, October 08, 2009 6:01 AM


Senza la lotta diretta dai lavoratori solo trattative perdenti 
 

Perché dal 1996, anno della privatizzazione-regalo di Prodi alla famiglia Rocca, le direzioni dei sindacati confederali hanno sempre co-gestito con l’azienda licenziamenti, riorganizzazioni per sfruttare al massimo gli impianti e ridurre gli organici nei reparti, nonostante l’accordo dei 10 punti che sulla carta doveva garantire i livelli occupazionali, condiviso dalle forze politiche e dalle istituzioni che ora a parole si preoccupano per i lavoratori. 

 

Perché il lento smantellamento della fabbrica, denunciato e contrastato in fabbrica solo dal Cobas, in questi 10 anni è andato avanti e ora con il piano di riorganizzazione di questi giorni, padron Rocca vorrebbe coronare il suo sogno: una fabbrica dimezzata con soli 1000 lavoratori, un nuovo sistema di lavoro ad “isole”, laminazione e finitura, produzione e manutenzione…in cui tutti fanno tutto, come una grande officina.

 

Non possiamo delegare a chi ha sempre accettato ogni richiesta aziendale per essere flessibili e competitivi, con il risultato che ora, dopo essere stati spremuti, ci troviano buttati sulla strada e senza nessuna prospettiva per il futuro degli stabilimenti. 

 

Dobbiamo prendere in mano direttamente la lotta contro il piano aziendale della Tenaris fatto di licenziamenti e più sfruttamento per chi resta in fabbrica, di cassa integrazione con stipendi da fame e senza integrazione salariale.

Serve un COMITATO LAVORATORI IN LOTTA TENARIS DALMINE che unisca tutti i lavoratori, al di là di tessere o meno, ma con l’obbiettivo comune di “resistere 1 ora in più del padrone”, fino a ottenere risultati concreti,attraverso una mobilitazione permanente, la gestione diretta della lotta e la guida delle trattative sindacali, come ha dimostrato l’esempio vincente degli operai INNSE di Milano.

 

La crisi di sovrapproduzione dell’acciaio devono pagarla i padroni che l’hanno generata e non è certo i lavoratori che in questi anni hanno già pagato a caro prezzo la corsa alla ricerca del massimo profitto aziendale, con il peggioramento delle condizioni di lavoro,con l’aumento di infortuni e negli ultimi anni 2 giovani operai morti. 

 

L’azienda parla di crisi dovuta alla concorrenza della Cina, ma allora l’amministratore delegato sig.Crapanzano, dovrebbe spiegare ai lavoratori perché nell’ottobre del 2008 viene aperto uno stabilimento in quel paese per produrre ogni anno 50mila tonnellate e poi affermare sul giornale (eco di bg del 25/09/09), che “il problema Cina è peggiorato…ha una capacità produttiva superiore alla domanda mondiale di tubi”???  

 

contro il piano aziendale: unità, resistenza, autorganizzazione 

 per un COMITATO LAVORATORI IN LOTTA TENARIS DALMINE

 

SLAI COBAS DALMINE PER IL SINDACATO DI CLASSE 

cobasdalmine at infinito.it 335 5244902

sede via bonomelli 9 bergamo 

aperta tutti i mercoledì dalle 15.30 alle 18.30 e il sabato dalle 10 alle 12


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