[Redditolavoro] Truck center - processo a ENI

[cobasta]

Lo Slai cobas appoggia il NO secco espressosi nell'assemblea di ieri al
Comune di Taranto, promossa dal Sindaco alla presenza dei dirigenti Eni,
alla nuova centrale elettrica.
Le assicurazione dell'ENI in effetti sono state poca cosa e sicuramente non
avrebbero trovato il nostro consenso dato che l'ENI non dà affidamento sui
problemi della sicurezza sul lavoro e della sicurezza dei suoi trasporti,
come è testimoniato dalla diretta implicazione dell'ENI di Taranto nella
strage dei 5 operai della Truck Center di Molfetta, per cui vi è un NOSTRO 
ESPOSTO
del 25 giugno alla Procura di Taranto, affidato al Dr. Pietro
Argentino, e su cui proprio ieri nell'udienza al Tribunale di Molfetta si è
aggiunta una positiva novità:

Il pm Maralfa ha chiesto la trasmissione degli atti alla Procura della
Repubblica per valutare eventuali responsabilità di dirigenti dello
stabilimento Eni di Taranto, perchè - come da noi denunciato
dettagliatamente nell'esposto - l'ENI non ha mai consegnato la "scheda dati
sicurezza", un documento conosciuto tra gli addetti come "scheda a 16
punti"che deve contenere tutte le informazioni necessarie per la completa
valutazione del rischio conseguente al trasporto e al lavaggio interno".
Compresa la specifica sull'idrogeno solforato.
E la sua mancanza non è distrazione. Ma routine. Inoltre lo zolfo di quella
cisterna avrebbe avuto concentrazioni di acido solfidrico più alte rispetto
a quello che dovrebbe essere. Anche cinque volte maggiore.

Una pericolosa conseguenza di questo mancato controllo ricade anche
sull'ambiente, dato che dalle vasche vengono immessi nell'aria gas tossici.
Da qui anche l'odore forte di zolfo che a volte si sente nella nostra città.
Una pericolosità quindi sia per i lavoratori che operano nell'area dell'ENI
che per la popolazione di Taranto, che non viene neanche informata del grado
di pericolosità delle sostanze che sono costrette a respirare, anche per
intere giornate.

E ora questa importante decisione del PM di Molfetta, che impedisce di
chiudere il processo per la morte degli operai della Truck center in
condanne solo per i "pesci piccoli", ma che nello stesso tempo dà ragione a
chi nella nostra città dice No al raddoppio dell'Eni perchè inaffidabile.

PER MERCOLEDI' 14 OTTOBRE LO SLAI COBAS CHIEDERA' UN INCONTRO
CON IL PROCURATORE ARGENTINO DI TARANTO, PER SOLLECITARE INDAGINE IN TEMPI 
STRETTI

Slai Cobas per il sindacato di classe

TA. 7.10.09


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