[Redditolavoro] LA CRISI la paghino i padroni - PRESIDIO ORGANIZZATO A LODI DOMENICA 22 NOVEMBRE DALLE 9.00 ALLE 12.00

Fulvio fuldigior at gmail.com
Wed Nov 18 00:51:38 CET 2009


*LA CRISI la paghino i padroni, i ricchi, i borghesi, noi abbiamo già dato,
adesso tocca a loro!**

LOR SIGNORI, dalle loro stanze del potere economico e politico, ieri ci
hanno detto che la crisi c’è, l’altro ieri che era solo un fattore
psicologico, oggi ci dicono che il peggio è superato, l’unica cosa che si
capisce è che vogliono farla pagare a noi!

Noi la crisi la stiamo pagando, e molto duramente, in termini di
disoccupazione, cassa integrazione, precarietà del poco lavoro che c’è,
incertezza per il futuro. Lor signori aprono il giornale e vanno a vedere
nelle pagine economiche per controllare se le loro azioni sono salite o
meno. Noi, se ancora abbiamo i soldi per comprarlo, apriamo il giornale e
guardiamo nelle pagine delle inserzioni se, per puro caso, c’è qualcuno che
assume. SONO DUE PUNTI DI VISTA DIVERSI.

In mezzo, perlomeno pensano di essere collocati lì, ci stanno quelli che
vivono le stesse nostre miserie, ma hanno sempre pensato che a loro non
tocca, loro sono capaci, loro meritano, loro sono destinati a fare carriera,
loro stanno sempre dalla parte del padrone e del governo che, passata la
crisi, fra qualche mese, avranno di fronte un fulgido avvenire. Anche loro
sul giornale guardano come vanno le azioni, ma non le loro, perché non ne
hanno o ne hanno poche e ormai svalutate, ma passata la crisi…

*
*NELLA PROVINCIA DI LODI
*
*
o             i disoccupati hanno raggiunto la dimensione del dieci per
cento

o             Le ore di Cassa integrazione, in un anno, sono aumentate del
915%

o             le ore di Cassa integrazione straordinaria, quella che spesso
rappresenta l’anticamera del licenziamento,  sono aumentate del 3985%. QUASI
40 VOLTE.

*
*NEL RESTO D’ITALIA LE COSE VANNO ANCHE PEGGIO
*
*
CI AVEVANO DETTO CHE PER DIFENDERE L’OCCUPAZIONE

o                 dovevamo garantire la competitività delle imprese

o                 quindi aumentare la produttività del lavoro, cioè il
nostro sfruttamento

o                 i salari dovevano restare dentro i limiti dell’inflazione
programmata, cioè diminuire.

o                 dovevamo andare in pensione più tardi

ERANO TUTTE BUGIE

o               la competitività fra le imprese è stata scaricata sui
lavoratori che sono diventati concorrenti fra loro, ovviamente al ribasso.
Meno salario, meno diritti, meno tutela sull’ambiente di lavoro, più
precarietà, più malattie professionali, più povertà, più disoccupazione, più
disperazione, più razzismo.

o               Continuiamo a crepare di lavoro e di malattie professionali

o               i ricchi sono diventati più ricchi e i poveri sono di più e
più poveri

o               L’occupazione è diminuita assieme ai salari e ai servizi
sociali.

o               Il valore reale delle pensioni è diminuito alla pari di
quello dei salari.


SE NON VOGLIAMO PAGARE ANCORA NOI DOBBIAMO RIVENDICARE PIU’ LAVORO, PIU’
SALARIO E PIU’ SERVIZI, COSTRUIRE UNA PIATTAFORMA TERRITORIALE E SOSTENERLA
CON LA LOTTA, UNIRCI A TUTTI GLI ALTRI LAVORATORI PER COSTRUIRE UNA
PIATTAFORMA NAZIONALE PERCHE’

o              PER USCIRE DALLA CRISI BISOGNA COMINCIARE A METTERE IN CRISI
QUESTO SISTEMA !

o              PERCHE’ NON LA PAGHINO I PIU’ DEBOLI BISOGNA COMINCIARE A FAR
PAGARE LA CRISI A CHI L’HA PROVOCATA!*


*
*
*TUTTI AL PRESIDIO ORGANIZZATO A LODI*

*DOMENICA 22 NOVEMBRE DALLE 9.00 ALLE 12.00*

*IN PIAZZA CASTELLO*



*COORDINAMENTO PER LA LOTTA

CONTRO IL PRECARIATO E LA DISOCCUPAZIONE

L  O  D  I
*
*
**
aderiscono fra gli altri all’iniziativa:

SLAI COBAS provinciale LODI, RDB-CUB provinciale LODI

Rappresentanza Sindacale Unitaria INPS Lodi

Fabrizio Gerlanzani  RSU ABB Adda*


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