[Redditolavoro] Fw: processo thyssenkrupp: 18esima udienza
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Thu May 7 08:56:27 CEST 2009
PROCESSO THYSSENKRUPP: 18ESIMA UDIENZA
Martedì 5 maggio si è tenuta, nella maxi-aula uno di
Palazzo di Giustizia di Torino, la diciottesima udienza
della fase dibattimentale del processo alla multinazionale
tedesca dell'acciaio Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni, in
relazione all'eccidio di sette operai della linea cinque
dello stabilimento di corso Regina Margherita 400, andata a
fuoco la notte del 6 dicembre 2007.
Continua la sfilata dei testimoni del pm, ed ogni volta
vengono ribadite le condizioni in cui, dal settembre
precedente, versavano gli impianti a causa della drastica
diminuzione dei controlli di sicurezza, dovuta alla quasi
totale mancanza di personale delle squadre di manutenzione
e pronto intervento, passate da trentasei effettivi a nove
in poco tempo.
Tutte le dichiarazioni testimoniali hanno sin qui battuto
il tasto sul fatto che - a seguito della annunciata
chiusura dello stabilimento - gli operai davano le
dimissioni non appena trovavano una occupazione
alternativa, e gli imputati non provvedevano alla
sostituzione degli stessi, lasciando scoperti settori
vitali di una acciaieria quali sono le squadre di pronto
intervento, quelle che dovrebbero occuparsi di spegnere gli
incendi "di palese gravità": va ricordato che, per
contratto, erano gli stessi addetti alla linea a doversi
occupare di quelli di lieve entità (anche se quasi nessuno
di loro - neppure il capoturno di quella notte, Rocco
Marzo - era abilitato a farlo, non avendo frequentato alcun
corso antincendio, o al massimo avendone fatto uno senza
essere abilitato dalla certificazione a seguito di un esame
finale).
Certamente nel caso della linea cinque occorre registrare
una serie di concomitanze dolose: la manutenzione sulla
linea si faceva quando proprio non si poteva farne a meno -
le fermate per manutenzione programmata erano state
eliminate per ottimizzare i tempi di produzione; la
sostituzione degli estintori vuoti avveniva saltuariamente,
tant'è che molti di quelli presenti sulla linea quella
notte non avevano anidride carbonica al proprio interno; il
pulsante di emergenza del pulpito principale arrestava sì
la linea, ma non disinseriva le pompe che portavano il
fluido oleodinamico ai macchinari, che dovevano essere
staccate manualmente all'interno del locale sotterraneo
dove erano fisicamente presenti.
Da quanto sopra esposto, dal nostro punto di vista appare
innegabile la responsabilità di chi oggi si trova alla
sbarra per rispondere di "omicidio volontario con dolo
eventuale" e "omicidio colposo ed omissione delle norme di
sicurezza"; non riusciamo a capire perché non abbiano
scelto il rito abbreviato, visto che ben difficilmente -
anche vista la celerità con cui si sta svolgendo il
procedimento - potranno scampare ad una giusta e pesante
condanna.
L'appuntamento per la prossima udienza è fissato per
giovedì 14 maggio.
Torino, 06 maggio 2009
Stefano Ghio - Torino
__________ Informazione NOD32 4055 (20090506) __________
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