[Redditolavoro] ilva processo
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Tue Mar 3 11:21:13 CET 2009
«I nostri cari morti per lavoro
l'Ilva di Taranto ci risarcisca»
Richieste di risarcimento milionarie sono state presentate dagli eredi di
alcuni operai morti per malattie che avrebbero contratto lavorando all'in -
terno dello stabilimento siderurgico Italsider prima e Ilva poi. una decina
di familiari delle vittime, ha chiesto di costituirsi parte civile . Sono
imputati 32 ex dirigenti del Siderurgico per cooperazione in omicidio
colposo e cooperazione in omissione colposa di cautele o difese contro gli
infortuni sul lavoro. Una trentina i casi di operai morti o che hanno
contratto gravi malattie lavorando a contatto con quella che il pm Italo
Pesiri ha definito «una particolare miscela di elementi dannosi per la
salute».
Gli episodi presi in esame riguardano un arco di tempo di 35 anni. Tra le
carte processuali c'è la storia in filigrana dell'Italsider, della
monocultura siderurgica, del passaggio dalle Partecipazioni statali al
Gruppo Riva, della lotta all'inquinamento. La magistratura tarantina ha
puntato l'indice sulle conseguenze sociali, sanitarie e ambientali della
presenza dello stabilimento siderurgico. In alcuni casi, come evidenziato
dall'avv. Giuseppe Lecce, uno dei difensori di parte civile, le consulenze
tecniche hanno già evidenziato il nesso di causalità fra le patologie di cui
sono rimasti vittime gli operai ed il loro luogo di lavoro e l'Inail eroga
già assegni vitalizi agli eredi. Il legale ha citato per la responsabilità
civile il rappresentante legale pro tempore dell'Ilva. Gli imputati, sempre
a parere del pm Pesiri, avrebbero omesso di informare i dipendenti dello
stabilimento dei rischi che la loro salute stava correndo alla luce delle
sostanze e degli elementi, come le polveri, con cui avevano contatto.
Gli altri familiari delle vittime sono rappresentati in giudizio dagli
avvocati Rosario Orlando (che ha chiesto per tre assistiti un risarcimento
di un milione e mezzo di euro), Stefania Pollicoro, Caterina Campanelli e
Francesco Nevoli. L'inchiesta fu avviata in seguito a una denuncia contro
ignoti presentata da un avvocato di Matera, figlio di un operaio del
Siderurgico morto per neoplasia. Le indagini sono state supportate dall'acquisizione
di un'imponente mole di documenti e di testimonianze e dalle consulenze
tecniche assegnate per ricostruire, partendo dalle cartelle cliniche degli
operai deceduti per malattie ritenute di natura professionale, la diretta
conseguenza del decesso con l' assorbimento o l' inalazione di sostanza
letali, prima fra tutte l' amianto, che è comunque la sostanza che ha
causato le morti per asbestosi.
Sono finiti sul banco degli imputati coloro che fra il 1960 ed il 1995, ha
ricoperto ruoli dirigenziali nell'ambito dell'allora Italsider-Ilva. Il
cocktail di sostanze tossiche sarebbe stato composto soprattutto da acidi
tossici, apirolio, diossina, polveri di amianto, polveri sottili, carbone,
silice, particelle di ferro, idrocarburi policiclici aromatici, metalli
pesanti, policlorobifenili, mercurio, anidride carbonica. I dirigenti
avrebbero dovuto informare i dipendenti dei rischi che correvano. L'udienza
preliminare è stata aggiornata al 20 aprile prossimo. In quella sede, i
difensori degli imputati presenteranno le loro eccezioni e il gup Carriere
si esprimerà sulle richieste di costituzione di parte civile.
3/3/2009
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