[Redditolavoro] PERU': LA MATTANZA DEL GOVERNO CONTRO GLI INDIGENI DELL'AMAZZONIA IN LOTTA

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Sat Jun 6 18:28:56 CEST 2009


Scontri con morti e feriti tra indigeni dell'Amazzonia peruviana e 
l'esercito

Combattono da mesi con bastoni archi e frecce contro la polizia rinforzata 
dall'esercito che grazie ad uno stato d'assedio di 60 giorni decretato dal 
governo hanno avuto mano libera nell'attaccare gli indigeni.

Il direttore della polizia nazionale ha detto che 639 poliziotti si sono 
scontrati con le etnie nella zona Curva del Diablo mentre cercavano di 
sgomberare una strada a Bagua Grande, nella regione amazzonica.

Una trentina di nativi morti e circa 120 feriti per gli spari anche dagli 
elicotteri della polizia, 11 morti accertati fino a questo momento tra gli 
agenti di polizia e 22 (dei 38 sequestrati durante gli scontri) liberati 
dagli indigeni.
È questo per adesso il bilancio, mentre gli scontri sono ancora in corso, 
dell'ordine dato alla polizia dall'esperto in genocidi Alan Garcia, 
presidente del Perù, di sgomberare con la forza i nativi che dal 9 di aprile 
bloccano diversi centri nevralgici della zona amazzonica nel nord del paese 
per protestare contro una legge - Ley Forestal y Fauna Silvestre - che 
svende i territori ricchi di giacimenti di petrolio, gas e altro al miglior 
offerente, con annessa distruzione ambientale e, nella sostanza, diminuendo 
i controlli sullo sfruttamento di minerali, legno e agricoltura continua la 
svendita del patrimonio nazionale ai privati esteri per fare cassa e 
continuare a servire gli interessi dell'imperialismo americano innanzi 
tutto, applicando il Trattato di Libero Commercio.

La protesta che ha toccato i dipartimenti di Amazonas, Cusco, Loreto, San 
Martin e Ucayali, ha costretto l'impresa statale Petroperù a chiudere 
temporaneamente l'unico oleodotto che trasporta greggio dalla selva fino 
alla costa del Pacifico. Anche l'argentina Pluspetrol ha smesso la 
produzione nel nord del paese a causa dell'impossibilità di 
immagazzinamento.
Pizango, portavoce dei nativi (circa 65 etnie) ha detto che la mattanza di 
oggi per mano del governo è parte di "un piano di consegna delle risorse 
naturali alle imprese straniere, che comprende la privatizzazione della 
nostra terra".

Il difensore civico, la chiesa cattolica e gli organismi dei diritti umani 
hanno chiesto al governo di fermare gli scontri a Bagua.

dalla stampa peruviana e internazionale








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