[Redditolavoro] donne e sicurezza

[CobasSindacatodiClasse]

Nell'assemblea nazionale della Rete per la sicurezza sui posti di lavoro del 
27 giugno a Roma, le compagne del Movimento Femminista Proletario 
Rivoluzionario hanno presentato un lavoro sulla (in)sicurezza delle 
lavoratrici, sintetizzato in un opuscolo di analisi/inchiesta - a 
disposizione per chi ce lo richiedesse, scrivendo a mfpr at fastwebnet.it o a 
questa lista Tavolo 4 - di cui alleghiamo una parte.
Martedì 14 luglio dalle ore 10 alle 14 si terrà a Roma un importante sit in 
al Ministero del lavoro in via Veneto, 56 della Rete per denunciare e 
chiedere che il Testo Unico sulla sicurezza non venga peggiorato e di fatto 
affossato, con l'approvazione del "Decreto correttivo" che il governo 
Berlusconi ha varato.
In questo decreto correttivo vi sono punti che peggiorerebbero ancora di più 
la condizione delle donne e tramite queste modifiche anche ostacolare 
l'occupazione delle donne.
Con il "Decreto correttivo" infatti ritornano le visite mediche preassuntive 
da parte del medico aziendale, che erano state vietate dal T.U., per 
verificare l'idoneità al lavoro e per accertare stati di gravidanza. Con 
questa grave modifica si dà, come ai tempi degli schiavi la possibilità ai 
padroni di scegliersi solo manodopera efficiente e in "buono stato", ma 
soprattutto di non assumere donne incinta, legittimando di fatto le 
discriminazione (in violazione aperta della stessa normativa sulla parità 
uomo/donna) e rendendo legge ciò che prima, con questionari, interrogatori 
invadenti, era un odioso abuso, una violenta interferenza nella vita privata 
delle donne da parte delle aziende.

Nell'occasione dell'assemblea del 27 con le altre compagne del Tavolo 4 
presenti abbiamo visto la necessità di arricchire l'analisi/inchiesta sulla 
condizione delle donne e in particolare sull'attacco alla nostra salute e 
alle nostre vite in ogni settore e realtà che viviamo - le lavoratrici dello 
slai cobas per il sindacato di classe di Ravenna hanno fatto per esempio 
un'importante attraverso un questionario da loro preparato, sulla condizione 
delle operaie della fabbrica 'Amadori'. Un'analisi/inchiesta da trasformare 
in lotta, come parte dello "sciopero delle donne" che via via stiamo 
costruendo.
Per questo invitiamo tutte le lavoratrici, i collettivi, le delegate a 
mandare loro contributi di analisi, inchiesta, i loro racconti sulla realtà, 
di doppio sfruttamento, doppia oppressione, che le donne vivono sui posti di 
lavoro e fuori dal lavoro.

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
13.7.09 
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