[Redditolavoro] assemblea pubblica 1° febbraio ore 14,30. per un coordinamento delle lotte e dell'autorganizzazione

Fulvio fuldigior at gmail.com
Sun Jan 25 15:41:37 CET 2009


*Se non ora quando?
**Una crisi magnifica ... ma solo se la faremo pagare ai padroni!
Per un coordinamento delle lotte e dell'autorganizzazione*

Una crisi strutturale (e non congiunturale) scuote le fondamenta del sistema
capitalista mondiale. Anche l'Italia ne è pienamente coinvolta e i proletari
non potranno evitare di farci i conti.

*Alcuni dati: nel mese di dicembre 2008 la Cassa Integrazione Ordinaria è
aumentata del 525% rispetto al dicembre 2007 coinvolgendo 400.000
lavoratori, con un monte ore complessivo di 223 milioni. Contemporaneamente
aumentano i licenziamenti, gli straordinari e i ritmi di lavoro.*

*Ma mentre diminuiscono lavoratori occupati e ore lavorate, continuano ad
aumentare i morti sul lavoro e di lavoro (1500 l'anno; un operaio morto ogni
6 ore) con oltre un milione di infortuni, molti dei quali producono
invalidità permanenti, senza contare i 3.500.000 lavoratori in nero
(italiani e stranieri), sui cui "incidenti" non esistono statistiche
ufficiali.
*
Tutti ormai ne parlano, ma dietro le lacrime di coccodrillo versate da
governi e mass-media per le famiglie povere che non arrivano a fine mese, e
per i morti sul lavoro, si nasconde l'intento reale della classe padronale
di cercare soluzioni utili a tamponare gli effetti della crisi e
salvaguardare i loro margini di profitto che hanno comunque come base
l'aumento dello sfruttamento e perdita di diritti conquistati dai lavoratori
con le lotte.

Tutto è lecito in quella che si presenta, sempre più apertamente, come una
guerra di classe: con l'utilizzo del nazionalismo, quindi del razzismo e
della guerra, quale collante ideologico per far passare i propri interessi
di classe come generali, scaricando gli evidenti costi sociali della crisi
sui proletari.

Misure devastanti per i proletari (in primo luogo per gli emigrati), ma
assolutamente insufficienti a fermare il dispiegarsi della crisi e
l'emergere inesorabile del vero problema: *licenziamenti, salari e pensioni
da fame, morti di lavoro e sul lavoro, aumento della precarietà, miseria e
guerra, non sono altro che espressione della brutalità e della violenza del
sistema capitalista.*

Una violenza sistematica che, alla faccia dei teorici della fine delle
classi e del loro conflitto storico, continua a produrre lotte e
mobilitazioni in tutti gli angoli del pianeta e che, negli ultimi mesi in
particolare, sta dando segnali importanti, anche se ancora parziali, di
ripresa anche in Occidente, Italia compresa.

L'esempio della lotta vittoriosa degli operai delle cooperative della Bennet
di Origgio, invece, dimostra che con forme organizzative adeguate, basate
sull'unità internazionalista dei proletari, sulla convergenza di settori
sociali diversi, su una chiara prospettiva politica di classe in
contrapposizione all'ordine sociale esistente, è effettivamente possibile
ribaltare i rapporti di forza e anche vincere delle battaglie.

Nell'attuale scontro di classe è sempre più evidente il ruolo opportunista
della attuali organizzazioni politiche di "sinistra", quelle sindacali
confederali, e l'inadeguatezza delle organizzazioni politiche anti sistema
borghese e dei sindacati di base, nell'organizzare delle lotte efficaci per
i lavoratori.

Diventano inderogabili momenti di confronto politico reale tra settori
diversi, organizzazioni politiche e sindacali, accomunati dalla scelta di
intraprendere lotte che incidano nei rapporti tra le classi (dalla scuola
all'Alitalia, dai trasporti alle fabbriche, dai call-center, alle
cooperative della logistica) per favorire una ricomposizione di classe e dal
basso effettiva, uscendo dalla marginalità e dalla frammentazione di ogni
singola lotta.

*Su questi presupposti comuni viene indetta l'assemblea pubblica
autoconvocata per
domenica 1° febbraio a partire dalle 14.30, c/o il dopolavoro ferroviario di
via Tonale,*

con l'obiettivo di individuare obiettivi praticabili, e, con essi un piano
di lotta concreti, e forme di organizzazione adeguate a supportarle
adeguatamente e ad estendere l'unità e la solidarietà tra lavoratori.

*Per un coordinamento stabile delle lotte e dell'autorganizzazione*

info e adesioni: vittoria at ecn.org; lavoro at antirazzistimilano.org;
slaimilano at slaicobasmilano.org

Milano, viale Liguria 49, 20143 MI, 23-1-2009


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