[Redditolavoro] Migranti: presentato il Rapporto Ismu 2009

clochard spartacok at alice.it
Tue Jan 20 19:47:11 CET 2009


           
            650mila immigrati irregolari, raddoppiati rispetto al 2007, a fronte di 4 milioni di soggiornanti stranieri. Presentato il Rapporto Ismu 2009 
     
     

      Il 90% delle presenze nel Centro-Nord mentre cresce il numero delle presenze nei piccoli centri urbani.




      20 gennaio 2009
      Oltre 4 milioni di immigrati all’inizio del 2008 con un incremento rispetto all’anno precedente di 350mila unità. Un incremento “ufficiale” a cui corrisponde un aumento ancor più consistente del numero degli irregolari, arrivati ad essere oltre 650mila, il doppio rispetto al 2007.
      Sono questi in sintesi i dati che emergono dal XIV Rapporto sulle Migrazioni presentato ieri a Milano dalla Fondazione Ismu – Iniziative e studi sulla multietnicità.
      La Romania è il primo gruppo nazionale con 625mila presenze, seguita da Albania (402mila presenze) e Marocco (366mila). Registrano invece crescite molto elevate rispetto al 2007 la Polonia (+34%), Moldova (+23,2%), Bangladesh (+19,6%) e India (+11,6). 
      I ricercatori dell’Ismu prevedono per il prossimo futuro una incremento delle presene extraeuropee, attualmente il 43% del totale. 
      L'immigrazione proveniente da questi Paesi – si legge nel Rapporto – è destinata a stabilizzarsi, mentre le nazionalità che vedremo crescere in modo esponenziale sono quelle latinoamericane (Ecuador e Perù), asiatiche (Filippine, Bangladesh, Pakistan ed India) e africane (Senegal, Nigeria, Egitto). 
      Crescita anche per le presenze dei minori stranieri, quasi raddoppiati negli ultimi quattro anni, che hanno raggiunto le 767mila unità, con un'incidenza sul totale della popolazione straniera del 22,3%.
      Secondo l’Ismu, alla crescita della presenza straniera non corrisponde una crescita proporzionale della spesa sociale a questo dedicata. “Se si considerano anche i benefici legati all'anzianità – si legge nel Rapporto - si evidenzia un trasferimento netto di risorse dagli immigrati agli italiani. Più nel dettaglio, si scopre che se gli italiani versano il 50% di imposte in più rispetto agli immigrati, è pure vero che usufruiscono di benefici assistenziali e previdenziali tre volte superiori”. 
      Il 90% degli stranieri vive nelle regioni del Centro-Nord ma, rispetto agli anni passati si registra un progressivo spostamento di presenze dalle grandi città verso i centri minori.
      Per Gian Carlo Blangiardo, curatore del Rapporto e docente dell'Università Bicocca di Milano “bisogna mettere in discussione l'assioma della convenienza: gli immigrati non possono risolvere i problemi dell'Italia, né da un punto di vista lavorativo, né demografico di natalità, né rispetto alle questioni di welfare”. Secondo Blangiardo nel 2030 presumibilmente gli immigrati presenti in Italia saranno circa 8 milioni: in vista di questo scenario bisogna impegnarsi per cercare di favorire i processi di integrazione fin dall'origine, intervenendo, ad esempio, su un minimo di conoscenza della società che sta accogliendo”.



      http://immigrazioneoggi.it/daily_news/2009/gennaio/20_1.html  
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