[Redditolavoro] Fw: Traduzione di 3 comunicati dell'FPLP

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Mon Jan 19 20:40:57 CET 2009


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From: collettivo autorganizzato 
To: Collettivo Autorganizzato Universitario (mail) 
Sent: Monday, January 19, 2009 3:49 PM
Subject: Traduzione di 3 comunicati dell'FPLP


Inviamo di seguito e in allegato la traduzione di tre comunicati del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. 




L'FPLP piange la morte del compagno Banar e afferma che la resistenza continuerà fino alla fine dell'occupazione



Tratto da: http://www.pflp.ps/english/ 



Il 16 Gennaio 2009 le Brigate Abu Ali Mustafa, il braccio armato del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, hanno annunciato che il compagno Comandante Ashraf Ribhi Banar, è caduto sul campo di battaglia difendendo il suo popolo a Gaza.



Il Compagno Banar ha dimostrato eroismo in numerose occasioni, ed era a capo di un'unità missilistica nella zona orientale di Gaza. Il compagno Banar ha portato avanti un'eroica operazione utilizzando una granata B-27 contro i carrarmati occupanti, nella quale un tank è stato distrutto e numerosi soldati occupanti sono stati uccisi e feriti.

Le BAAM hanno immediatamente risposto con una raffica di razzi, lanciando 6 razzi Grad verso Bir Saba e Nafa, e 7 missili Sumoud verso Sderot, il Naqab occidentale e Asqalan occupata.

Gloria al nostro compagno! La vittoria è nostra!



In risposta alle parole di Olmert

Le nostre forze armate hanno risposto all'ingannevole comunicato di Olmert del 19 Gennaio 2009, circa l'interruzione dei bombardamenti mentre vengono mantenute le forze d'occupazione, dichiarando che le forze occupanti di terra saranno colpite con missili, esplosivi, bombe, cecchini, granate B-27 anticarro e con tutte le forze a nostra disposizione.



Il lancio di missili e di razzi non si interromperà, e le nostre forze hanno annunciato immediatamente il lancio di missili Sumoud contro l'occupante a seguito delle parole di Olmert, contro le continue minacce dell'occupante e dimostrando la fermezza con cui continuerà la nostra resistenza. Ogni forza di terra, lasciata indietro come un esercito sconfitto, sarà colpita con forza e resistenza fino a quando gli invasori sionisti non saranno cacciati e Gaza non sarà sovrana.

Fino alla Vittoria!  



Traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

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Le parole di Olmert sul "cessate-il-fuoco" sono una dichiarazione di sconfitta



Tratto da: http://www.pflp.ps/english/ 



Il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (FPLP) in un comunicato stampa ha affermato che le parole sul "cessate-il-fuoco" del Primo Ministro Israeliano Ehud Olmert del 17 Gennaio 2009, sono una dichiarazione di sconfitta, sottolineando che l'interruzione dei bombardamenti e il mantenimento delle truppe dell'esercito israeliano occupante sul terreno di battaglia non sono un "cessate-il-fuoco" e che le forze d'occupazione saranno un obiettivo fisso per la resistenza fino a quando rimarranno a Gaza.



Il compagno Dr.Maher al-Taher, membro dell'Ufficio Politico del FPLP e leader della sua struttura in esilio, ha affermato in un'intervista ad Al-Jazeera che "le parole del criminale Olmert sono una dichiarazione di sconfitta, e rappresentano una grande vittoria per la resistenza e per la fermezza del nostro popolo nella Striscia di Gaza." Ha evidenziato che questo è uno storico risultato per il popolo palestinese e ha invitato sulla base di questa vittoria alla prossima fase della lotta contro l'occupante.



Il compagno Taher ha dichiarato che il nemico ha occupato la nostra terra in 6 giorni nel 1967, ma oggi non è riuscito ad occupare un pezzetto della città di Gaza, e questa è una nuova fase e un tributo alla fermezza del nostro popolo e della nostra resistenza. Dobbiamo trarre degli insegnamenti da questi risultati – la nostra chiara linea politica e la nostra unità nazionale possono essere raggiunte sulla base della continuazione della resistenza e di una strategia politica che rifiuti qualsiasi legame di dipendenza dagli Stati Uniti, da Annapolis, dalla Road Map e da Oslo, e dagli illegittimi e vuoti accordi con l'occupazione. Il nostro popolo invece ha bisogno di una chiara strategia basata sui principi nazionali palestinesi come hanno evidenziato i prigionieri palestinesi nel loro documento di riconciliazione nazionale.



Ha sottolineato inoltre che la costruzione di una massiccia solidarietà popolare e internazionale e il sostegno al popolo palestinese, in particolare da quando i crimini e la brutalità dell'occupazione sono stati messi in luce, sono stati la forza maggiore che ha sostenuto il nostro popolo, e che i popoli del mondo stanno rifiutando l'occupante, il sionismo, e il sistema tutto come inaccettabile, illegittimo e criminale.



Il compagno Taher ha concluso affermando che la fermezza del nostro popolo a Gaza manda un chiaro messaggio ai leader del terrorismo sionista, ai regimi arabi ufficiali e al mondo intero: la volontà del nostro popolo non è stata spezzata, ed esso non sarà sconfitto né abbandonerà la resistenza in nessun caso. 



L'FPLP inoltre ha condannato il cosiddetto "memorandum di intesa" tra gli U.S.A. e Israele, affermando che l'occupante parla solo a se stesso, e che questo rappresenta un "accordo" tra partner strategici nel campo nemico. Accordo che costituisce una nuova aggressione al popolo palestinese e arabo, mira a negare il loro diritto a difendersi e a resistere all'occupazione e all'aggressione e, per di più, a negare la sovranità araba sui nostri stessi confini e le nostre stesse terre. 



Traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

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il popolo greco solidale con la Palestina ottiene una vittoria tattica bloccando la spedizione di armi!   16 gennaio 2009



Tratto da: http://www.pflp.ps/english/ 



Il 13 gennaio 2009, il popolo greco ha ottenuto una significativa vittoria tattica lavorando solidalmente col popolo palestinese. È infatti riuscito a fermare il carico di armi che, partendo dagli Stati Uniti, era diretto ad Israele passando per un porto greco. Responsabili militari statunitensi hanno annunciato che la spedizione è stata fermata a causa di "preoccupazioni provenienti da Atene", nate dopo che il popolo greco si è mobilitato, ha manifestato e si è sollevato per chiedere che le armi dirette agli assassini dei palestinesi a Gaza fossero bloccate!



Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina elogia il popolo greco per la sua risposta all'appello, nostro e del popolo palestinese, che chiedeva di bloccare quest'invio, e fa appello a tutte le forze popolari e progressiste a livello internazionale affinché seguano quest'esempio, fermando queste spedizioni di armi in tutti i modi possibili, ostacolando ed isolando l'occupante, le sue istituzioni e le sue forze armate.



Il 15 gennaio, attivisti greci hanno protestato al porto di Astakos (presso il quale ci sarebbe dovuta essere l'operazione di carico delle armi), chiedendo la fine di qualsiasi complicità greca nella guerra che U.S.A. e Israele stanno combattendo contro il popolo palestinese di Gaza ed esprimendo solidarietà col popolo e la causa palestinese. Il movimento greco ha portato le proprie rivendicazioni al Parlamento, nelle strade, ovunque, conseguendo un'importantissima vittoria.





Traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

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