[Redditolavoro] 150.000 a roma
CobasSindacatodiClasse
cobasta at libero.it
Sun Jan 18 12:54:06 CET 2009
riceviamo e pubblichiamo
150 MILA IN PIAZZA A ROMA A SOSTEGNO DELLA PALESTINA
GROSSA RIUSCITA DELLA MANIFESTAZIONE!
Sul piano numerico, dato che essa è stata soprattutto autorganizzata e
attivamente boicottata, prima tra tutto i mass media che l'hanno ignorata,
prima, durante e dopo - scandalosa la TV Rai e Mediaset.
Politicamente, perchè ha raccolto un'imponente partecipazione degli
immigrati, soprattutto arabo-palestinesi, che l'hanno sentita come una loro
manifestazione - e questa, tenendo conto che non si trattava di una
manifestazione sulle tematiche dell'immigrazione, rappresenta una novità
assoluta per il nostro paese di cui noi per primi dobbiamo tener conto.
Politicamente, perchè ha raccolto la sinistra effettiva di solidarietà e di
lotta contro l'imperialismo, anche grazie alla contemporanea, squallida
manifestazione di D'Alema nell'ormai peri-patetica marcia Perugia/Assisi.
Denunciamo la linea e la prassi di Rifondazione, in cui cambiano i
segretari, cambiano i direttori del giornale, ma non cambia la politica di
sostanziale equidistanza espressa dalla continuità della polizione : 'due
popoli, due Stati', che serve gli interessi dell'imperialismo e tradisce la
linea e la prassi del popolo di Gaza che proprio in nome di un'altra
posizione, di un altro sogno combatte e resiste.
Va criticata ed evidenziata la povertà politica e l'errore di quelle fasce
del movimento e del sindacalismo di base che hanno preferito o
fare/partecipare a manifestazioni locali o in altre forma non essere
presenti; dietro motivazioni tecniche o errate valutazioni politiche c'è
solo l'arretratezza di chi non ha compreso cosa significa il 17: "essere
tutti palestinesi".
La resistenza del popolo palestinese, le manifestazioni in tutto il mondo
hanno ottenuto un primo risultato, Israele deve fermarsi, la resistenza ha
tenuto e ottenuto un primo risultato. Ora la mobilitazione deve continuare
in tutte le forme possibili, ma soprattutto chiare, ampiezza e chiarezza
devono avanzare insieme.
PROLETARI COMUNISTI
18.1.09
Quello che segue è il volantino distribuito da Proletari comunisti alla
manifestazione, molto ben accolto, soprattutto da palestinesi/arabi.
Alla manifestazione siamo stati presenti anche con due striscioni, con la
parola d'ordine del volantino e una grande bandiera di Mao.
Siamo ora attivamente impegnati affinchè anche questa settimana sia ricca di
mobilitazione in tutte le città e i posti di lavoro in cui siamo presenti.
Con la resistenza palestinese
per la guerra di popolo antisionista e antimperialista
In tutto il mondo si manifesta contro il massacro e l'invasione delle truppe
nazi-sioniste israeliane della striscia di Gaza. Siamo davanti a un
genocidio neanche troppo mascherato, attuato dallo Stato di Israele con il
sostegno-silenzio-assenso dell'imperialismo Usa e dei governi imperialisti
europei.
Si attacca Hamas perchè rappresenta attualmente l'organizzazione popolare
maggioritaria del popolo palestinese, che ne difende i diritti all'autodeterminazione
nazionale.
I regimi arabi dimostrano ancora una volta come, a differenza dei loro
popoli, siano complici dell'aggressione sionista-imperialista e puntelli
anch'essi dell'imperialismo in Medio Oriente
Il governo Berlusconi-Bossi-Fini è divenuto il principale alleato nell'area
del regime sionista.
Per questo la manifestazione di oggi non è solo una manifestazione di
solidarietà, ma di lotta contro il nostro governo, moderno fascista,
poliziesco, razzista all'interno, imperialista guerrafondaio e neocoloniale
e nemico della libertà e autodeterminazione dei popoli all'esterno.
Non basta piangere sull'immane strage in atto, non basta chiedere di fermare
il massacro.
Bisogna essere dalla parte della resistenza palestinese, perchè essa e non
altro è la forza principale che può ricacciare indietro il regime sionista,
infliggere colpi allo Stato di Israele e minare all'interno le forze dell'aggressione.
La resistenza oggi deve servire il futuro del popolo palestinese. Il
rilancio dell'Intifada e la prospettiva di una guerra di popolo - unica arma
capace di rovesciare il regime sionista e la presenza imperialista nell'area.
Serve una guerra di popolo contagiosa in tutto il mondo arabo. Serve una
forza organizzata dei proletari palestinesi che assuma la guida del popolo
per la liberazione nazionale e sociale, in alternativa alla via fallita e
tradita dell'Olp/Anp e alla via non rivoluzionaria rappresentata dalle
organizzazioni dell'integralismo islamico .
Intensifichiamo la solidarietà e il sostegno.
Sosteniamo il bicottaggio e l'isolamento dello Stato di Israele.
Il sangue versato non spegne ma alimenta la ribellione.
Proletaricomunisti
ro.red at fastwebnet.it
17-1-09
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