[Redditolavoro] Giuseppe Altieri_OGM, genocidio legalizzato

clochard spartacok at alice.it
Mon Feb 16 11:04:10 CET 2009




OGM, genocidio legalizzato 

 





Comunicato Stampa - Francia: Mais Ogm innocuo per la salute? La Verità da una Ricerca italiana dell'INRAN: Alterazioni del sistema immunitario, e 43 proteine modificate tra cui la Gamma-Zeina allergenicae. In USA: OGM, genocidio legalizzato



Comunicato Stampa Agernova - Accademia Mediterranea per l'Agroecologia  
e la Vita (AMA la Vita)




Francia: Mais Ogm innocuo per la salute? La Verità da una Ricerca  
italiana dell'INRAN: alterazioni del sistema immunitario e 43 proteine  
modificate tra cui la Gamma-Zeina allergenica, nel mais Mon 810. Le  
alterazioni sono più marcate durante la crescita e l'invecchiamento  
dei topi di laboratorio, il che fa supporre maggiori pericoli degli  
OGM per le categorie più deboli (bambini ed anziani). Mentre la FDA  
americana ha tenuto nascosto le prove della pericolosità dei cibi  
transgenici, la Francia dichiara che rispetterà la decisione della  
Commissione europea, in caso di autorizzazione alle coltivazioni di  
OGM... e gli ambientalisti fanno un po' di "confusione".

A cura di Giuseppe Altieri, con la collaborazione di Marina Mariani




Sulla base del riduzionismo antiscientifico della tecnologia sugli  
OGM, le multinazionali stanno creando esseri viventi in un modo mai  
accaduto durante tutta la storia evolutiva del Pianeta, violando le  
leggi della Natura e della Vita, propagandando la "sostanziale  
equivalenza" degli OGM, quando da trent'anni la Scienza ha dimostrato  
che modificando artificialmente un tratto del DNA di un organismo,  
viene a modificarsi tutto l'equilibrio della sua fisiologia, con  
conseguenze pericolose e impossibili da prevedere.
L'avvocato Druker dell'Alliance for Bio-Integrity una coalizione di  
scienziati, leaders religiosi e consumatori, che ha fatto causa alla  
Food and Drug Administration USA per ottenere test obbligatori di  
sicurezza e l'etichettatura dei cibi modificati geneticamente nel  
1998, ha affermato che... "se fosse stata detta la verità, cioè ciò  
che è emerso dalle analisi degli scienziati, nessun cibo manipolato  
geneticamente sarebbe potuto entrare negli anni '92/'95 nel mercato  
americano, che poi li ha esportati in Europa e in tutto il mondo, e la  
popolazione mondiale non sarebbe stata esposta a questo grave rischio.  
Si può quindi parlare di genocidio legalizzato".
Eppure gli alimenti e le coltivazioni transgeniche oggi ottengono  
parere positivo dell'EFSA di Parma, l'Ente europeo che dovrebbe  
garantire la sicurezza alimentare... basandosi solo su dossier e  
risposte forniti dalle Multinazionali produttrici di OGM e non sulle  
ricerche indipendenti che attestano proprio il contrario. E mentre  
Veronesi annuncia in pompa magna un pomodorOGM che "previene" il  
cancro solo perchè produce un pò più di vitamine (invece di  
consigliare la frutta biologica), una lettera del Dr. Samorindo Peci  
del Consorzio Interuniversitario Cerifos, chiede al Ministro della  
Sanità urgenti ricerche sui Virus "Promoters" (35 S e V 40), patogeni  
inseriti "artificialmente" nel DNA degli OGM per introdurre il gene  
estraneo (transgene), ritrovati nel DNA di Virus associati a Linfomi e  
Leucemie di alcuni pazienti. Cinque anni di ricerche della Dr.ssa  
Manuela Malatesta, hanno dimostrato nei ratti alimentati con OGM,  
anomalie al fegato, ai reni, ai testicoli, confermando i gravi  
pericoli per la salute evidenziati da altri ricercatori, sempre  
ignorati (si legga il libro di Arpad Putzstay: "La sicurezza degli  
OGM" EDILIBRI, Milano 2008). Di recente, il Prof. Jurgen Zentek ha  
dimostrato che alimentando cavie con Mais OGM per generazioni  
successive, queste perdono la capacità di riprodursi in maniera  
significativa, diventando sterili. Ma a Bruxelles la "Commistione"  
Europea da anni approva importazioni di cibi OGM, senza maggioranze  
qualificate di Ministri che evidentemente non si assumono la diretta  
responsabilità di mettere a rischio la salute dei propri cittadini,  
scaricandola sui pareri dell'EFSA, basati sui dossier "manipolati"  
dalle Multinazionali AgrochimicofarmaceuticoGM. Le stesse che in  
palese conflitto di interesse ci avvelenano da decenni attraverso i  
dossier sulle soglie di "In"tolleranza di Pesticidi.
E' urgente una Civile Moratoria Europea, con immediata sospensione  
delle importazioni e produzioni di qualsiasi OGM o derivato, se  
necessario in applicazione della Clausola di Salvaguardia Nazionale,  
sulla base dei risultati delle recenti ricerche indipendenti sui gravi  
pericoli per la salute e l'ambiente, diritti inviolabili ai sensi  
degli Art. 32 e 9 della Costituzione Italiana, non delegati ai  
trattati internazionali.
Per passare all'Agricoltura Biologica, prima che sia troppo tardi.  
Approfittando dei Programmi Europei di Sviluppo Rurale (oltre 100  
miliardi di ?) con Pagamenti Agroambientali atti a coprire tutti i  
mancati ricavi e maggiori costi, più un 20% di transazione per gli  
agricoltori Biologici.
Ma se vogliamo salvare i prodotti Biologici e, con essi, tutta  
l'agricoltura italiana, dobbiamo mantenere l'assenza di OGM, senza  
soglie di "tolleranza", istituendo se necessario il marchio Biologico  
Nazionale previsto dal nuovo regolamento europeo, con assoluto divieto  
di Coltivazioni OGM sul territorio nazionale. Introducendo  
responsabilità penali per chi contamina i prodotti biologici e  
tradizionali italiani e le sementi di qualsiasi natura, da parte dei  
proprietari dei brevetti, concessionari e commercianti di OGM, per il  
principio europeo di "chi inquina paga", a tutela dei consumatori e  
produttori italiani.
Nel momento in cui il protezionismo USA annuncia forti incentivi al  
consumo dei prodotti nazionali, perchè mai in Italia dovremmo  
coltivare e mangiare OGM, rinunciando alla tradizione Agroalimentare  
più imitata al mondo?
E in attesa del Decreto del Ministro Zaia, dal 1 gennaio chiediamo ai  
produttori biologici una garanzia aggiuntiva: l'etichetta di prodotto  
100% libero da OGM, se possibile "coltivato in Italia".





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«Mais Ogm innocuo per la salute» Ma in Francia resta la moratoria 






L'Agenzia francese di sicurezza sanitaria degli alimenti dà l'ok al  
mais Monsanto. Gli ecologisti accusano le lobby pro-biotech. Il  
governo conferma la clausola di salvaguardia per i rischi ambientali.
Mais transgenico sì, forse, anzi no: la Francia stabilisce per la  
prima volta - tramite la sua principale agenzia sanitaria governativa  
- che il mais Mon 810, prodotto dall'americana Monsanto, non presenta  
rischi per la salute dell'uomo. Insorgono gli ambientalisti, fin  
quando dal governo non arriva la precisazione: la moratoria sulla  
coltivazione del mais biotech non è in discussione, ma solo per i suoi  
potenziali rischi sull'ambiente. È stata l'Afssa, l'Agenzia francese  
di sicurezza sanitaria degli alimenti, a sdoganare il mais della  
Monsanto, da anni considerato da molti in Europa, soprattutto in  
Francia, un prodotto pericoloso. È stato un parere elaborato,  
controverso, ma alla fine l'agenzia ha reso noto che il rapporto  
ricevuto dal professor Yvon Le Maho, incaricato dal governo della  
perizia, non portava "alcun elemento di novità". E quindi, le  
conclusioni già rese note nell'aprile 2008, secondo le quali le  
coltivazioni di mais transgenico presentano "lo stesso rischio di  
sicurezza sanitaria" delle varietà tradizionali, sono automaticamente  
confermate. La prima reazione degli ecologisti è stata di  
preoccupazione e si sono contestati i tempi di relazione del  
contestato parere: firmato il 23 gennaio ma diffuso soltanto ieri,  
dopo uno "scoop" del quotidiano Le Figaro. 
Greenpeace, associazione  
ambientalista fra le più combattive, ha addirittura denunciato "la  
diffusione organizzata di un rapporto che doveva essere segreto".  
"Nessun segreto - è stata la replica di Pascale Briand, direttrice  
generale dell'agenzia che è stata l'ultima a firmare il parere - la  
procedura è stata assolutamente classica. E non c'è nessun legame  
neppure con il calendario europeo". La notizia, infatti, è rimbalzata  
subito a Bruxelles, dove la Francia fa blocco insieme con altri paesi  
(Austria, Grecia e Ungheria) e non rinuncia alla sua clausola di  
"salvaguardia", in concreto il divieto di coltivare il mais Mon 810.  
Da lì, il primo ministro Francois Fillon ha subito ufficializzato che  
"la Francia conferma la sospensione in attesa di una decisione della  
Commissione europea, che rispetterà". Se da un punto di vista della  
salute non ci sono allarmi immediati, infatti, la Francia vuole  
cautelarsi per i rischi sull'ambiente, secondo gli ecologisti mai  
contraddetti dalla scienza. "Reazione sana e di buon senso", ha subito  
commentato Greenpeace.
Amari invece i pareri dei gruppi ambientalisti e di José Bové,  
capofila degli altermondialisti più volte arrestato per aver  
"falciato" campi biotech: "bel colpo per le industrie, non c'è dubbio  
- ha detto Bové - questa è una spallata delle lobby filo-ogm". Per  
France Nature Environnement, associazione ambientalista, si tratta di  
"un parere politico, non scientifico".

Offensiva della Commissione Ue nei confronti della moratoria  
austriaca. 

L'Esecutivo sempra orientato a superare lo stallo  
decisionale in senso favorevole agli organismi manipolati. E dopo aver  
imposto all'Austria di aprire le frontiere al mais, chiederà a Vienna  
di autorizzare altre due colze biotech
Dopo la Francia, la Commissione europea chiede anche all'Austria di  
mettere fine alla clausola di salvaguardia che vieta dal 1999 la  
coltura del mais geneticamente modificato Mon 810 della Monsanto,  
oltre al T25 della Bayer. Vienna ha invece già riaperto nel maggio  
2008 le frontiere all'importazione dei due mais in questione, come  
chiedeva Bruxelles, alla luce del parere dell'Agenzia europea per la  
sicurezza alimentare (Efsa), secondo cui i due mais non presentano  
nessun pericolo per la salute umana e animale.Ma l'offensiva di  
Bruxelles nei confronti dell'Austria, da sempre portabandiera nell'Ue  
degli Stati e delle Regioni che si oppongono agli ogm, va oltre. La  
Commissione europea infatti, precisano fonti comunitarie, a breve  
chiederà a Vienna di autorizzare altre due colze biotech: tra queste  
la GT73 della Monsanto, resistente all'erbicida glifosate. Spetta ora  
alla presidenza ceca dell'Ue decidere quando portare queste proposte  
all'esame dei ministri europei, che hanno tre mesi di tempo per  
pronunciarsi.
Quanto a Bruxelles, sembra più che mai decisa a superare lo stallo  
decisionale in materia di Ogm. Fino ad ora, infatti, il via libera  
all'import o al commercio di Ogm e di prodotti derivati è stato deciso  
in ultima istanza dalla Commissione europea. E questo, per  
l'incapacità del Consiglio Ue di riunire sui singoli dossier una  
maggioranza qualificata di paesi favorevoli o contrari.




http://lanuovaecologia.it
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Le Ricerche Italiane dell'INRAN sulla pericolosità del mais Mon 810





Finora le valutazioni di possibili effetti avversi sul sistema  
immunitario da parte degli organismi geneticamente modificati si sono  
basati sulla determinazione del potenziale allergenico della proteina  
ricombinante purificata, e soltanto uno studio recente ha considerato  
gli effetti potenziali immunotossicologici  dell'intero alimento   
geneticamente modificato somministrato a ratti (Finamore A. et al. J.  
Agric. Food Chem 2004). Inoltre non esistono studi che abbiano preso  
in considerazione la risposta immunitaria intestinale. Tuttavia,  
l'intestino interagisce continuamente con gli antigeni derivati dagli  
alimenti, con allergeni, patogeni, e altri agenti tossici, e il  
sistema immunitario intestinale, che è il tessuto linfoide più esteso  
di tutto l'organismo, è fondamentale per rispondere correttamente ad  
agenti dannosi, mentre mantiene uno stato quiescente verso antigeni  
innocui, quali le proteine contenute negli alimenti. Il gruppo di  
ricerca della Dr. Mengheri dell'Istituto Nazionale di Ricerca per la  
Nutrizione e gli Alimenti ha effettuato uno studio di valutazione  
degli effetti del mais MON 810 sul sistema immunitario sia intestinale  
che periferico di topi, con particolare riguardo alle implicazioni  
legate allo sviluppo e all'età anziana. Infatti è noto che durante lo  
sviluppo e la vecchiaia il sistema immunitario può rispondere con  
minore efficienza agli stimoli esterni rispetto a quanto accade in un  
adulto sano. Questo mais è stato geneticamente modificato mediante  
l'introduzione di un gene, derivante da Bacillus thuringiensis, che  
comporta la produzione di una tossina insetticida da parte della  
pianta stessa. I risultati dopo 30 e 90 giorni di alimentazione  
provano che, al contrario di quanto accade con il mais naturale, con  
il MON 810 si sono verificate alcune alterazioni (non è proprio  
corretto parlare di disfunzioni, perché non abbiamo valutato la  
funzione, anche se alterazioni implicano disfunzioni) immunitarie che  
hanno riguardato:
- la percentuale delle sottopopolazioni dei linfociti intraepileliali  
dell'intestino, della milza, e circolanti
-il livello delle citochine del siero, con un aumento delle citochine  
infiammatorie (Sono proteine prodotte dalle cellule del sistema  
immunitario, ma anche da molti altri tipi di cellule, indispensabili  
per la regolazione del funzionamento del sistema immunitario,  
generalizzando si possono classificare in citochine anti-infiammatorie  
e pro-infiammatorie. Un tempo si chiamavano interleuchine, oggi si  
preferisce citochine proprio per la loro molteplice origine)
  Queste alterazioni sono risultate più marcate, e quindi più gravi,  
proprio a carico dei topi durante lo sviluppo e nell'invecchiamento.
Nell'articolo si legge inoltre che all'analisi proteomica è risultato  
che nel mais MON 810 la regolazione di  ben 43 proteine ha subito  
modifiche  rispetto al mais normale, e che tra queste risulta presente  
una nuova versione della proteina gamma-zeina, già nota per essere  
allergenica.

(alla faccia della sostanziale equivalenza, ndr...)



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L'F.D.A. (USA) ha TENUTO NASCOSTE le PROVE della PERICOLOSITÀ dei CIBI  
TRANSGENICI.... e di molti Farmaci e Vaccini  





(vedi la trasmissione Report - Rai 3 del 27/04/08)

La più importante agenzia statale americana per il controllo sui cibi  
e sui farmaci, la Food And Drug Administration, ha approvato i cibi  
modificati geneticamente malgrado le morti che avevano causato e gli  
avvertimenti dei suoi stessi scienziati sui gravi rischi che essi  
comportano. Nel maggio 1998 l'Alliance for Bio-Integrity con una  
coalizione di scienziati, leaders religiosi e consumatori, ha fatto  
causa alla Food and Drug Administration per ottenere test obbligatori  
di sicurezza e l'etichettatura dei cibi geneticamente modificati...  
Nove scienziati che ricoprono importanti funzioni nelle Università e  
nei centri di ricerca, si sono uniti alla coalizione perché ritengono  
che la politica dell'FDA è scientificamente scorretta e moralmente  
irresponsabile. La Corte Federale ha obbligato l'FDA a consegnare  
all'avvocato dei querelanti le 44.000 pagine del suo archivio interno.

Questi documenti, oltre a contraddire l'affermazione dell'FDA che la  
sua politica ha fondamenti scientifici, dimostrano che l'agenzia ha  
violato la Legge americana su cibo, medicine e cosmetici permettendo  
che i cibi geneticamente modificati fossero introdotti sul mercato  
senza essere sottoposti a sperimentazioni, sulla base del presupposto  
che sono generalmente riconosciuti sicuri da esperti qualificati.  
Perché è avvenuto tutto questo ?

Durante l'amministrazione Reagan, quando l'economia degli Stati Uniti  
aveva seri problemi e c'era un grosso squilibrio negli scambi  
commerciali, molti esperti erano alla ricerca di aree attraverso il  
cui sviluppo si poteva lanciare di nuovo l'economia degli USA e, in  
particolare, l'esportazione. Quella che all'epoca era la giovane  
tecnologia della bioingegneria era uno dei settori più promettenti. È  
stata quindi emessa una direttiva per tutte le Agenzie federali, come  
l'FDA, l´Agenzia per la Protezione dell'ambiente ed il Dipartimento di  
Agricoltura di promuovere al massimo l´industria biotecnologica e di  
facilitare l'introduzione di questi prodotti sia negli USA che nei  
paesi esteri. Questo tipo di politica fu spinta moltissimo anche sotto  
la presidenza di Bush e poi di Clinton.

L'FDA ha ammesso di aver operato sotto una direttiva "per favorire"  
l'industria biotech americana sulla base del presupposto che i cibi  
bioingegnerizzati sono essenzialmente uguali agli altri. Ma la linea  
politica dell'FDA ha incontrato una forte resistenza da parte dei suoi  
stessi scienziati, che negli anni `90-´92 hanno portato avanti quella  
che si può definire la più accurata analisi fino ad ora attuata sui  
cibi OGM. Sulla base dei risultati di questa analisi essi hanno  
ripetutamente segnalato che la bioingegneria, alterando l'attività  
cellulare, può condurre alla produzione di tossine inaspettate,  
allergeni e sostanze cancerogene. La Dott.ssa Linda Kahl, funzionario  
dell'FDA, incaricata di sintetizzare tutte le affermazioni degli  
scienziati dell'agenzia, ha affermato che l'agenzia stava "cercando di  
far entrare un piolo quadrato in un buco rotondo... cercando di  
forzare la conclusione finale che non c'è nessuna differenza tra cibi  
modificati con l´ ingegneria genetica e cibi modificati con pratiche  
di riproduzione tradizionali".

Inoltre il Dott. Jim Maryanski, Coordinatore della Biotecnologia  
dell'FDA, ha riconosciuto che, nella comunità scientifica in generale,  
non c'è alcun consenso sulla sicurezza dei cibi modificati  
geneticamente e che gli scienziati dell'FDA hanno consigliato che essi  
dovrebbero essere sottoposti a speciali test, inclusi i test  
tossicologici. Nondimeno, la motivazione dell'FDA per promuovere  
l'industria biotech era così forte che essa non solo ha ignorato gli  
avvertimenti dei suoi stessi scienziati sui rischi specifici dei cibi  
manipolati geneticamente, ma ha nascosto le prove della pericolosità  
dei cibi transgenici e ha preso una posizione pubblica che sostiene  
l'opposto. L´FDA ha mentito consapevolmente affermando in una  
dichiarazione ufficiale: "L'agenzia non è a conoscenza di alcuna  
informazione che dimostra che i cibi derivanti da questi metodi nuovi  
differiscono dagli altri cibi in alcun modo significativo o  
uniforme...".
Così, benché esperti dell'agenzia abbiano consigliato che i cibi  
geneticamente ingegnerizzati dovevano essere sottoposti a test  
speciali, i burocrati responsabili della politica hanno proclamato che  
questi cibi non richiedono alcun test.

L'avvocato Druker ha affermato che, se fosse stata detta la verità,  
cioè ciò che è emerso dalle analisi degli scienziati, nessun cibo  
manipolato geneticamente sarebbe potuto entrare negli anni '92/'95 nel  
mercato americano che poi li ha esportati in Europa e in tutto il  
mondo e la popolazione mondiale non sarebbe stata esposta a questo  
grave rischio. Si può quindi parlare di genocidio legalizzato.



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