[Redditolavoro] comunicato SLLna

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Sat Feb 7 10:46:53 CET 2009


Sindacato Lavoratori in Lotta - per il sindacato di classe
                                            Corso Garibaldi 46 - Tel: 
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Napoli, 06.02.09
CORRADO GABRIELE CALA LA MASCHERA DA IMBONITORE DEL POPOLO
 E SGUINZAGLIA LA POLIZIA CONTRO I LAVORATORI!
Questa mattina un folto gruppo di lavoratori della Recam si è recato al 
Centro Direzionale presidiando il palazzo dove sono situati gli uffici dell'Assessorato 
al Lavoro della Regione Campania.  Una delegazione di RSA del Sindacato 
Lavoratori in Lotta- per il sindacato di classe, tra cui diversi membri del 
coordinamento generale del sindacato, sono entrati nel palazzo per chiedere 
udienza all'Assessore Regionale di Rifondazione Comunista, Corrado Gabriele, 
ed ottenere così risposte alle domande che con insistenza da mesi si 
rincorrono circa non solo gli stipendi di febbraio ma  il futuro di oltre 
400 famiglie. Ma chiedendo di essere ricevuti dall'Assessore, l'unica 
risposta ottenuta è stata "L'Assessore non c'è". A questo punto i nostri 
compagni hanno deciso di entrare nell'ufficio dell'Assessore  e di 
aspettarlo lì, ma i soli ad arrivare celermente sono stati gli sbirri. Prima 
due agenti del commissariato hanno minacciato i compagni e i lavoratori per 
mandarli via subito, poi a seguito dell'ostinazione dei nostri compagni 
venti poliziotti in tenuta anti sommossa sono entrati nel palazzo con fare 
terroristico, seminando il panico tra gli impiegati della Regione, hanno 
aggredito e picchiato i nostri compagni e tra loro una compagna è svenuta. 
Intanto fuori del palazzo altre tre camionette di polizia seguite da varie 
volanti si aggiungevano alle due precedenti e scendevano altri poliziotti 
abbardati di scudi e manganelli per fare meglio la guerra con i lavoratori 
presenti al presidio. Una volta circuiti i delegati sindacali e costretti 
con la forza ad uscire dal palazzo ci sono stati attimi di tensione tra i 
lavoratori, che volevano difendere i propri delegati sindacali e la polizia, 
che li aveva tratti in arresto. Quindi la DIGOS ha "mediato"  denunciandone 
"solo" 8 per lesione, devastazione e resistenza a pubblico ufficiale. 
Insomma dopo la vile aggressione di ieri agli operai della Fiat di 
Pomigliano D'Arco, oggi il governo e la questura hanno "concertato" un altro 
sodalizio!
Questo è il bollettino di un'altra giornata di guerra non dichiarata, una 
guerra che diventa sempre più aspra nel caso specifico dei Recam e in 
particolare contro il Sindacato Lavoratori in Lotta da sempre principale 
promotore della lotta dei lavoratori di questo settore.
Oggi abbiamo avuto la concreta dimostrazione che:
Tra la Banda Berlusconi, un manipolo di fascisti mafiosi e speculatori, e il 
circo Bassolino non ci sono sostanziali differenze: entrambi gli 
schieramenti perseguono gli interessi di intrallazzatori, camorristi e 
affaristi di ogni risma a discapito, con ogni mezzo necessario, dei 
lavoratori.
I governi del PD in Campania, col sostegno dell'allora PRC, in combutta con 
il centro destra, da Forza Italia ad Alleanza Nazionale passando per Verdi e 
Italia dei Valori, hanno speculato sulla pelle di milioni di lavoratori e di 
cittadini per fare affari loro e i loro amici, legali e illegali. La Recam 
fino a qualche mese fa era un'azienda mista (capitale pubblico e gestione 
privata), mentre ora è diventata 100x100 un'azienda pubblica regionale. Il 
governo Bassolino ha finanziato centinaia e centinaia di euro per questa 
azienda che deve occuparsi di monitoraggio ambientale, mentre la sua 
"presunta opposizione" di centro destra ha gestito l'affare nei consigli di 
amministrazione. Come già in altre occasioni abbiamo ribadito, non è un caso 
che proprio dopo il fallimento raggiunto grazie alla gestione di due 
amministratori delegati quali il signor Rivellini (attualmente consigliere 
regionale di Alleanza Nazionale) e il signor  Raccuglia (coordinatore 
regionale di Italia Lavoro), gli uffici della Recam siano stati dati alle 
fiamme facendo di fatto sparire documenti evidentemente scottanti che una 
gestione pubblica avrebbe potuto rischiare di portare alla luce. Ecco chi 
sono i veri devastatori!
Corrado Gabriele- Assessore del Partito della Rifondazione Comunista alle 
politiche del lavoro della Regione Campania con piena delega della giunta 
regionale a "risolvere" il caso Recam- al di là delle belle chiacchiere 
sulla democrazia e il popolo che ama fare per imbonirsi ancora qualche 
elettore sprovveduto è al carro dei peggiori reazionari e fascisti, nei 
fatti non ha esitato a scagliare i cani da guardia della Questura contro dei 
lavoratori che volevano interrogarlo circa i loro diritti.
Corrado Gabriele, come Bassolino e Ganapini (Assessore all'ambiente della 
Regione Campania), sta comprendo gli interessi di chi ha dato fuoco agli 
uffici della Recam per coprire le magagne e le ruberie che si sono consumate 
in questi anni e che oggi stanno portando 400 famiglie alla fame.
Corrado Gabriele, come Bassolino e Ganapini, ha escogitato un bel modo per 
liquidare la questione Recam nominando tutti "uomini di loro fiducia": 
Gabriele ha personalmente nominato un addetto ai rapporti col sindacato, 
Elio Barba, anch'egli del PRC che per presentarsi ha detto "se non avessi 
fatto il politico, avrei fatto il guappo".ma poco dopo non si è più fatto 
vedere; Bassolino e Ganapini hanno provveduto ad individuare i consiglieri 
del nuovo consiglio di amministrazione sono il signor  Semplice, ex sindaco 
di Caivano per il PD, e il signor Gallico, amministratore della 
Conai-azienda privata di riciclaggio dei rifiuti, mentre il nuovo 
amministratore delegato è Santoro, già noto alla classe operaia del nostro 
paese per i suoi precedenti in qualità di "liquidatore" della Montedison e 
dell'Italsider!
Corrado Gabriele ha pensato bene di chiamare la Questura per risolvere la 
"contraddizione", tra sé e i lavoratori. Infatti i telegiornali di oggi 
hanno mostrato le immagini di presunte devastazioni dell'ufficio di Gabriele 
ad opera dei lavoratori in protesta, mentre possiamo affermare che è stata 
opera della questura per fornire alibi alla loro operazione da polizia 
cilena e giustificare coì lo spirito "democratico" di Gabriele. Quest'ultimo 
così ha pensato bene di contribuire meglio all'opera di criminalizzazione 
del Sindacato Lavoratori in Lotta e della linea di cui il sindacato si fa 
portatore: tutto per gli interessi dei lavoratori,  nessuna concertazione 
nel rispetto di presunti bilanci aziendali, lotta per il rinnovamento del 
movimento sindacale in Italia. L'SLL infatti è già sotto processo per aver 
difeso e lottato a favore del miglioramento delle condizioni di vita e di 
lavoro alla Recam, e su 4 suoi dirigenti pende l'infamante accusa di aver 
"estorto" il contratto riconosciuto poi come legittimo per i lavoratori.
Nonostante intimidazioni, pestaggi, denuncie e processi il Sindacato 
Lavoratori in Lotta- per il sindacato di classe andrà avanti sulla strada 
della lotta per difendere il posto di lavoro e stabilizzarlo 
definitivamente. Continueremo a presentarci a testa alta ai processi e 
continueremo a smascherare i ladroni e i saccheggiatori dei lavoratori. 
Continueremo a dare solidarietà militante a tutti i lavoratori che resistono 
all'avanzare della crisi dei padroni e dei loro governi, e a tutti coloro 
che lottano per un mondo migliore. Continueremo a lavorare per unire le 
forze e cacciare così la Banda Berlusconi e la Banda Bassolino, promuoveremo 
la partecipazione allo sciopero del 13 febbraio per promuovere la difesa e l'affermazione 
degli interessi dei lavoratori contro la crisi dei padroni e per sviluppare 
l'unità d'azione della sinistra sindacale interna ai sindacati di regime e i 
sindacati di base.
 Continueremo a lavorare nel nostro piccolo per cacciare via i padroni dalle 
aziende e dalle istituzioni che gli tengono banco, affinchè sia realizzabile 
un governo di Blocco Popolare nelle aziende come nelle istituzioni e anche 
nel nostro paese si avvii concretamente un processo di trasformazione del 
sistema economico tale che non ci saranno più esuberi né disoccupati o 
aziende che chiudono, ma lavoro e diritti per tutti. Continueremo a lottare 
per ottenere ciò che ci spetta di diritto e pretendere tutto ciò che ancora 
non abbiamo.
Non pagheremo noi la crisi dei padroni!
Nessuna azienda deve essere chiusa!
Nessun lavoratore deve essere licenziato!
Difendiamoci per prendere tutto: una società senza sfruttamento e senza 
padroni! I padroni senza lavoratori non possono niente! I lavoratori senza 
padroni possono fare tutto e meglio!
Basta con gli avvelenatori, gli speculatori e gli squali. Cacciare il 
governo della banda Berlusconi e della Banda Bassolino è possibile! E' 
possibile dare una legnata ai banchieri, agli speculatori e ai padroni e 
cacciarli dal governo del paese!
Un governo di Blocco Popolare: è la soluzione d'emergenza per far fronte 
alla crisi in cui i padroni ci hanno ficcato! 


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