[Redditolavoro] IL SIMPOSIO DIOTIMA EROS ED ODIO
Vittoria OLIVA
huambos at virgilio.it
Wed Dec 23 17:56:00 CET 2009
IL SIMPOSIO DIOTIMA EROS ED ODIO
Periodo di cenoni natalizi e di fine d'anno.
Io parlerò dei tempi dei simposi del'antica Grecia, invece, tanto sono d'attualità le cene e la Grecia.
In effetti il simposio più che una cena era una bevuta fra amici in cui si facevano discussioni su un argomento a tema, discussioni per lo più colte e filosofiche, almeno quelli a cui partecipava Socrate.
E del suo Simposio voglio parlare.
Il simposio è conosciuto soprattutto per l'approfondita disamina sul tema
"solo l'amore omosessuale è nobile". Sappiamo che la società greca non aveva
nessuna remora contro l'omosessualità, ma sappiamo anche, di contro, che
era una società aristocratica e maschilista che relegava le donne al gineceo
e al telaio; in ogni caso è bello il mito, ogni mito disvela verità
profonde, che gli uomini all'origine erano maschi e femmine e che furono
divisi a metà dagli dei invidiosi e da allora cercano la loro metà persa.
Io invece mi soffermerò, fra le varie discussioni che gli amici fanno sul
tema dell'eros, al discorso di Socrate.
Perché parla di un personaggio molto significativo, Socrate esordisce:
«Ma sì, via, ora ti lascerò in pace. Vi racconterò, piuttosto, quello che
sull'Amore, mi disse un giorno una donna di Mantinea, Diotima, molto dotta
sull'argomento e su un'infinità di altre questioni.".
Prima di inoltrarmi sul discorso di Diotima su l'amore qualche cenno su di
lei.
Pare che "Diotima di Mantinea fosse una figura sapienziale di donna, vissuta
nel V secolo a.C.".
È vera e reale? o anche lei è un mito?
Di certo se è un mito porta ad un tempo remoto in cui le donne avevano una
importanza ben diversa, e i rapporto fra gli individui erano diversi da
quelli che oggi sono correnti.
Se noi leggiamo:
L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato di F Engels
http://www.polesine.com/pagine/scienze/mfn/originefamiglia.htm
troviamo che:
"Noi ci troviamo così trasportati in una serie di forme di famiglia che sono
direttamente in contraddizione con quelle comunemente accettate finora come
le sole vigenti. L'idea tradizionale conosce solo la monogamia, ed accanto a
questa la poligamia di un solo uomo, e se mai anche la poliandria di una
sola donna, e passa così sotto silenzio, come si conviene al filisteo
moraleggiante, che la prassi, in maniera tacita, ma disinvolta, non tiene
conto dei limiti imposti dalla società ufficiale.
Lo studio della storia delle origini invece ci presenta condizioni in cui
gli uomini vivono in poligamia e contemporaneamente le loro donne vivono in
poliandria, e i figli comuni sono perciò considerati anche come cosa comune
a tutti loro. Condizioni, queste, che hanno a loro volta attraversato esse
stesse tutta una serie di mutamenti, fino alla loro dissoluzione nella
monogamia. Questi mutamenti sono di tal genere che la cerchia abbracciata
dal vincolo matrimoniale comune, all'origine assai larga, si restringe
sempre più sinché alla fine lascia sussistere solo la coppia singola che
oggi predomina"...È diventato recentemente di moda negare questo stadio
iniziale della vita sessuale dell'uomo" e con la sferzante ironia di questi
sovversivi ottocenteschi arriva a dire ai fautori della monogamia che ..."E
se una rigorosa monogamia è il culmine d'ogni virtù, la
palma spetta alla tenia che in ciascuna delle sue proglottidi o segmenti del
corpo, che vanno da cinquanta a duecento, possiede un completo apparato
sessuale maschile e femminile e passa tutta la vita ad accoppiarsi con se
stessa in ciascuno di questi segmenti"....Ops, ritorna l'androgino non più
come mito ma come tenia.
Siccome nulla nasce dal nulla, Marx ed Engels si erano basati su fatti
scientifici portati da altri dotti signori: antropologi ed altro che avevano
studiato forme di organizzazioni familiari primitive, in cui era praticata
la poligamia e in cui la donna aveva una rilevanza notevole: matriarcato.
Su questo dato spontaneo, naturale, gioioso, di libertà sessuale totale, le
femministe hanno costruito il mito dell'era delle "superfemmine", cioè delle
femmine al potere.
Eppure il discorso di Diotima, invece, dà un'idea ben diversa di questa
rimembranza di un convivere diverso, armonioso, in cui non c'è il potere ma la
ricerca del Bello.
ll resto...
http://controappunto.splinder.com/
pag documenti politici
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