[Redditolavoro] Fw: solidarietà agli studenti e ai docenti precari colpiti dalla repressione.
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Thu Sep 11 20:02:36 CEST 2008
lo slai cobas per il sindacato di classe solidarizza
Solidarietà agli studenti e ai docenti precari colpiti dalla
repressione.
Ieri al liceo scientifico Isaac Newton di Roma, durante
la presentazione del libro “La fabbrica degli ignoranti” di Floris a
cui era presente il ministro dell’istruzione Gelmini si è verificato l’
ennesimo atto repressivo dello Stato.
Mentre il ministro stava
spiegando alla platea le misure dell’imminente riforma scolastica da
lei formulata, sono partiti fischi e urla da parte di alcuni studenti e
docenti precari che dovrebbero subire sulla propria pelle l’ennesima
(contro)riforma.
La risposta delle forze repressive in borghese non si
è fatta attendere, i contestatori sono stati identificati e
“gentilmente” accompagnati fuori dalla sala.
Evidentemente nel nostro
paese la libertà di espressione (e dissenso) c’è solo sulla carta,
mentre nei fatti qualsiasi voce fuori dal coro viene repressa.
Non a
caso il modello di scuola che il ministro ha in mente richiama agli
anni più bui del nostro paese, e la ricetta si sintetizzerebbe in
autorità, disciplina e tagli di personale.
Nonostante i proclami del
ministro contro un sapere nozionistico, si propone un taglio per
migliaia di insegnanti e l’abbassamento degli anni obbligatori di
scuola superiore da 5 a 4 anni, in sostanza si continua sulla scia
delle precedenti riforme nel minare la qualità dell’istruzione .
D’
altronde più si è ignoranti più è difficile la formazione di un
pensiero critico che vada fuori dal pensiero unico e che sfoci in
dissenso come successo ieri al Liceo Newton di Roma.
In più come causa
del degrado della scuola italiana il ministro indica i cambiamenti
derivati dalle contestazioni e mobilitazioni del ’68.
L’ennesimo
attacco di un esponente del governo a quel periodo dove protagonisti
furono gli studenti e i lavoratori la dice lunga.
In seguito a quelle
proteste i lavoratori e gli studenti,grazie alla lotta intransigente,
stapparono ai governi della borghesia una serie di riforme che
migliorarono la loro condizione sui posti di lavoro e nelle scuole . Da
tempo gli ultimi governi della borghesia sia di destra che di
“sinistra” hanno attaccato queste conquiste.
Il ministro Gelmini
dovrebbe occuparsi di più della qualità dell'insegnamento e
dell'edilizia scolastica fatiscente piuttosto che rigurgitare
provvedimenti demagogici che sanno molto di ventennio fascista.
Gli
ultimi eventi dimostrano che l’unica risposta che sa dare lo Stato alle
voci di protesta è la repressione.
Lo abbiamo visto con le
manganellate verso i cittadini che protestano contro la discarica sotto
casa o verso quelli che non vogliono una base militare americana dentro
la propria città come successo pochi giorni fa a Vicenza.
Forse i
docenti identificati in questa occasione saranno i primi ad
“assaporare” la riforma, in particolare l’aspetto dei tagli?
Non ci
stupiremo più di tanto dato che viviamo in un paese dove chi denuncia
apertamente ciò che non va viene licenziato (come Dante de Angelis
nelle ferrovie che ha denunciato l’insicurezza dei treni Eurostar).
C’è
da aspettarsi che nella suola del ministro Gelmini qualsiasi studente
che “osi” contestare un docente o un dirigente scolastico venga punito
disciplinarmente per mancanza di rispetto così come avveniva prima del ’
68 o che chiunque esca fuori dagli schemi dettati dal “pensare bene”
borghese (come l’omologazione di pensiero ma anche estetica vedi i l’
obbligo dei grembiulini) venga etichettato come deviato,bullo o
sovversivo.
Il progetto di una scuola sempre più autoritaria rientra
nelle politiche di questo governo che marcia sempre più speditamente
verso un moderno fascismo e uno stato di polizia.
Ultimi esempi di ciò
sono le dichiarazioni dei neofascisti La Russa (ministro della difesa)
che ha commemorato i volontari fascisti della RSI mentre si
criminalizzano i partigiani (vedi revisionismo storico sulla questione
Foibe) e Alemanno (sindaco di Roma) (che ostenta saluti romani) che
con le loro dichiarazioni volte a riabilitare il fascismo rafforzano
sempre di più i miti di un “fascismo buono” o di presunti “aspetti
positivi del fascismo”.
Esprimiamo massima solidarietà agli studenti e
docenti repressi dai servi dello stato borghese e rivendichiamo il
diritto al dissenso e alla protesta augurando che ci sia e
impegnandoci per un autunno caldo alle porte.
11/09/08
Red Block
govani di proletari comunisti
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