[Redditolavoro] ITALY: THE SAME OLD STORY (FASCISTI & NARCOTRAFFICANTI) IMPORTANT NEWS...

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Tue Oct 28 19:54:30 CET 2008


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                   Droga, arrestati venti trafficanti: molti erano ex terroristi neri
Riciclati
nel narcotraffico. Sono ex esponenti dei Nar e di Ordine Nuovo, molti
degli indagati nell’inchiesta dei Ros denominata Testuggine. Su
richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Venezia, i
carabinieri hanno perquisito una trentina di abitazioni e hanno fermato
venti persone in Veneto, Lombardia, Liguria ed altre regioni con
l’accusa di associazione finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti. Secondo i militari il gruppo criminale movimentava
ingenti quantitativi di droga nel Nord Italia: per farlo, avevano
riutilizzato i modelli organizzativi dei gruppi eversivi in cui
militavano sino agli inizi degli anni Ottanta.

 Gli arresti
nascono da un'indagine avviata nel 2006 dal Ros che avrebbe accertato
che al vertice della struttura criminale c'erano esponenti storici di
Ordine Nuovo e dei Nar. Tra questi Angelo Manfrin, 64 anni, condannato
nel 1990 dalla Corte d'Assise d'Appello di Venezia per associazione per
delinquere in concorso con Gilberto Cavallini, Giusva Fioravanti e
Francesca Mambro, e altri complici della banda responsabile, tra
l'altro, dell'omicidio dei carabinieri Enea Codotto e Luigi Maronese,
uccisi a Padova il 5 febbraio 1981.

 Manfrin, che all'epoca
aveva realizzato una sofisticata rete logistica di supporto alla
latitanza dei terroristi dei Nar, è risultato essere l'organizzatore di
un vasto traffico di droga destinata ai mercati veneto, emiliano e
lombardo, oltre a coordinatore della rete distributiva con basi a
Rovigo, Verona, Padova, Ferrara, Modena e Milano. Secondo quanto emerso
dalle indagini, si avvaleva della complicità di Roberto Frigato,
anch'egli noto esponente della destra eversiva ordinovista e di noti
affiliati alla Banda della Comasina di Vallanzasca (il suo ex braccio
destro Antonio Colia) e alla Mala del Brenta (Fiorenzo Trincanato).
Sono stati individuati i circuiti finanziari utilizzati per riciclare
il denaro (verso la Svizzera), oltre alla base operativa di Manfrin in
un appartamento di Novara.

 Manfrin, arrestato con addosso 15
mila euro e 8 cellulari, gestiva il traffico direttamente con la
famiglia calabrese dei Morabito che si assicuravano la cocaina dal
Sudamerica. I carabinieri hanno calcolato un giro di cocaina di 15
chili la settimana. Si sono rivelati particolarmente difficili i
pedinamenti perchè gli indagati attuavano modelli organizzativi a
comparto, tipici delle organizzazioni terroristiche. Usavano infatti il
metodo del controllo dei controllori in modo d'essere sicuri di non
venire seguiti e si tenevano in contatto ognuno con un telefono
dedicato: nessuno chiamava infatti gli altri con lo stesso numero
telefonico, che veniva poi spesso cambiato. 

	            Pubblicato il: 28.10.08

	            Modificato il: 28.10.08 alle ore 16.51
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