[Redditolavoro] Basta morti BastaRiva!

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Wed Oct 22 20:11:28 CEST 2008


BASTA SFRUTTAMENTO - BASTA MORTI
Contro i padroni e il sistema che li mantiene la nostra lotta non si fermerà!!!
 

Solidarietà alla coordinatrice dello Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto, Calderazzi Margherita, denunciata dal padrone dell'Ilva di Taranto come "mandante" per una scritta "RIVA  ASSASSINO" apparsa alla fabbrica nell'agosto 2006.



Slai Cobas per il sindacato di classe 

Via G. del Duca 4 - Palermo 

cobas_slai_palermo at libero.it



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Segue il comunicato della coordinatrice dello Slai Cobas per il sindacato di classe di Taranto, Margherita Calderazzi:

 

E' ora che tutti si assumano in fabbrica e in città le loro responsabilità: 

Basta morti Basta Riva

 

Riva vuole 100.000 euro da Calderazzi Margherita coordinatrice dello Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto. Faremo una colletta, 1 euro da ciascuno e glieli daremo perchè se ne vada

 

La fabbrica con più morti sul lavoro d'Italia

La città con più infortuni e malattie professionali d'Italia

La città con più tumori d'Italia

Il padrone con più profitti d'Italia

 

Il padrone più condannato in Italia per

omicidi bianchi

parchi minerali

nuova siet

palazzina laf

 

Il padrone più impunito in Italia nonostante processi e condanne ora si offende perchè su un muro ha trovato la scritta "RIVA ASSASSINO" e individua in Calderazzi Margherita la mandante, perchè, come dice il vigilante dell'Ilva che aveva fatto rapporto, è conosciuta benissimo per le centinaia di manifestazioni all'Ilva, di iniziative, perchè è una notissima attivista?

 

Ebbene è una intimidazione per dirci: smettetela, state zitti, chi ci tocca viene colpito e deve pagare.

Non ci lasciamo certo intimidire e accettiamo la sfida!

Adesso diciamo chiaro, vogliamo un Tribunale che sancisca la colpevolezza di Riva per omicidio colposo plurimo, per omicidio volontario, per crimini contro contro la vita dei suoi lavoratori, per crimini contro la salute pubblica e per crimini contro la città.

Slai Cobas per il sindacato di classe 

Margherita Calderazzi 

347-5301704 

 

TA. 22.10.08



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Questa mattina al Tribunale di Taranto, respinto il tentativo di conciliazione proposto dal Giudice di Pace tra Riva e Margherita Calderazzi, coordinatrice dello slai cobas per il sindacato di classe, denunciata dal padrone dell'Ilva di Taranto come "mandante" per una scritta "RIVA  ASSASSINO" apparsa alla fabbrica nell'agosto 2006.

PROSSIMA UDIENZA IL 13 GENNAIO 08.

Emilio Riva ha voluto essere personalmente presente, dichiarando che il processo si doveva fare in quanto si ritiene offeso per quella scritta, aggiungendo poi che lui non è proprietario neanche di un "cane" dello stabilimento di Taranto.

Margherita Calderazzi ha dichiarato che era dispiaciuta solo di non avere fatto lei direttamente quella scritta; che la frase "Riva assassino" non aveva bisogno di "mandanti" perchè esprime il pensiero di tanti operai, tante famiglie di operai morti sul lavoro; che mesi prima, centinaia e centinaia di operai Ilva avevano gridato "assassini", in occasione di una grandissimo sciopero e manifestazione dopo un ennesimo giovane operaio
ucciso.

Quindi, è iniziato il processo, con l'audizione di uno dei capi dei vigilanti dell'Ilva che aveva denunciato alla direzione la scritta. Dalla sua testimonianza, che sul piano tecnico non ha portato alcun elemento di prova circa il fatto che Margherita C. fosse la "mandante", è emerso chiaro, invece, dalle sue stesse parole che si sta processando una "notissima attivista, che interviene sempre alle portinerie dell'Ilva, con volantini, iniziative, che partecipa alle manifestazioni operaie, molto conosciuta da
anni alla fabbrica".

Questo processo, guarda caso, avviene dopo che Venerdì 17 Emilio RIVA è stato scandalosamente assolto per la morte di due giovani operai nel 2003, Paolo e Pasquale, uccisi per il crollo della gru;
Questo processo avviene in una giornata in cui vengono pubblicati i gravissimi dati dell'Inse che dice che Taranto, a causa soprattutto dell'Ilva, è la città più inquinata dell'Europa occidentale, con il 92% di produzione di tutta la
diossina italiana.

Riva ha ribadito oggi che quella giusta scritta "Riva assassino" ha "offeso la sua dignità", ma quando pagherà per la "dignità" e la vita di 43 operai morti dal 1995, la maggioranza giovani di migliaia di operai infortunati e resi invalidi, di operai e abitanti dei quartieri vicino, come i Tamburi, ammalati di tumore, di bambini nati già condannati, malati di leucemia di donne che non possono dare il loro latte ai bambini, perchè contiene diossina, di mogli, madri, figli che "muoiono" insieme ai loro cari, uccisi per il profitto di padron Riva....??


Margherita Calderazzi
Slai cobas per il sindacato di classe
TA. 21.10.08



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