[Redditolavoro] MA "SIAMO ARRIVATI" DAVVERO?

michelangelo.depinto at fastwebnet.it michelangelo.depinto at fastwebnet.it
Tue Oct 7 23:41:06 CEST 2008


Confesso di avere un problema di ignoranza politica che non sono mai riuscito a smuovere, probabilmente è un fatto caratteriale. Ho sempre seguito, pure facendole in prima persona, le lotte e tutta quella sfera politica che poi ha risultati concreti sulla vita della gente e anche mia, naturalmente.
Es: se leggo che i militari vengono mandati per le strade per una scelta fatta dall'attuale Governo tutta una serie di colegamenti di formano nella mia mente e di fatto l'analisi della situazione me la faccio da me(ovviamente poi leggo pure le posizioni degli altri con le quali eventualmente integrare le mie).

Ma se si parla di "economia politica" divento una vera frana, il massimo che riesco a fare è intuire ma un'analisi dignitosa non riesco a farmela da me per poi integrarla con quella di altri. Ciò comporta che quindi diventa molto più importante per me leggere le posizioni di altri e cercarci di capirci qualcosa, almeno per ciò che riguarda le conseguenze materiali sulle persone(me compreso)dei vari sommovimenti finanziari con i vari falimenti di banche e crolli di colossi finanziari.

Allora, ciò che leggo in questi giorni da più parti è che SIAMO AL CAPOLINEA, IL CAPITALISMO STA CROLLANDO.
Persino Bifo, che non si era certo distinto, dopo i noti fatti che risalgono al '77, per "estremismo" e che di fatto era diventato una delle anime dei "disobbedienti" decisamente dialoganti con le istituzioni, mi capita di leggere sulla sua pagina su "Rekombinant" che è del parere che SIAMO ARRIVATI E QUINDI TITOLA IL SUO ARTICOLO, LETTERALMENTE: "L'ECONOMIA E' MALATA? CHE CREPI!" e si dice felice che sia arrivato il momento di rimettere TUTTO in discussione e che se non saremo capaci di affrontare questo momento "felice" organizzandoci dovutamente in organismi di massa, bè, allora ci saremo meritati la nostra sorte dato che agli oppressi in questi casi tocca sempre la parte peggiore: la disperazione più cupa.

Per finirla: mi piacerebbe che mi si risponda a questa mail da chiunque lo voglia fare affinchè io(e magari altri) se ne possa trarre un pò più di chiarezza. 

La domanda testuale che pongo è: MA SIAMO VERAMENTE ARRIVATI ALLA FINE, CON INEVITABILI CONSEGUENZE DISASTROSE SULLE CONDIZIONI DI VITA DELLE POPOLAZIONI PIU' A TERRA NELLA SCALA SOCIALE(ED EVENTUALI FECONDE POSSIBILITA' DI ARRIVARE A UN SOMMOVIMENTO DI MASSA CHE FACCIA VOLARE VIA IL TAVOLO DA GIOCO) O RITENETE CHE QUESTA SIA UN'ALTRA DELLE CRISI DEL CAPITALISMO, MAGARI PIU' DURA, MA NON CERTO L'ULTIMA E CHE QUINDI IL CAPITALISMO C'HA ANCORA DA GIOCARSI LA PARTITA CON MEZZI CHE NON SIANO SOLO GUERRE CHE PORTERANNO ALLA DISTRUZIONE PIU' O MENO TOTALE?

Chiaro che mi piacerebbe capire a partire da chi di "economia" ne mastica decisamente più di me.

E grazie per le eventuali risposte.


Michele



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