[Redditolavoro] Fw: alla faccia della democrazia

[CobasSindacatodiClasse]

alla faccia della democrazia


ALLA FACCIA DELLA DEMOCRAZIA

Se qualcuno avesse avuto dei dubbi sul carattere classista
della giustizia borghese, la vergognosa sentenza di giovedì
13 novembre - data dalla giuria presieduta da Gabrio
Barone - in merito al processo ai 29 esponenti delle "forze
dell'ordine", imputati a vario titolo per il massacro
perpetrato la sera del 23 luglio 2001 nella sede del centro
stampa del Genoa Social Forum, ubicato presso la scuola
media statale Armando Diaz di via Cesare Battisti 4 che in
quel momento fungeva da dormitorio, scioglie ogni residuo
dubbio.
Il giudice ha condannato - si fa per dire, vista l'entità
esigua delle pene - tredici imputati, i 'pesci piccoli',
mentre ne ha assolti altri sedici, i maggiori graduati che
quella sera erano sul campo.
"Condannati" sono stati: Vincenzo Canterini (il
responsabile dello VIII nucleo mobile, quello di cui fa
parte l'agente che portò le due molotov, che servirono come
pretesto per la "macelleria messicana", all'interno della
scuola) a quattro anni per concorso in lesioni, falso e
calunnia, ma limitatamente al reato di resistenza che era
stato attribuito a chi si trovava all'interno dell'edificio
scolastico; Michelangelo Fournier a due anni e non menzione
per concorso in lesioni; Fabrizio Basili, Ciro Tucci, Carlo
Lucaroni, Emiliano Zaccaria, Angelo Cenni, Fabrizio Ledoti,
Pietro Stranieri e Vincenzo Compagnone a tre anni; per
l'episodio della molotov Pietro Troiani, a tre anni, e
Michele Burgio, a due anni e sei mesi, per calunnia e porto
illegale di armi da guerra; Luigi Fazio, che dopo il G8
lasciò la polizia, a un mese.
Inoltre questi signori - esclusi Troiani, Burgio e Fazio -
sono stati condannati al risarcimento di tutti i danni
subiti dalle 89 parti civili, che incasseranno in totale
circa 800 mila Euro, ed al pagamento delle spese
processuali.
Agli effetti pratici, le uniche condanne che saranno
espiate da questi sedicenti "tutori dell'ordine" saranno
queste ultime due, a causa dell'indulto che copre quasi
tutto il periodo da scontare, e la prescrizione per tutti i
reati - lesioni, falso e calunnia - che interverrà il
prossimo gennaio.
Ma se è già abbastanza ignobile questa parte del giudizio
della Corte, ancora più insopportabile risulta l'altro
pezzo, quello che riguarda l'assoluzione dei vertici della
polizia in riferimento, tra l'altro, al presunto
accoltellamento dell'agente Massimo Nucera - da parte del
suo collega Maurizio Panzieri - "perché il fatto non
sussiste" (ma allora perché non condannarli per falso
ideologico, visto che ne avevano dato la colpa ai
manifestanti, sempre nell'ottica di creare un motivo logico
per intervenire e massacrare tutti gli occupanti della
Diaz?) e con la stessa formula sono stati scagionati
Giovanni Luperi - allora capo del dipartimento analisi
dell'Aisi (ex Ucigos) - e Francesco Gratteri, capo della
direzione centrale anticrimine.
Assolti anche: Gilberto Caldarozzi, Filippo Ferri, Fabio
Ciccimarra, Nando Dominici, Spartaco Mortola, Carlo Di
Sarro, Massimo Mazzoni, Renzo Cerchi, Davide Di Novi, e
Alfredo Fabbroccini, gli allora vertici 'sul campo' della
polizia.
Il significato della sentenza è inequivocabile: totale
impunità per le "forze dell'ordine" e avvertimento per chi
protesta - studenti, Chiaiano, NO TAV, NO Dal Molin, solo
per citare alcuni movimenti di protesta di questi tempi -
che sono autorizzati metodi come quelli adottati a Genova a
luglio 2001.
Il tutto alla faccia della democrazia!

Torino, 14 novembre 2008


Stefano Ghio - Torino


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