[Redditolavoro] Sciopero!

Fulvio fuldigior at gmail.com
Tue Nov 11 20:03:05 CET 2008


*Gattoselvaggio *a cura di* Mario Gangarossa *


-- 

*Sciopero!*

*Se la precettazione non dovesse funzionare i dipendenti Alitalia "si
metteranno nella completa illegalità e allora ci sono norme anche di ordine
penale". Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli.*

Se la precettazione – ovvero l'obbligo al lavoro coatto - non dovesse
funzionare si metteranno i lavoratori in galera? si useranno i manganelli e
i lacrimogeni (o i provocatori targati Cossiga) sui loro "assembramenti"?

Ma non era questo un paese "libero e democratico" dove il diritto di
sciopero era garantito? Una repubblica fondata sul lavoro e quindi sui
diritti di chi lavora, compreso il diritto sacrosanto di incrociare le
braccia e rifiutarsi di accettare le condizioni capestro di chi il lavoro lo
compra e lo vende?

Certo, fin quando parliamo di scioperi "legali" concertati e concordati con
la controparte - un giorno di "riposo" che per giunta viene decurtato dalla
busta paga - garantendo comunque il minimo di danni possibili al nemico
contro il quale si lotta, nessuno ha nulla da ridire.

Ma quando i lavoratori riconquistano la loro autonomia, emancipandosi dalle
organizzazioni sindacal-padronali che da decenni contrattano al ribasso
salario e condizioni di lavoro, quando – autoorganizzandosi - decidono di
accettare lo scontro con la determinazione e la voglia di vincere la loro
battaglia, quando riscoprono la loro forza e cominciano a fare perdere
qualche quattrino ai loro sfruttatori ecco che lo stato interviene con tutta
la sua forza per ripristinare la "legalità".

La legalità dello sfruttamento! Il diritto di pochi a decidere sulla vita di
milioni, il sacro e inviolabile diritto a estorcere profitto sulla fatica
altrui.

Il volto del questurino, allora, si sostituisce a quello del sindacalista
dalla firma facile, la dittatura di classe prende il posto di una democrazia
sempre più vuota di contenuti. La repubblica è si fondata sul lavoro, ma sul
lavoro salariato, la schiavitù dell'epoca capitalistica.

I padroni possono decidere di chiudere le loro fabbriche, "delocarizzare" le
proprie imprese in posti dove gli operai costano meno e creano meno
problemi. E' legale.
Possono licenziare donne incinte e malati, decidere chi e quando e come deve
lavorare. E' legale.
Possono perfino permettersi di ammazzare un lavoratore rischiando meno di
quanto rischia un napoletano sorpreso ad abbandonare per strada un vecchio
materasso.

I lavoratori non possono smettere di lavorare. Padroni solo di una merce
sempre più svalutata – la loro forza lavoro – non possono nemmeno decidere
di non venderla più.

Colaninno & soci hanno troppa fretta di mettere le mani sugli utili che
Alitalia – ripulita dai debiti che pagheremo tutti – produrrà e hanno
bisogno di maestranze docili e disponibili a farsi salassare senza troppe
storie.

Loro hanno la legge dalla loro parte. Hanno poliziotti e giudici … e
giornalisti canaglie che – ben pagati – giustificheranno il loro operato.

I lavoratori hanno solo se stessi, l'organizzazione, l'unità nella lotta, la
solidarietà della classe intera.

Perderanno questa battaglia, forse, ma nella lotta impareranno a conoscere
"i propri amici e propri nemici", a superare i propri limiti, a creare le
condizioni per non essere mai più sconfitti.

11 novembre 2008

Emmegi
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