[Redditolavoro] AMIANTO: i lavoratori denunciano il governo
italiano e l'inaill alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo
SLAI Cobas Cremona
slaicobascremona at gmail.com
Mon Nov 10 13:39:42 CET 2008
*Comunicato Stampa*
*AMIANTO: IL GOVERNO ITALIANO E L'INAIL DENUNCIATI ALLA CORTE EUROPEA PER I
DIRITTI DELL'UOMO A STRASBURGO PER LESIONE DEL DIRITTO*
* *
L' *Associazione Italiana Esposti Amianto, l'Associazione Esposti Amianto –
Friuli Venezia Giulia –* e il *Comitato per la Difesa della Salute nei
Luoghi di Lavoro e nel Territorio *di Sesto San Giovanni (Mi), *hanno
presentato ricorso* *alla Corte Europea per i diritti dell'Uomo contro il
governo Italiano e l'Inail per violazione delle norme costituzionali e
comunitarie*. In questi anni migliaia di lavoratori italiani, i loro
familiari e intere famiglie sono state sterminate dal pericoloso e
silenzioso killer e molti aspettano invano da anni giustizia. *In molti casi
le cause si trascinano per anni, e per i processi penali questo significa
prescrizione e impunità per i datori di lavoro e i dirigenti responsabili
della morte di centinaia di lavoratori.*
In particolare, *con il decreto del 12-3-2008 del Ministro del Lavoro in
concerto con il Ministro dell'Economia e il Ministro delle Finanze e
successivamente con l'atto dell'Inail (direzione centrale) del 19-5-2008,
l'ingiustizia aumenta *e vengono lesi i diritti di migliaia di lavoratori
esposti all'amianto.
La legge 257 del 1992 concedeva a questi lavoratori, *a causa della minore
aspettativa di vita ( in media 7 anni*), di andare in pensione anticipata
come risarcimento per allontanarli dalla fonte di esposizione.
*Le polveri di amianto, come dimostrato dalla scienza medica, sono
cancerogene indipendentemente dalla quantità ( anche una sola fibra può
produrre il mesotelioma ovvero quel tumore che non ha altre cause se non
l'esposizione ad amianto)* e con gli atti di indirizzo e i successivi atti
dell'Inail il governo, riconoscendo i periodi di esposizione all'amianto
fino all'inizio della bonifica e non oltre il 2-10-2003 solo in alcuni siti,
discrimina i lavoratori riconoscendo solo ad alcuni la possibilità di
usufruire del risarcimento del danno subito, escludendo e limitando il
diritto della maggioranza dei lavoratori interessati che hanno lavorato a
contatto con l'amianto in altri siti industriali non oggetto degli atti di
indirizzo.
*Le nostre associazioni*, *tramite il nostro legale avv. Ezio Bonanni* del
foro di Roma, *ritenendo tutto questo lesivo degli interessi dei loro
associati e di tutti i lavoratori italian*i, hanno inoltrato il ricorso alla
Corte Europea per i Diritti dell'Uomo in tema di lesione dei diritti e
delle libertà fondamentali .
In particolare, tra gli altri riteniamo che siano stati violati *l'art. 1
della Costituzione Repubblicana e l'art. 32 che tutelano la salute come
fondamentale diritto dell'individuo*.
Inoltre questi provvedimenti sono in contrasto e *violano anche l'art. 1
della Convenzione Europea per i Diritti dell'Uomo che tutela il diritto alla
vita e l'art. 2 che afferma il principio secondo cui " il diritto alla vita
di ogni persona è protetto dalla legge*" . Inoltre vengono *violati l'art. 6
che stabilisce che" ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza
entro un termine ragionevole*" e *l'art.14 *che stabilisce* il principio di
non discriminazione, *riconoscendo che* *"*Il godimento dei diritti delle
libertà riconosciuti nella presente Convenzione, deve essere assicurato
senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la
razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o di altro
genere, l'origine nazionale o sociale, l'appartenenza ad una minoranza
nazionale, la ricchezza, la nascita o ogni altra condizione*"
*Associazione Italiana Esposti Amianto*
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
*Associazione Esposti Amianto Regione Friuli Venezia Giulia*
contatti: cell. 335.7850799 -3392516050
Sesto San Giovanni 10-11-2008
e-mail: *cip.mi at tiscalinet.it* <cip.mi at tiscalinet.it> -
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