[Redditolavoro] Torino: processo ai No Tav presidio al Palagiustizia
Federazione Anarchica Torinese - FAI
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Fri Nov 7 11:06:29 CET 2008
Torino: processo ai No Tav presidio al Palagiustizia
Il 10 novembre prende avvio il processo a Luca e Giorgio, due No Tav
accusati di aver danneggiato unauto della polizia per rubare una
telecamera.
I fatti contestati risalgono alla mattina del 6 dicembre del 2005. La
notte precedente la polizia aveva assalito il presidio No Tav di Venaus,
spezzando le barricate, distruggendo le tende e la baracca comune,
mandando allospedale numerosi manifestanti.
Erano i giorni della resistenza e della rivolta, i giorni in cui unintera
vallata si sollevò contro loccupazione militare per impedire la
devastazione del territorio e il saccheggio delle risorse.
A tre anni da allora molta acqua è passata sotto i ponti della Dora. Sono
stati tre anni di trattative tra i governi che si sono succeduti e le
istituzioni valsusine, chiamate a discutere dopo che la rivolta aveva
fermato le ruspe.
La maggioranza dei sindaci si è poco a poco schierata su posizioni come
Tav, abbandonando lopposizione ad unopera dannosa, utile solo agli
interessi della potente e trasversale lobby del cemento e del tondino.
Ma la gente non ha cambiato idea. Anzi. Lopposizione al Tav si è
allargata, coinvolgendo sempre più anche la popolazione di Torino.
Alla fine di dicembre saranno presentati i tracciati e lUnione Europea
dovrebbe confermare il finanziamento di quasi 700 milioni di euro per la
costruzione della tratta transfrontaliera della nuova linea ad alta
velocità tra Torino e Lyon. La fresa è già pronta nei magazzini di una
ditta in provincia di Torino.
Siamo quindi al dunque.
Berlusconi, come già prima di lui Di Pietro, ha promesso che userà la
forza contro chi proverà ad opporsi allapertura dei cantieri.
I No Tav sono pronti alla resistenza.
Il 6 dicembre, tre anni dopo lassalto della polizia alla Libera
Repubblica di Venaus, i No Tav saranno nuovamente in piazza a Susa per una
grande manifestazione.
Hanno già provato una volta a processare i No Tav ma gli è andata male:
Marco, accusato di aver spaccato una bottiglia in testa ai poliziotti la
sera del 6 dicembre 2005 a Torino, è stato assolto la scorsa primavera.
Adesso ci provano con Luca e Giorgio: il processo contro di loro è un
processo contro tutto il movimento No Tav.
La rivolta non si arresta!
No Tav Autogestione
notav_autogestione at yahoo.it
338 6594361
Saldatura Rete contro le nocività di Torino e i Comitati No Tav hanno
indetto un presidio davanti al Palagiustizia.
Sabato 10 novembre alle 8,30
in corso Vittorio Emanuele 130
Il comunicato di Saldatura:
Lunedì 10 novembre 2008 ore 8,30
Presidio Musicale in solidarietà a Luca e Giorgio
Processati perché nel 2005 a Venaus parteciparono alla Resistenza contro
la devastazione del territorio ed al saccheggio delle risorse.
Ci troveremo davanti al
Palazzo di Giustizia di Torino
C.so Vittorio Emanuele II/via Falcone Borsellino-Torino
Tram che passano in zona 16 e 9
bus 56, 55, 68, metrò fermata Principi DAcaja
Saldatura Rete contro tutte le Nocività di Torino & dintorni
http://saldatura.org/wordpress/
Il Comunicato dei Comitati NoTav:
Processo ai NoTav
Lunedì 10 novembre si terrà la prima udienza del processo a Luca e
Giorgio, due attivisti No Tav impegnati da anni nella difesa della Val di
Susa dalla devastazione annunciata dei cantieri Tav.
I fatti oggetto di reato si svolsero nella mattinata del 6 dicembre 2005 a
Venaus poco dopo lo sgombero notturno effettuato con violenza dalle forze
dellordine ai danni di chi presidiava i terreni per impedire lavvio dei
lavori. Come prima risposta alla brutale aggressione della polizia una
quarantina di No Tav si recò sullautostrada nel tratto proprio sopra i
terreni sgomberati per bloccare il traffico. Di lì a poco tutta la valle
verrà bloccata per due giorni da migliaia di persone inferocite, che l8
dicembre con determinazione libereranno i prati di Venaus scacciando
polizia e carabinieri.
Laccusa, sostenuta dal pm Ausiello, è quella di aver sottratto una
macchina fotografica da unautovettura della polizia stradale, di aver
danneggiato lauto stessa e di aver ostacolato loperato degli agenti.
Tralasciando levidenza, cioè la portata minima e marginale dei reati
contestati in rapporto allaffronto subito dallintera Val di Susa in
quelle settimane (vi ricordate la militarizzazione dei paesi e la violenza
della polizia?), appare chiaro che dietro questo processo si nasconda
lintenzione di ridurre lopposizione al Tav ad un problema di ordine
pubblico. In questo modo si costruisce limmagine mediatica di un
movimento estremista fatto di contestatori violenti da isolare, che
disturbano il corretto confronto democratico tra il governo e le
istituzioni locali con il quale si può giungere a ragionevoli
compromessi. Alla strategia per dividere e indebolire il movimento No Tav
contribuiscono in molti: polizia e magistratura, mass-media e partiti
politici e, purtroppo, anche alcuni sindaci della Val di Susa.
Non tutti i tentativi della magistratura, però, riescono fino in fondo,
come dimostra lassoluzione di Marco Martorana, accusato di aver aggredito
un agente della Digos proprio il 6 dicembre a Torino e criminalizzato dai
giornali come anarchico violento e teppista. Oggi come allora, è
importante che il movimento No Tav mantenga viva lattenzione per non
lasciare spazio ai tentativi di divisone e alle manovre repressive.
Quindi siete tutti invitati al presidio lunedì 10 novembre, ore 8,30
al Palazzo di giustizia Torino
- In solidarietà a Luca e Giorgio processati per aver difeso la Val di Susa
- Contro la criminalizzazione del movimento NO TAV
- Per denunciare ancora una volta la truffa del progetto Torino-Lione
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