[Redditolavoro] ilva taranto no alla cassa integr

[CobasSindacatodiClasse]

FACCIAMOCI SENTIRE!!!
LA CRISI NON LA PAGHIAMO
NO ALLA CASSINTEGRAZIONE a zero ore !

La cassintegrazione per ben 2028 lavoratori non è giustificata. L'azienda ha 
fatto e fa grandi profitti, ha tirato la produzione fino al giorno prima con 
straordinari, doppi turni ecc. Non è giusto che ora scarichi sui lavoratori 
una temporanea difficoltà di mercato che può affrontare con una ordinaria 
rallentamento della produzione, riducendo ritmi produttivi, bloccando 
straordinari, utilizzando ferie e temporanei spostamenti e ogni altra 
soluzione, alternativa alla CIGO a zero ore.

Diffidiamo  le segreterie sindacali confederali ed RSU a firmare per conto 
nostro l'accettazione di questa cassa integrazione a zero ore

Siamo pronti a rispondere con lo sciopero e con le vie legali al diktat di 
RIVA.
Vogliamo un sindacato basato sulla volontà, decisione e interessi dei 
lavoratori.

NOME COGNOME(stampatello)             REPARTO             MATRICOLA 
FIRMA


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Proposta da un gruppo di operai e rivolta a tutte le OO.SS presenti in 
fabbrica e alle RSU.
Le adesioni e firme - che non verranno date all'azienda ma solo alle RSU e 
00.SS che vogliano sostenerle - si possono consegnare alle portinerie e alla 
sede dello slai cobas via Rintone 22 sede aperta martedi e giovedi 
17.30-19.30
Si può sempre telefonare allo 0994792086 o cell.347-1102638
Si possono inviare sms con nome reparto al 3471102638
Si possono inviare via e/mail cobasta at fastwebnet.it





LA CRISI NON LA PAGHIAMO
NO ALLA CASSINTEGRAZIONE

L'Ilva sta scaricado la crisi sui lavoratori ILVA Appalto
Ora vuole mettere in cassintegrazione per 13 settimane 2028 lavoratori. E 
pensiamo come questo poi si riverserà sull'appalto con cassaintegrazione e 
licenziamenti.
Quando le vacche sono grasse, nulla viene dato agli operai, anzi si pretende 
che aumentino
i tempi di produzione, che siano disponibili a lavorare in ogni condizione.
Riva ha portato la produzione dell'acciaio al record europeo di circa 10 
milioni di tonnellate, collocandosi tra i primi 10 produttori nel mondo, con 
una crescita negli ultimi 4 anni del 18%,
frutto dello sfruttamento, ma anche del sangue degli operai.
E, oggi?! Ora, che da qualche settimana si vedono i rotoli d'acciaio sul 
piazzale, dopo che ha preteso attraverso i suoi capi e nelle aziende 
dell'indotto che ci facessimo "il mazzo", ora,dovremmo accettare di 
accollarci le conseguenze del crack delle banche, della crisi finanziaria, 
della recessione, creata dai padroni
Non vogliamo pagare la crisi del supermiliardario Riva!
Siamo noi già da molto tempo ad essere in crisi, e nessun governo è andato a 
riempire le
tasche vuote degli operai. quando, invece, ora spende miliardi (sempre presi 
dai lavoratori)
per rifinanziare le banche.
I dirigenti sindacali di Fim Fiom Uilm, sono giorni che ci spiegano sui 
giornali le ragioni
di Riva ma non sono venuti in assemblee a spiegarci come intendono tutelarci 
di fronte
a questa cassa integrazione
Questo è un attacco all'occupazione, e basta!
La cassintegrazione non è affatto  giustificata e non è una soluzione.
E' un ricatto sui lavoratori. E' un ricatto rispetto all'Integrativo ILVA
E' un ricatto verso la città, sui problemi di inquinamento e diossina.
dobbiamo dire tutti  insieme un NO secco e chiaro.

stiamo raccoglieremo le adesioni per respingere il piano di riva e una 
diffida alle segreterie
sindacali a firmare per conto nostro l'accettazione della cassa integrazione

Siamo pronti a rispondere con lo sciopero e con le vie legali al diktat di 
RIVA
Vogliamo un sindacato basato sulla volontà e gli interessi dei lavoratori e
non un portavoce di Riva nelle fila degli operai

Siamo ancora in tempo per respingere il piano dell'ILVA

FACCIAMOCI SENTIRE!!!!!

slai cobas per il sindacato di classe
via rintone 22 sede aperta martedi e giovedi 17.30-19.30
si può sempre telefonare allo 0994792086 o cell.347-1102638
e/mail cobasta at fastwebnet.it
4 novembre 2008








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