[Redditolavoro] Torino: pane e menta

Federazione Anarchica Torinese - FAI fat at inrete.it
Mon Nov 3 03:24:50 CET 2008


Torino: pane e menta

Il cielo sopra Torino era carico di pioggia la prima domenica di novembre:
ma più scuro del cielo era l’angolo tra via Cottolengo e piazza della
Repubblica. La strada, dove ogni domenica si svolge il mercato abusivo
degli immigrati, era chiusa da polizia, carabinieri, alpini. C’erano
persino le unità cinofile. Una scena di guerra, “normale” in Iraq e in
Afganistan, nei posti dove gli alpini della Brigata Taurinense sono soliti
prestare servizio, sempre più frequente all’ombra della Mole.
Già tre settimane prima, il 12 ottobre, la polizia aveva bloccato la
strada, impedendo il mercato. La settimana successiva una partita di
calcio organizzata dagli antirazzisti aveva adunato in via Cottolengo una
folla tanto vasta da consigliare una prudente ritirata agli uomini in
divisa, che la domenica dopo non si erano nemmeno fatti vedere.
Poi l’offensiva del comitato spontaneo del quartiere, la rinnovata
attenzione del fogliaccio fascista Cronacaqui, la comparsa di manifestini
con le facce di alcuni antirazzisti, additati come indesiderabili, hanno
rimesso in moto la macchina repressiva.
I sinistri esponenti di “The Gate”, la sinistra associazione che gestisce
la riqualificazione in Chiampa style di Porta Palazzo, sono entrati in
campo a gamba tesa, cercando di indurre i bancarellari a spostarsi in
un’altra via, più defilata.
I soliti antirazzisti hanno aperto i banchetti in mezzo a piazza della
Repubblica, dove nel corso della mattinata si erano adunati come di
consueto tanti abitanti del quartiere. Dopo non molto alcuni venditori di
alimentari si sono spostati nella stessa zona degli antirazzisti.
Pochi banchi tra pioggia e paura che un controllo portasse via ogni cosa
hanno lavorato per un paio d’ore.
A pochi metri dalla postazione di polizia e militari qualche gessetto ha
fatto la magia di far comparire un nuovo murale sui muri della piazza.
Sopra la scritta “Dai un fiore all’alpino” una mano dal balcone getta un
vaso di fiori che prende in pieno il capo di un alpino di passaggio. Una
folla benevola ha coperto i graffitari antimilitaristi: gli alpini, pochi
metri più in là, non si sono accorti di nulla.
Poi la pioggia si è mangiata tutto. Alla fine i militari, fieri di aver
impedito lo smercio di pane e menta, sono andati via. Anche gli
antirazzisti si sono sciolti sotto l‘acquazzone.
Un paio di venditori sono però rimasti sulla piazza, incuranti del
diluvio, con i pani zuppi e la menta che spandeva in aria il suo profumo.
Il profumo della vita, che, ostinata, resiste.
La partita continua.

Prossimo appuntamento per tutti gli interessati martedì 4 novembre. Alle
21 in via Cecchi 21 a radio Blackout si riunisce l’assemblea antirazzista
di Torino
assembleaantirazzistatorino at autistici.org
338 6594361



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