[Redditolavoro] per un nuovo movimento muralista - da www.slaicobasmarghera.org

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Sat Nov 1 23:29:27 CET 2008


100.000 EURO PER UN DATO DI FATTO 
SCRITTO SUI MURI

SCRIVIAMOLO IN TUTTA ITALIA !

 

Stanno pervenendo comunicati di solidarietà dalle fabbriche, dai lavoratori 
a Margherita Calderazzi, coordinatrice dello slai cobas per il sindacato di 
classe di Taranto, per il processo avviato contro di lei sulla base della 
denuncia fatta da Riva, che ha chiesto anche un "risarcimento" di 100 mila 
euro perchè offeso da una scritta "Riva assassino" comparsa nel 2006.

Stanno giungendo comunicati dalla Dalmine di Bergamo ai lavoratori immigrati 
di varie fabbriche di Marghera, da lavoratori dell'Enichem di Ravenna a lav. 
precari di Palermo, ecc. RINGRAZIAMO TUTTI. Tra questi ci ha fatto molto 
piacere il comunicato inviato dal'Associazione "Legami d'Acciao" di 
delegati, operai e famigliari della ThyssenKrupp di Torino, con cui in 
particolare da dicembre scorso ci unisce la battaglia per la sicurezza sui 
posti di lavoro (tra l'altro la Thyssen anni fa era fabbrica ILVA) e con cui 
stiamo organizzando per l'anniversario della strage della Thyssen, il 6 
dicembre, una manifestazione nazionale a Torino contro le morti sul lavoro, 
a cui parteciperà da Taranto una delegazione di operai Ilva.

il COMUNICATO THYSSEN diceva:

Solidarietà alla Compagna Margherita Calderazzi e a tutti i compagni dello 
Slai-Cobas ( per il Sindacato di classe ) e a tutti i compagni di Taranto 
che con una lotta e la resistenza di "Davide contro Golia " ci danno 
l'esempio di come si lotta contro l'arroganza la violenza fascista-padronale 
di "padroni delle Ferriere" della risma di Riva reo moralmente e 
politicamente di aver assassinato più operai di qualunque altro padrone in 
Italia e di essere ancora impunito dalla Magistratura per una serie di 
ragioni diverse ma che in fondo portano sempre alla conclusione oggettiva, 
inopinabile: che in Italia rispetto agli infortuni con feriti e peggio 
ancora alle morti nei luoghi di lavoro esiste una giustizia non 
interclassista ed uguale per tutti bensì una giustizia ancora troppo 
subalterna e parziale , filo-padronale. Saluti fraterni ed "operaisti" - 
Ass. "Legami d'Acciaio" Onlus (Lavoratori Acciaierie Torino e Familiari 
delle Vittime del 6 dicembre)

NOSTRA RISPOSTA

Cari compagni di Legame d'acciaio, operai della Thyssen,

un grazie profondo per questo vostro bel messaggio di solidarietà. Avete 
giustamente detto, questa lotta, la lotta che tutti noi, la classe operaia 
fa contro i padroni, dall'Ilva alla Thyssen, è come quella di "Davide contro 
Golia". Questi padroni si presentano forti, ma alla fine è Davide che vince.
Sono dei giganti ma dai piedi di argilla. Questo superpadrone Riva, che non 
si è mai presentato ad un suo processo, che con la sua potenza, arroganza,
disprezzo per gli operai passa come un carrarmato sopra i tanti, troppi 
morti, i tanti altri operai condannati a morire di tumori, sopra i familiari 
degli operai, contando, ricontando, tenendosi stretti i suoi soldi, i suoi 
profitti fatti sullo sfruttamento e sul sangue, il 17 si è presentato 
personalmente in Tribunale forse perchè ha qualche preoccupazione che dei 
Davide, e soprattutto gli operai giovani liberandosi della paura e dalla 
cappa oppressiva dei sindacati confederali, possano fare una lotta seria 
facendo traballare questo suo Castello.

Riva è forte, ma chi lo fa forte, chi gli permette di essere forte sono le 
istituzioni che non hanno mai finora adottato un provvedimento contro chi 
sta distruggendo anche la città, è una giustizia (a parte poche eccezioni) 
troppo succube o che agisce come un ligio notaio della legge (che ha sempre 
un cavillo per non punire i padroni). Chi lo fa forte all'interno sono i 
sindacati confederali, che, per esempio in questo periodo - nonostante Riva 
sia tra i tre italiani che in questo momento hanno più liquidità (insieme a 
Berlusconi e Del Vecchio-Luxotica), con 1,5 miliardi di liquidità, in 4 anni 
ha realizzato 2,5 miliardi di euro, senza mai restituire un centesimo agli 
operai che sono gli unici effettivi produttori di questa ricchezza - 
diventano i migliori megafoni dei lamenti di padron Riva sulla crisi e 
recessione, e accettano che siano gli operai a pagarla con cig e rinvio 
dell'integrativo.

Ma tutto questo potere di Riva è anche fragile, una lotta vera degli operai 
diretta dallo slai cobas per il sindacato di classe, in una fabbrica a ciclo 
continuo com'è l'Ilva, gli darebbe seri problemi. E a questo stiamo da tempo 
lavorando.

E anche la vostra solidarietà di classe ci conferma che dobbiamo andare 
avanti.

Un forte saluto a pugno chiuso. Margherita e i compagni dello slai cobas per 
il sindacato di classe di Taranto.




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