[Redditolavoro] CRITICA AL MODELLO CONTRATTUALE DI CGIL-CISL-UIL...

[frank ficiar]

 CONTRATTI: CONFINDUSTRIA, PASSO IMPORTANTE SINDACATI
'Sono contento che sia stato stilato un documento comune da parte dei
sindacati. È un passo importante dopo quattro ani di attesa'. Lo ha
detto il vicepresidente di Confindustria, Alberto Bombassei, parlando
del documento di Cgil, Cisl e Uil sulla riforma dei contratti. Sul
merito, Bombassei critica il discorso delle sanzioni alle aziende
laddove ci siano ritardi nel rinnovo dei contratti: 'Questo potrebbe
essere accettato se, naturalmente poi si prevedono sanzioni anche
dall'altra parte, quando non si rinnovano i contratti per ragioni che
non dipendono dalle imprese'. La seconda puntalizzazione riguarda
'l'inflazione ragionevolmente prevedibile'. Per il vicepresidente di
Confindustria, 'è una definizione complicata che rischia di essere mal
interpretata'. 
08/05/2008  16.56     
	Che dire ...... !? Bombassei
è contento che finalmente Cgil Cisl Uil abbiamo aderito ad una sua
precisa richiesta, cioè quella di mettere finalmente mano al modello
contrattuale e di scaricare sullo Stato quel poco di aumento salariale
che avremo nei prossimi anni. Ma come non capire il suo stupore quando
di fronte al documento sindacale afferma con parole sue .... ...
inflazione ragionevolmente prevedibile .. ?? e che roba è ??? Uno
stupore comprensibile da parte di chi è abbastanza in grado di capire
che l'inflazione ragionevolmente prevedibile è una cosa che può voler
dire tutto ed il contrario di tutto ... cioè ... non vuol dire niente.
Se non ci capisce niente lui immaginiamoci noi. L'unica cosa che
possiamo capire è che per lui l'inflazione ragionevole va bene se
abbassa i salari ed i costi aziendali, che per Cgil Cisl Uil è solo una
frase fatta, una frase ad effetto, per non dire esplicitamente che si
sta andando verso una nuova e lunga stagione di moderazione sindacale e
di subordinazione del salario alla redditività e produttività di
impresa, che per noi è la dimostrazione che questa dirigenza sindacale
non ha una linea ed una proposta per aumentare i salari ma solo per
fare un accordo con confindustria ... a tutti i costi. 9.5.2008
	 COORDINAMENTO RSU
	---------------------------------------------------------------------------------------------
I
dirigenti sindacali che animano il sito del coordinamento rsu non se la
possono cavare con la litania tante volte sentita in questi anni  " i
dir. cgil non hanno una linea per" , "vanno ascoltati i lavoratori" ecc
ecc
	A colpo di piccone dei
padroni e populismo borghese si dovrebbe rispondere con  barricata
colpo di martello   e un uguale e contrastante populismo operaio,
uscendo da tricee paludate sempre piu'  strette ed allagate.
	Sono 20  e passa anni gli
accordi sindacali firmati in ogni dove in questo paese hanno arrettrato
e danneggiato fortemente gli operai peggiorando pesantemente la loro
condizione, e' stata fatta passare  una linea chiarissima che e' quella
di non riconoscere agli OPERAI la titolatarita' degli accordi, in
entrata, nella lotta, e nella conclusione.
	Si sono sostituiti come
surrogati alla rappresentanza vera, effettiva, ancorata alle fabbriche
dove gli operai sgobbano, lottano, dove si feriscono e portano sulla
propria pelle i " segni" del padrone, infortinii, malattie, repressioni
fisiche e morali, soprusi, umiliazioni. 
	Ora stiamo semplicemente
arrivando all'epilogo: un sindacato confederale corporativo (nessuno ha
ravvisaro nella riforma contrattuale firmata ieri l'altro della
questione che gli accordi per essere validi nel privato dovranno
passare per una congrega di saggi del CNEL come gia'  nel pubblico
impiego).
	Un sindacato che si legittima
dai padroni e dallo stato non puo' essere operaio cambia pelle, passa
di mano, diventa quindi borghese, inetto, integrato agli interessi di
profitto e di privilegio di grandi e piccole aziende, di grandi e
piccole corti di burocrati centrali e periferici strettamente
aviluppati,
	Non deve stupire il
grandissimo stacco attualmente esistente con gli operai, soprattutto
dove era piu' forte, nel metalmeccanico, nel gruppo Fiat ecc ecc.
	 Non e' il  salario operaio e
la sua difesa il punto di partenza nel nuovo modello contrattuale degli
Epifani-Bonanni-Angeletti con Governo e Confindustria, ma la gestione
di questo salario legato mani e piedi al profitto delle imprese, altro
che semplificazione delle regole, cooptazione ai parametri della
remunerazione, redditivitaa' complessiva delle aziende (e cioe' al
netto dei costi di produzione, e non nella produzione)
	nessuna contrattazione del
salario fatta, sviluppata, e conclusa dagli operai collettivamente in
ogni fabbrica di  contratti, diritti, dignta', ma continuazione di
concessioni individuali (premi aziendali sgravati), favori e bastoni
(logica amico-nemico).
	Perche' non chiamare il nuovo
modello contrattuale dittatura capitalistica corporativasul lavoro
operaio, perche' non denunciare a chiare lettere un modello
contrattuale che e' solo collusione e l'acquiescenza speculare al
profitto delle imprese capitalistiche e di li' tutta una ripartizione a
gruppi e classi sociali (impiegati, quadri, management e burocrati di
stato e sindacali) estorta agli operai nella produzione.
	Una forma oligarchica di
dettare la ripartizione economica che si fa' politica (perche' in veste
di titolati del modello, con gli operai e lavoratori nel ruolo di
consultati) tutte le varie classi che si appropriano con  loro
"funzioni" direttive della ricchezza materializzata dai produttori
diretti, avrebbero ancor piu' potere di oggi
	Chiamiamo le cose con il loro nome, una volta tanto:  
	E'  un colpo di stato di
stampo padronale su gli operai e gli strati bassi dei lavoratori, e'
corporativismo puro in vista del sindacato unico legato all' oligarchia
industrial-militar-finanziaria e al suo stato in  questo paese.
	Cosi andrebbe bollato perche' di questo si tratta.
	OPERAI CONTRO
SEZ. MODENA
	9 MAGGIO 2008
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