[Redditolavoro] IN ITALIA POLITICI E SINDACALISTI "DIALOGANO" CON GOVERNO E PADRONI SUI CONTRATTI OPERAI (INTANTO

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Wed May 7 19:02:22 CEST 2008









	
	
	
				
			
			

				

	
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In Italia Berlusconi, Fini; Bossi e confindustria "dialogano" con
cgil-cisl-uil per riformare i contratti, In Libano Sciopero Generale
contro il carovita che affama gli operaI...ORE 18.45 7-5-2008
			
					
						
							da							 falce
						 	@ 2008-05-07 - 17:53:37						 
			
							 Libano 7 maggio 2008 
sciopero generale contro il governo
	

 
	L'esercito nelle strade,
barricate e scontri a Beirut Image È in pieno svolgimento lo sciopero
generale proclamato, per la giornata di oggi, dal principale sindacato
libanese e appoggiato dal movimento sciita Hezbollah Un atto in aperta
sfida al governo che non vuole concedere aumenti salariali adeguati al
forte rialzo dei prezzi dei generi alimentari, del carburante e di
altri beni di prima necessità. Il governo, dal canto suo, dice di aver
fatto il possibile attraverso una serie di provvedimenti che hanno
aumentato le retribuzioni di due terzi. Manifestanti legati a Hezbollah
stanno attivamente partecipando alla protesta alzando barricate per le
principali strade di Beirut, bloccando l’accesso alla zona commerciale
e paralizzando l’aeroporto internazionale. Di fatto, ormai dal novembre
2006, Hezbollah sta conducendo una serrata opposizione al governo del
primo ministro Fouad Sinora, che continua a guidare il Paese, da cinque
mesi senza presidente della Repubblica dopo una serie di votazioni
nulle in Parlamento, in attesa del prossimo scrutinio fissato per il 13
maggio. Ieri, intanto, il governo ha accusato Hezbollah di violare la
sovranità nazionale, installando proprie reti di comunicazione e
telecamere-spia nell’aeroporto della capitale, e ha rimosso il capo
della sicurezza dello scalo aereo. Solo a fine gennaio scorso risale il
precedente sciopero generale proclamato sempre dalle forze di
opposizione, guidate dei miliziani sciiti di Hezbollah, per costringere
alle dimissioni l’esecutivo di Siniora ed imporre la convocazione di
elezioni anticipate. In quell’occasione scoppiarono disordini in
diverse zone del Libano e si registrarono parecchi feriti a seguito
degli scontri...
	fonte: la rinascita della sinistra 7-5-2008 
----------------------------------------------------------------------------------------------
	from Operai Contro-worlingmens aganist

mer, 07 mag @ 07:00 
	CHIAIANO: UNA DISCARICA IN
CITTA\' Pubblicato in:: Numero 347 Il manganellatore di Genova, al
secolo De Gennaro, ha avuto una grande idea. Le discariche le vuole
costruire in citta'. L'opposizione della popolazione e' decisa.
Traffico paralizzato e una parte consistente della città isolata. Così
si presenta il quartiere napoletano di Chiaiano dopo l’ennesima
giornata di protesta da parte di chi si oppone alla realizzazione di
una discarica da 700mila tonnellate nelle cave di tufo. Cassonetti
rovesciati, masserizie e immondizia rendono quasi impossibile
attraversare il quartiere ed anche la zona ospedaliera è difficilmente
raggiungibile a causa dei blocchi effettuati da centinaia di persone
che stanno paralizzando l’intera area al confine con Marano, Mugnano,
la zona dei Camaldoli e della Marianella. Intanto per la magistratura
l'IMPREGILO -FIAT e' sempre intoccabile. Eppure e' questa la vera
camorra dei rifiuti Pubblicato da : Operai Contro | mer, 07 mag @ 00:48

	FINI DEMOCRATICO EDUCATORE Pubblicato in:: Numero 347  
	A Verona un giovane di 20
anni viene massacrato a pugni e calci da cinque nazisti. Fini, neo
presidente della camera dei deputati, intervenendo a uno dei soliti
dibattiti di " Porta a Porta" dichiara: «Quel gruppo neonazista va
preso, messo in galera e rieducato, non ci puo' essere nessun tipo di
solidarieta'». Pero', rispetto a questo episodio, sono «molto piu'
gravi» le contestazioni dei giorni scorsi della sinistra radicale
contro la Fiera del libro di Torino (durante le quali sono state
bruciate alcune bandiere israeliane, ndr). Immediatamente la sinistra
borghese e' intervenuta a criticare Fini. Dimenticano che i gruppi
nazisti di Verona e altre citta' hanno agito liberamente anche durante
il governo Prodi. Che Fini voglia rieducare i neonazisti e' del tutto
normale. In fondo un po di simpatia per i neonazisti la prova. Da
giovane anche lui e' sempre stato un estimatore del duce, poi ha capito
che essere un po troppo nostalgici non serve niente. Meglio essere dei
democratici estimatori dei padroni. Fini pero' attenzione. Dire che
l'aver bruciato qualche bandiera d'Israele a Torino e piu' grave
dell'uccisione di Verona e' veramente una cazzata. Ma Fini va scusato.
Questa e una societa' che vive tranquillamente con 5 e piu' operai
morti ogni giorno, che volete che sia per Fini l'uccisione di un
giovane. Pubblicato da : Operai Contro | mer, 07 mag @ 00:15 
	CRONACA DI UNA TRANQUILLA GIORNATA DI LAVORO 
	A fare la cronaca di una
normale giornata di lavoro sembra di fare la cronaca di una guerra. A
Lecco due feriti gravissimi e venti contusi per gli effetti di
un'esplosione in una azienda che si occupa dello smaltimento e del
trattamento di scarichi fognari civili oltre che di fanghi di
provenienza industriale. Gli effetti della deflagrazione sono stati
devastanti, al punto che diverse strutture murarie della ditta sono
crollate e frammenti sono stati in parte proiettati a decine di metri
di distanza. Ma non e' finita. Nel bergamasco una operaia di 40 anni ha
subito l'amputazione dell'avambraccio destro mentre lavorava ad una
pressa alla ditta Trancard di Ciserano, che si occupa della tranciatura
dei metalli. A Milano, invece, un muratore romeno e'  rimasto ferito
mentre lavorava al restauro di una scuola elementare: l'operaio e'
stato colpito all'avambraccio sinistro da un mattone caduto dall'alto
che gli ha provocato un'emorragia arteriosa e gravi lesioni. Nel porto
di Ravenna, una gru ha centrato il parabrezza di un muletto manovrato
da un operaio albanese, ora ricoverato in ospedale. A Breda di Piave
(Treviso), infine, un operaio e'  rimasto gravemente ustionato dopo
essere stato investito da un gettito di acido solforico.
	------------------------
LIBANO 7 MAGGIO 2008: SCIOPERO GENERALE CONTRO IL CAROVITA
------------------------------------------------------------------
Beirut,
esplosione e scontri allo sciopero generale contro il carovita scontri
all'aeroporto di Beirut per lo sciopero contro il carovita.
	sciopero
generale contro il carovita. Alla manifestazione, boicottata da partiti
e sindacati legati alla maggioranza filo-occidentale di Hariri e
Siniora, ci sono stati molti momenti di forte tensione. 
	I
dimostranti, quasi tutti appartenenti ai partiti sciiti Hezbollah e
Amal, hanno bloccato le strade bruciando copertoni, tirato sassi e
spranghe che, a quanto dice la polizia, hanno ferito cinque persone,
due dei quali soldati. L'esplosione alla Kornich al Mazraa è avvenuta
durante il blocco più duro, nella zona dell'aeroporto internazionale.
Dove almeno 32 voli sono stati sospesi per motivi di sicurezza. La
Confederazione generale dei lavoratori del Libano (Cgtl) ha definito
«insufficiente» l'aumento del minimo salariale da 300mila a 500mila
lire libanesi annunciato oggi dal governo.Secondo la Cgtl, per tener
dietro al carovita le nuove retribuzioni dovrebbero garantire almeno
600mila lire, l'equivalente di 257 euro. Nel pomeriggio di mercoledì un
gruppo di manifestanti ha assaltato una sede della corrente al
Mustaqbal, il maggiore partito sunnita della maggioranza guidato da
Saad Hariri, a colpi di mitra e granate rpg, secondo quanto ha riferito
l'emittente radio Voce del Libano aggiungendo che tre persone sono
rimaste ferite nell'attacco. 
	Pubblicato sull'unita' il: 07.05.08 Modificato il: 07.05.08 alle ore 16.11
	-------------------------------------------------------------
	 Tra le novità,
contratti triennali e nuovi meccanismi per definire la rappresentanza
Contratti, è intesa tra i sindacati Bonanni: "Un momento storico"
Cremaschi (Fiom): "Con questo accordo possibile disastro sociale" Contratti, è intesa tra i sindacati
Bonanni: "Un momento storico"
ROMA - Riduzione del numero dei contratti, introduzione degli accordi
triennali, nuovi meccanismi per la definizione della rappresentanza,
potenziamento del doppio livello di contrattazione. Sono solo alcuni
degli aspetti inseriti nell'intesa sulle proposte di riforma del
modello contrattuale ratificata oggi all'unanimità dalle segreterie
unitarie di Cigl, Cisl e Uil. Un "sì" di grande importanza che ha
trovato il plauso degli industriali ma che ha anche scatenato forti
polemiche con la Fiom. Secondo il leader della Cgil Guglielmo Epifani,
"l'obiettivo è quello di avere un sistema contrattuale che sia in
condizione di aumentare le retribuzioni dei lavoratori dipendenti e di
avere un sindacato più democratico, più vicino alle persone che
lavorano". Al contratto nazionale che "resta garanzia dei diritti dei
lavoratori", continua, si aggiunge "un secondo livello di
contrattazione esteso anche alle piccole e medie imprese". Il
segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, che prima
dell'incontro aveva parlato di "un momento storico per il sindacato",
dice che con l'accordo si sta "costruendo un nuovo sindacato". E Luigi
Angeletti, della Uil, invece annuncia: "Presenteremo queste proposte
subito per aprire immediatamente un confronto e vedremo se sul serio
avremo imprenditori disposti ad aumentare veramente i salari". Il testo
approvato dai leader sindacali prevede, tra l'altro, la riduzione del
numero dei contratti (ora 400) e l'introduzione dei contratti triennali
sia per la parte normativa che per quella economica. Potenziati i due
livelli contrattuali: un contratto nazionale di sostegno e
valorizzazione del potere d'acquisto per i lavoratori e un secondo
livello di contrattazione incentrata sul salario e legata a parametri
di produttività, qualità, redditività, efficienza ed efficacia. Chieste
anche regole analoghe a quelle del lavoro privato nel pubblico impiego
e l'introduzione di penalizzazioni in caso di mancato rinnovo degli
accordi nei tempi previsti. La piattaforma contempla anche nuovi
meccanismi per la definizione della rappresentanza che tengono conto
sia del numero degli iscritti sia dei voti presi nei comitati di
rappresentanza degli enti previdenziali. Mentre il presidente uscente
degli industriali, Luca Cordero di Montezemolo, ha commentato
positivamente il raggiungimento dell'intesa, all'interno dei sindacati
c'è chi si lamenta. Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom,
parla di un possibile "disastro sociale", perché l'accordo "porta ad
abbassare il salario medio e a dare qualcosa di più a chi fatica di più
e quindi ad aumentare il tasso di sfruttamento dei lavoratori". "Lavoro
e società - cambiare rotta", una delle componenti di sinistra della
Cgil, ha invece deciso di presentare al direttivo Cgil un documento
alternativo all'ipotesi di piattaforma unitaria. Su questo testo si sta
cercando di ottenere anche il consenso della componente Fiom che fa
capo a Gianni Rinaldini. Dopo il via libera da parte delle segreterie
unitarie, ora toccherà ai direttivi unitari di Cgil, Cisl e Uil
convocati per il 12 maggio approvare l'ipotesi di riforma. Quindi, dopo
la consultazione di base che dovrebbe durare una ventina di giorni, si
potrà formalmente riaprire il confronto con Confindustria.
	 (REPUBBLICA7 maggio 2008)

											
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