[Redditolavoro] UN ALTRO OPERAIO UCCISO ALLA FIAT DI MELFI...
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frficiar at hotmail.com
Wed Mar 26 19:13:00 CET 2008
- 18:10:37
Domenico
Monopoli, 43 anni, è volato da un soppalco alto quattro metri Lavorava
al reparto verniciatura nella catena che produce la Grande Punto, alla
Fiat di Melfi muore un operaio del turno di notte La Fiom-Cgil: "Negli
ultimi tre mesi già due morti nello stabilimento Sata" Due ore di
sciopero turno. La Fiom Cgil: "Ci costituiremo parte civile"
Infortuni sul lavoro, alla Fiat di Melfi
muore un operaio del turno di notte
POTENZA
- Tragedia alla catena di montaggio della Fiat di Melfi, in Basilicata.
Un operaio manutentore - Domenico Monopoli, di 43 anni, di Cerignola in
provincia di Foggia - è morto stamani all'alba. E' caduto da un
soppalco dove era salito per sbloccate il nastro riservato alla
costruzione della Grande Punto. Era uscita dalla corsia una
"bilancella", come è chiamato in gergo il supporto di metallo che
trasporta le lamiere lungo il reparto verniciatura.
L'operaio
è salito su un soppalco ma qualcosa è andato storto. E' scivolato, è
caduto da un'altezza di quattro metri ed ha battuto sul pavimento con
la testa. Non c'era un letto al reparto rianimazione del San Giovanni
di Dio di Melfi. L'operaio è stato trasferito nell'ospedale di Rionero
in Vulture, in provincia di Potenza, ma dopo qualche ora è morto. La
Procura della Repubblica di Melfi ha aperto un'inchiesta per accertare
la dinamica dell'incidente e accertarte le responsabilità
dell'infortunio.
Gli
altri operai del turno di notte hanno proseguito a lavorare ma in
giornata i rappresentanti sindacali dello stabilimento hanno deciso due
ore di sciopero per turno. In un comunicato, la Fiom-Cgil ha detto che
"per lo stabilimento Sata, si tratta del terzo incidente, di cui due
mortali, negli ultimi tre mesi".
La
Federazione metalmeccanici Cgil annuncia che si costituirà parte civile
contro la Fiat: "L'infortunio mortale - ha detto Giorgio Cremaschi il
segretario nazionale della Fiom e leader di Rete 28 aprile, la
componente di sinistra della Cgil - dimostra che sono sbagliati tutti
gli ottimismi che hanno accompagnato il dato statistico parziale
dell'Inail che segnalava una riduzione degli infortuni mortali. La
situazione in Fiat non è mai stata così grave come oggi".
(repubblica 26 marzo 2008)
LA PESSIMA REALTA' DEGLI OPERAI VA ROVESCIATA SENZA COMPROMESSI A PERDERE.
NON
CI SONO PAROLE PER DESCRIVERE PIENAMENTE CIO' CHE GLI OPERAI STANNO
SUBENDO, ED E' NEL GRUPPO FIAT CHE OSSERVIAMO IL MASSIMO GRADO DI
SFRUTTAMENTO DERIVANTE DALLO SGOBBARE SOTTO L'ASSILLO DI UNA COMPLETA
SCHIERA DI UFFICIALI E SOTTOUFFICIALI (DA MANTENERE OLTRE AGLI
AZIONISTI E PADRONI), UN TERRORISMO ORGANIZZATO E PIANIFICATO
SCIENTIFICAMENTE PER ESTRARRE FINO ALL'ULTIMA GOICCIA DI SANGUE DAGLI
OPERAI IN PRODUZIONE.
DIVENTA
COSI' QUASI "FATALE" E "INEVITABILE" CHE QUANDO SI FERMA UNA LINEA
DELLA PUNTO A MELFI, CORRE NEI NERVI DEL "MANUTENTORE" TUTTA QUESTA
FRENESIA DEL PRODURRE PROFITTO NEL MINOR TEMPO POSSIBILE, COSI'
DIVENTA EVIDENTE CHE E' PURA E NUDA SCHIAVITU' QUELLA DEGLI OPERAI
NELL'INDUSTRIA.
POCHI
CONOSCONO LA REALTA' FIAT NEL DETTAGLIO PERCHE' SI SVELEREBBE QUANTO
INFIMA SIA LA "LIBERTA'" DEGLI OPERAI NELLA SOCIETA' ODIERNA, QUANTO
INFIMO E RIDICOLO IL SALARIO DEGLI OPERAI NEL PIU' GRANDE, AVANZATO E
INTERNAZIONALIZZATO, GRUPPO CAPITALISTA DI QUESTO PAESE CHE MACINA
PROFITTI PER I PADRONI A PIU' NON POSSO APRE STABILIMENTI DALLA CINA
ALL' INDIA DALLA CALIFORNIA ALLA SIBERIA.
SI SCOPRIREBBE LA DITTATURA DEL CAPITALE SUL LAVORO OPERAIO CON BEN POCHE FOGLIE DI FICO SINDACALI E POLITICHE.
DOMANI
SARA' SCIOPERO IN TUTTO IL GRUPPO FIAT, FACCIAMO SI' CHE NON SIA
GIORNATA DI DISTRATTO CORDOGLIO, FACCIAMO SI' CHE LA FERITA CHE I
PADRONI HANNO INFERTO A TUTTI GLI OPERAI NON DIVENTI PIAGNISTEO E LUTTO
MA CHE SOLIDIFICHI LA NOSTRA FORZA DI CLASSE PER IL DEFINITIVO
SUPERAMENTO DI UN SISTEMA CHE CI USA COME "CARNE DI CANNONE" PER
"GUERRE DI COMPETIZIONE" DOVE SONO SOLO LORO E CHI LI SERVE STACCATO
DALLA PRODUZIONEA GUADAGNARE.
BISOGNA
DIRE CHIARO CHE GLI OPERAI NON HANNO NULLA DA GUADAGNARE A SOSTENERE
TUTTO UN CARROZZONE DOVE AD ARRICCHIRSI E AD ACCUMULARE RENDITE E
PRIVILEGI GRANDI E PICCOLI SONO SOLO CHI NON STA' IN PRODUZIONE A
LAVORARE.
NOI
OPERAI NON ABBIAMO NESSUNA MISSIONE DA COMPIERE PER ALTRE CLASSI
SOCIALI PARASSITARIE, BISOGNA INIZIARE A NEGARE LA PROPRIA CONDIZIONE
DI SCHIAVI SALARIATI, SMETTERLA DI FARSI "CONSUMARE PRODUTTIVAMENTE" SE
CI RIMETTIAMO NOI CON LA NOSTRA PELLE.
UN
MOVIMENTO DI MASSA DAL BASSO NELLE FABBRICHE E' IMPOSTO ALL'ORDINE DEL
GIORNO DA QUESTO ENNESIMO "OMICIDIO PER IL PROFITTO DEI PADRONI DELLA
FIAT", NON SI TRATTA PIU' DI CONTRATTARE ALCUNCHE', CI HANNO
SCHIACCIATO TROPPO IN BASSO E' ARRIVATO IL MOMENTO DI RISALIRE, COME ,
CON QUALE CRITERIO, IN QUALE FORMA SOLO IL DIBATTITO SERRATO FRA GLI
OPERAI CHE HANNO A CUORE E IN TESTA L'EMANCIPAZIONE DALLO SFRUTTAMENTO
PUO' SVISCERARLO AL MEGLIO.
UN
APPUNTAMENTO SULLA STRADA DELLA RESISTENZA, CONTRASTO, E AVANZATA DEGLI
INTERESSI DEGLI OPERAI PUO' AVVENIRE SOLO A PATTO CHE GLI OPERAI
COSCIENTI NON SI DEVONO E POSSONO ASPETTARE NULLA DA TUTTI QUELLI CHE
FINO AD OGGI HANNO CERCATO DI "RAPPRESENTARCI" SENZA AVERNE CONDIZIONE
E RAGIONI (BEN RADICATE). UN APPUNTAMENTO E' FISSATO QUESTO SABATO A
SESTO SAN GIOVANNI.
OPERAI CONTRO
SEZ. MODENA
26 MARZO 2007
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