[Redditolavoro] sciopero alla Terim----lettera operai Ferrari
frank ficiar
frficiar at hotmail.com
Sat Mar 1 13:53:16 CET 2008
SCIOPERO ALLA TERIM
Dopo i gravi episodi di comportamenti antisindacali verificatisi alla Maserati di Modena che hanno visto protagonisti la settimana scorsa preposti aziendali che hanno aggredito dei subalterni e che detti atteggiamenti sono sfociati in ore di sciopero, anche alla Terim
nella giornata di ieri si sono verificati alcuni fatti che gli operai e la RSU di stabilimento giudicano estremamente gravi.
Alcuni operai hanno interpellato l’RSU per verificare tempi e carichi di lavoro inerenti di un nuovo prodotto da poco messo in produzione. Dall’ispezione dei delegati è risultato che la produzione in atto era stata messa ad una cadenza decisa unilateralmente dal supervisore di stabilimento, come unilateralmente il numero di addetti al montaggio, e tutto ciò evidenziava dalle difficoltà palesi che gli operai incontravano nell’esecuzione del lavoro. Tutto questo, come da prassi consolidata e come scritto e ribadito in vari accordi aziendali, senza uno straccio di ciclo e tabella di lavoro consultabile e soprattutto senza il coinvolgimento dell’RSU di stabilimento. Cercando di far comprendere a questa figura aziendale quale sarebbe dovuta essere la prassi corretta , e davanti alle sue sfacciate orecchie da mercante, i delegati si sono visti costretti a chiedere l’intervento del direttore di stabilimento, il quale dopo essere arrivato e dopo avere parzialmente ascoltato le rimostranze dei delegati ha iniziato ad inveire nei confronti di un membro dell’RSU invitandolo ad interessarsi delle proprie competenze e a tornare sul proprio posto di lavoro, minacciandolo con le testuali parole <la prossima volta ti lascio a casa>.L’episodio è avvenuto quando ormai la giornata lavorativa volgeva al termine, ogni iniziativa di protesta sarebbe stata ormai superflua, intanto però è stato chiesto un incontro urgente con la direzione per chiarire le questioni concernenti l’applicazione di tempi e metodi , sia per il comportamento antisindacale. L’incontro con la direzione è avvenuto, ma non ha sortito neanche un minimo degli effetti desiderati. La direzione, nella fattispecie il nuovo direttore industriale ing. Compagnoni nel cui ufficio pendono dai muri decine di targhe di riconoscimento come “esperto di “kaizen”, con sottile arroganza ha ribadito la facoltà aziendale di modificare tempi e metodi, il tutto condito dai soliti discorsi buonisti di concorrenza e produttività per il bene comune.Per noi operai, produttività in questo sistema economico vuol dire non usufruire dell’allungamento delle aspettative di vita, tra morti sul lavoro, patologie acquisite in fabbrica siamo la classe sociale che campa di meno, l’unico allungamento che ci è “concesso” è quello dell’età lavorativa ! Gli operai e l’RSU, preso atto che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, contro l’arroganza padronale e per il rispetto dei diritti e della dignità di chi come noi è costretto in questo sistema sociale mantenere oltre ai padroni, anche questa casta di tecnici parassiti, hanno pertanto proclamato tre ore di sciopero , che hanno visto una partecipazione pressoché totale degli addetti alla produzione e magazzini.
http://formicheoperaie.blogspot.com/
venerdì 22 febbraio 2008
da SU LA TESTA N°5...
Mentre le aziende si organizzano a intimidire i lavoratori ed i delegati con lettere di contestazione che tentano di limitare la libertà nei luoghi di lavoro, FIM, FIOM e UILM territoriali si dividono sulla risposta adeguata da rendere alle aziende.
> Non solo non si riesce a trovare un momento di strategia unitaria quando arrivano notizie allarmanti sulle pressioni ai lavoratori della FIAT di Modena, o alla Maserati oppure alla TERIM, addiritura non si riesce a tenere assieme il fronte nemmeno quando in Ferrari vengono attaccatii delegati con lettere di contestazione.
> Ogni organizzazione risponde alla Ferrari per fatti propri con una lettera, dimenticando di coinvolgere i diretti interessati, cioè tutti i lavoratori dell'azienda. L'obiettivo di FIM-FIOM-UILM territoriali di tenere in piedi le relazioni sindacali con l'azienda di Montezemolo non deve prescindere da una presa di posizione forte, per le gravi discriminazioni che tutti i giorni avvengono in fabbrica, per gli orari di lavoro allarmanti, per le scelte unilaterali dell'azienda che ridimensionano il compito delle RSU.
Bisogna reagire per non finire schiacciati.
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