[Redditolavoro] «all'inerzia della Procura di Gorizia nell'affrontare le inchieste sulle "morti bianche"

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Thu Jun 26 17:59:10 CEST 2008


GIOVEDÌ, 26 GIUGNO 2008

 Udine

Clamorosa decisione del procuratore Deidda «per l'inerzia» dei magistrati 
isontini. Gli esposti al minerale killer sono centinaia nella Bassa e nel 
Monfalconese

Morti per amianto, tolta l'inchiesta a Gorizia

La Procura generale avoca le indagini, chiede gli atti e crea un pool. I 
familiari: è una svolta



CERVIGNANO. L'aveva già annunciato qualche mese fa ed ora la notizia è stata 
ufficializzata: il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte 
d'Appello di Trieste, Beniamino Deidda, ha avocato a sè le indagini relative 
alle morti di operai esposti all'amianto alla Fincantieri di Monfalcone. Una 
notizia importantissima per la Bassa e Monfalcone, dove sono ormai centinaia 
i decessi causati dalla fibra killer.
La decisione è stata presa di fronte «all'inerzia della Procura di Gorizia 
nell'affrontare le inchieste sulle "morti bianche" per mesotelioma pleurico 
ai cantieri navali», con decine di fascicoli mai giunti a dibattimento o 
richieste di archiviazione respinte dal Gip. Secondo i dati diffusi 
dall'Aea, associazione esposti all'amianto, la Procura di Gorizia ha 
dichiarato di aver aperto circa 600 fascicoli d'indagine; solo per circa una 
decina di decessi è stata avanzata la richiesta di rinvio a giudizio per il 
reato di omicidio colposo. In tutti i casi il Gip ha disposto la 
restituzione degli atti alla Procura per un supplemento di indagine o per la 
riunione dei fascicoli per il reato di omicidio colposo plurimo. Una 
situazione di assurdo stallo, che era stata recentemente segnalata anche da 
una commissione di controllo del Ministero, ma che infinite volte era stata 
denunciata proprio dall'Aea, che aveva segnalato l'assenza di "passi" verso 
una risoluzione dei processi, ma sopratutto l'assenza di rispetto di chi è 
morto d'amianto e delle famiglie provate da una tragedia senza fine. Oltre 
alla decisione di avocare a sè i fascicoli, il Procuratore generale, come 
già annunciato nell'apertura dell'anno giudiziario del 2007, ha previsto di 
realizzare un "pool" d'indagine specializzato nella trattazione delle 
inchieste sulle morti correlate all'esposizione all'amianto. Si tratterà di 
una squadra di consulenti e di Polizia giudiziaria, che completeranno le 
indagini preliminari, in collaborazione con le medicine del lavoro delle 
Aziende sanitarie competenti. È stata inoltre decisa l'applicazione presso 
la Procura generale, per questo tipo di indagini, del sostituto procuratore 
della repubblica di Pordenone, Federico Facchin, che avrà il compito di 
istruire i fascicoli che saranno esaminati anche dal nuovo Procuratore della 
repubblica di Gorizia, Caterina Aiello. «Esprimiamo tutta la nostra 
soddisfazione per la notizia - afferma la responsabile delle questioni 
legali dell'associazione Aea di Monfalcone, Chiara Paternoster - Da tempo 
avevamo denunciato i ritardi e le lungaggini nei processi segnalando 
ufficialmente il problema anche al dottor Deidda. Ora questa svolta con la 
costituzione di un pool ad hoc per affrontare la questione amianto viene 
incontro in pieno alle nostre istanze di un lavoro celere e ad alta 
specificità della magistratura sul problema amianto». Particolarmente 
colpite dalla notizia le vedove dell'Amianto, che cercando un riconoscimento 
di dignità e giustizia per i mariti, morti a causa dell'esposizione alla 
fibra killer, non hanno esitato a presentare denuncia per omicidio colposo 
nei confronti di Fincantieri.

fonte messaggero veneto





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