[Redditolavoro] Denunciati attivisti della Rete per la sicurezza sul lavoro di Ravenna per l'occupazione di un'agenzia interinale

Cobas Ravenna Cobasravenna at libero.it
Tue Jul 22 10:58:06 CEST 2008


7 attivisti della Rete per la salute e sicurezza sul lavoro di Ravenna sono
stati denunciati per l'occupazione dell'Agenzia di caporalato Intempo
avvenuta il 13 marzo di quest'anno.

L'occupazione è avvenuta nell'anniversario della strage di 13 operai della
Mecnavi del 1987, ancora vivo nella memoria di chi lotta per migliori
condizioni di lavoro e simbolo dello sfruttamento padronale che produce
vittime e infortuni ancora oggi in questa provincia, dal Porto ai cantieri
all'Enichem alla Marcegaglia . 

Non è un caso che sull'onda emotiva dell'attuale strage quotidiana di 4
lavoratori al giorno, i confederali abbiano scelto proprio la città di
Ravenna per la manifestazione nazionale del 1° Maggio 2008.

Una vignetta satirica dice: "scoperta una banda di trafficanti di esseri
umani, si chiama agenzia interinale". Nessuno può smentire questa verità:
tutti i governi succedutesi, sia di centrosinistra che di centrodestra,
hanno mantenuto in piedi il caporalato per legge attraverso il lavoro "in
affitto", umiliando i lavoratori con il ricatto della precarietà,
cancellando diritti, compreso quello a un'adeguata formazione, fornendo ai
padroni operai come carne da macello da sfruttere sugli impianti. E con i
confederali, in questo caso la CGIL in testa, seduti nei cda delle Compagnie
e delle agenzie di lavoro in affitto a garantire la produttività al primo
posto.

Con l'occupazione di questa agenzia volevamo -e vogliamo- la chiusura di
quest'attività di caporalato all'interno del Porto di Ravenna e in altri
porti su scala nazionale che ha mandato a morire 2 giovani a Ravenna e
Marghera. 

Luca Vertullo è morto al suo primo giorno di lavoro dopo solo un'ora  di
lavoro e per questo crimine ci sono 16 rinviati a giudizio, tra cui il boss
della Compagnia Portuale, Rubboli. La denuncia parte proprio da lui che già
dovrebbe pagare con la galera (ma si sa che le leggi sono piume per i
padroni e mannaie invece per gli operai e le loro famiglie, per questo è
necessario cancellarle o modificarle a favore dei lavoratori), che, non solo
già si era lanciato contro il nostro presidio-occupazione, aggredendo
fisicamente qualche partecipante, ma adesso chiede pure i danni agitando gli
articoli del C.P.: artt. 110-610-633-635 c.p. (concorso delle persone nel
reato-violenza privata-invasione di terreni o edifici-danneggiamento) per 2
attivisti e artt. 110-633 c.p. (concorso delle persone nel reato-invasione
di terreni o edifici) per altri 5.

Il caporalato è illegale, non chi lotta per abolirlo!

La Rete per la salute e sicurezza sul lavoro si mobiliterà anche su scala
nazionale perchè l'azione repressiva dei padroni non deve passare, non
possono, lorsignori, rimanere impuniti per i loro crimini contro i
lavoratori e invocare le leggi del loro Stato contro chi lotta per un lavoro
in sicurezza. Anche da questa lotta passa l'affermazione della superiore
"civiltà", quella del lavoro e dei lavoratori sulla barbarie "incivile"
dello sfruttamento padronale!

Invitiamo i lavoratori ad unirsi sempre di più nell'attività della Rete per
la salute e sicurezza sul lavoro.

Riportiamo di seguito la piattaforma rivendicativa di quell'iniziativa.

Vogliamo:

-che l’amministrazione comunale dedichi ogni 13 marzo una “giornata della
memoria” per tutti i lavoratori caduti nei luoghi di lavoro 

-la chiusura di tutte le sedi dell’agenzia interinale INTEMPO 

-la cancellazione delle leggi per la precarietà: la L. Treu e la L. Biagi

- una pesante condanna per i 16 indagati al Porto di Ravenna per la morte di
Luca Vertullo (dai rappresentanti ai massimi vertici della Compagnia
Portuale ai caporali) per la violazione delle norme sulla sicurezza

-una legge di iniziativa popolare che sanzioni come "crimine" l'inosservanza
delle norme sulla sicurezza e che porti all'esproprio dell'azienda che le
viola sistematicamente 

-inasprimento, nel TU sulla sicurezza, delle sanzioni per i padroni che non
ottemperano gli obblighi sulla sicurezza (nonostante il quotidiano
bollettino di guerra, con l’ultimo dlgs del Consiglio dei Ministri i padroni
potranno evitare la galera mettendosi in “regola” e pagando un’ammenda!)

-postazione fissa dell'ispettorato del lavoro e delle AUSL

-elezione diretta degli Rls e non la loro nomina da parte dei confederali
all’interno delle RSU e il divieto del loro licenziamento durante il mandato

-corsia preferenziale per i processi per infortuni o morti sul lavoro

-fondo di sostegno ai famigliari e accettazione come parte civile delle
associazioni famigliari e dei sindacati effettivamente impegnati sulla
sicurezza nei luoghi di lavoro

-risarcimenti immediati per gli infortuni e aumento delle prestazioni
dell’INAIL (devono essere ancora liquidati i 9 operai delle ditte di
manutenzione dell’Enichem, ustionati per l’incendio dell’ottobre 2006)

- controlli senza preavviso da parte degli organi di controllo e prevenzione
nelle aziende a partire da quelle più grandi (Enichem e Marcegaglia), nei
cantieri e al Porto

 

 

Rete Nazionale per la sicurezza sul lavoro- Ravenna

tel. 339/8911853

e mail: cobasravenna@ libero.it

via G. Di Vittorio, 32 (zona Bassette)

bastamortesullavoro at domeus.it 

visita il blog: bastamortesullavoro.blogspot.com

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