[Redditolavoro] si estende la criminalizzazione

[Emiliano Laurenzi]

Un provvedimento speciale - nel caso speifico quello che obbliga i Rom ed i Sinti a farsi prendere le impronte digitali - come sempre prelude ad una estensione della logica di sorveglianza e controllo che lo anima. Dal 2010 tutti i cittadini saranno obbligati a farsi prendere le impronte digitali.
Così si disinnesca la discriminazione, dicono. Così si estende la criminalizzazione, nei fatti.
 
 
ROMA (Reuters) - Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno approvato questa notte, col sostegno dell'opposizione, un emendamento alla manovra di bilancio che fissa dal 2010 la scadenza in cui tutti i cittadini italiani dovranno registrare le proprie impronte digitali sulla carta d'identità. Lo ha confermato questa mattina l'ufficio stampa della Camera.
La misura - contenuta in una proposta presentata da tre parlamentari del Pdl che modifica un articolo che raddoppia la durata del documento di identità - dovrà poi essere confermata dal Parlamento, ma sembra destinata a disinnescare almeno in parte la controversa vicenda della campagna per censire i rom e altre etnie presenti in Italia, che ha portato in settimana l'Europarlamento ad approvata una risoluzione critica verso il governo di Roma.
Dopo l'annuncio che le autorità avrebbero prelevato le impronte digitali di tutti i cosiddetti zingari (termine che deriverebbe dalla parola greca "intoccabili"), bambini compresi, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha poi precisato che la misura si applichertebbe solo nel caso in cui non è possibile stabilire l'identità delle persone e con l'autorizzazione di un giudice, per quanto concerne i minori.
Ma le precisazioni non hanno impedito le proteste e le polemiche, e il 10 luglio il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una risoluzione che definisce "inammissibile la violazione dei diritti fondamentali dei bambini e la loro criminalizzazione".

 
 


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