[Redditolavoro] sottoscrivere l'appello

slaiCobaSindacatoClasse cobasta at libero.it
Thu Jan 31 08:23:22 CET 2008


Delegati e lavoratori
per il NO ad un accordo ingiusto!


Noi sottoscritti delegati/e e lavoratori diamo un giudizio profondamente 
negativo dell'accordo firmato da Federmeccanica e Fim-Fiom-Uilm per il 
rinnovo del contratto nazionale. Con questo appello invitiamo tutti i 
lavoratori e lavoratrici metalmeccanici a votare NO al referendum che si 
terra tra il 25 e il 27 febbraio in tutte le aziende.

I principali punti critici dell'intesa con Federmeccanica sono:

1.Sulle flessibilità si aumenta di 8 ore lo straordinario obbligatorio, 
portandolo a 40 ore per le aziende sopra i 200 dipendenti e a 48 per quelle 
sotto. E' un fatto negativo perché, oltre che aumentarlo, rischia di 
rilanciare nelle aziende l'utilizzo dello straordinario obbligatorio, che in 
molti posti di lavoro era progressivamente venuto meno. Inoltre le aziende 
potranno trasferire all'anno dopo un giorno di riposo tra quelli collettivi 
(Par). L'orario flessibile (64 ore all'anno), viene esteso anche ai picchi 
produttivi e in questo caso le aziende hanno la possibilità, previo accordo 
con le Rsu, di non effettuare più il riposo, ma di trasformare tutto in 
straordinario.
 Nella sostanza c'è un aumento dell'orario di fatto dei metalmeccanici di 
due giornate di lavoro e un peggioramento del regime delle flessibilità.

2.Sul mercato del lavoro non vengono realizzati gli obiettivi della 
piattaforma. L'unico risultato è il limite di 44 mesi, dopo il quale c'è la 
conferma, per chi fa sia lavoro a tempo determinato  sia lavoro interinale. 
Però per chi fa solo contratti a termine i limiti sono quelli dell'accordo 
del 23 luglio 2007, mentre per chi fa solo contratti interinali non c'è 
alcun limite né vincolo, se non quelli di legge.
 Il mancato conseguimento degli obiettivi di riduzione della precarietà del 
lavoro contenuti nella piattaforma è anche conseguenza dell'accordo del 23 
luglio 2007, che accetta la Legge 30.

3.Sull'inquadramento unico non c'è nulla rispetto alla piattaforma 
presentata, se non il rinvio ad una commissione. La 5^S diventa una 
categoria a tutti gli effetti e si introduce la 3^ ERP (3^ più). Quest'ultima 
soluzione è molto negativa, perché rischia di bloccare, invece che favorire, 
i passaggi dei lavoratori dal 3° al 4° livello.
 Complessivamente uno degli obiettivi fondamentali della piattaforma, la 
riforma dell'inquadramento unico, quello che più era stato valorizzato dalle 
organizzazioni sindacali, non viene realizzato.

4.La parità normativa operai-impiegati, che era stata richiesta dalla 
Federmeccanica e non dalle organizzazioni sindacali, viene realizzata con 
diverse penalizzazioni per i lavoratori. In particolare aumenta il periodo 
di prova per gli operai, sulle ferie ci vogliono 10 anni per avere un giorno 
in più e ben 18 per ottenere la settimana in più che hanno già gli impiegati 
e, infine, c'è la penalizzazione salariale per i nuovi assunti. Infatti la 
mensilizzazione del salario crea uno svantaggio per gli operai. Chi è al 
lavoro riceve 11 ore e 10 minuti di salario (circa 110 euro all'anno) per 
compensare lo svantaggio. I nuovi assunti e coloro che si licenziano e 
cambiano lavoro, non hanno questa compensazione e quindi perderanno ogni 
anno una quota di salario rispetto agli altri lavoratori.
 Considerato che la Federmeccanica aveva dichiarato che nessuno ci avrebbe 
rimesso e che molti ci avrebbero guadagnato, la penalizzazione degli operai 
sul periodo di prova e sulla mensilizzazione del salario è ingiusta, mentre 
il mancato calcolo dell'anzianità di lavoro per le ferie rende il risultato 
concretamente inesistente.

5.Sul salario il risultato è insufficiente rispetto agli obiettivi della 
piattaforma, che erano di 117 euro entro i due anni e di 101 al 3° livello 
per lo stesso periodo. L'aumento finale è di 127 euro, al prezzo del 
prolungamento di 6 mesi della durata del contratto. E' bene ricordare che 
gli industriali offrivano spontaneamente 120 euro per allungare di 6 mesi. 
Inoltre, gli scaglionamenti sono ingiusti. Per tutto il 2008 l'aumento è di 
60 euro al 5° livello e di 51 euro lordi al 3°. Nell'arco dei due anni, 
luglio 2007-luglio 2009,


di durata formale del contratto, l'aumento al 5° livello è di soli 97 euro, 
quello del 3° poco più di 80. I 30 euro successivi scattano da settembre 
2009, quindi già nei sei mesi del prolungamento contrattuale.
 Inoltre nel testo dell'accordo si definisce una clausola di assorbimento di 
alcuni aumenti dati individualmente dalle aziende. E' un punto negativo, 
perché così diverse aziende non pagheranno alcun aumento reale ai 
lavoratori, ma assorbiranno nei minimi contrattuali una parte della paga 
individuale già corrisposta.
 Di fronte al disastro delle buste paga e alle concessioni sulle 
flessibilità, il risultato salariale è largamente insufficiente, anche 
rispetto alla piattaforma presentata. E' bene inoltre ricordare che questa 
volta il prolungamento di 6 mesi del contratto non si giustificava, come due 
anni fa, con la durata della vertenza, si poteva quindi puntare a un aumento 
più consistente nell'arco dei due anni, senza accettare le posizioni della 
Federmeccanica che sono determinate anche da una Confindustria che vuole 
portare il contratto nazionale a 3 anni.

Complessivamente questi punti negativi rendono il risultato della vertenza 
per noi non accettabile. Riteniamo che un risultato migliore sarebbe stato 
possibile se il sindacato avesse fino in fondo scelto di far pesare nella 
vertenza il dramma delle condizioni di lavoro, degli infortuni, delle buste 
paga. C'era un'opinione pubblica favorevole ai metalmeccanici e contraria 
alle aziende. C'erano lotte in corso che potevano diventare più forti e 
decise, come hanno dimostrato altre categorie.
Sarebbe poi stato poi giusto chiedere ai lavoratori di pronunciarsi sulla 
flessibilità e sui cambiamenti della piattaforma, prima di giungere a un'ipotesi 
conclusiva che cambiava e cancellava molte richieste. Questo non è stato e 
ora tocca ai lavoratori esprimere un giudizio.
Non è accettabile che l'accordo venga presentato con il solito ritornello: 
"o mangi questa minestra o salti dalla finestra". I lavoratori devono poter 
dire se questo accordo va bene o no. Noi diciamo di no e pensiamo che se lo 
diranno anche tante lavoratrici e lavoratori metalmeccanici sarà chiaro che 
bisogna ascoltare molto di più chi lavora e, soprattutto, che non si può 
continuare a scambiare un  salario insufficiente con il continuo 
peggioramento delle condizioni di lavoro.
Il 25-27 febbraio
Vota NO al referendum
sul contratto nazionale metalmeccanici
Primi firmatari:   (Per info e contatti  iovotono at libero.it )
Santorelli Antonio (Rsu Avio Pomigliano);Ferri Renzo, Daniele Manzini,Paolo 
Ventrella, Elvis Fischetti, Amedeo Cusano, Todde Nicola, Matteo Parlati, 
Giovanni Parente, Sauro Palazzi, Santo Gioffreda (Rsu Ferrari Maranello), 
Riccardo Nonnis,Giuseppe Corveddu, Michele Adorni (C.D. Fiom Modena 
Ferrari); Fazzari Corrado, Praiolati Corrado, Vallarelli Giuseppe, Mistrella 
Antonio (RSU presse Fiat Mirafiori);Santoro Francesco (Rsu Terim), Piero 
Ficiarà (Direttivo Fiom Modena Terim); Eugenio Scognamiglio (Rsu Maserati), 
Giuseppe Violante (C.D. Fiom Modena Maserati);GIUSEPPE CORRADO (C.D. Toscana 
Fiom),ANGELA RECCE,ANGELO, CACELLI,SUSANNA GIROLAMI,MASSIMILIANO 
MALVENTI,ROBERTO FORTI,MASSIMO CAPPELLINI,ANTONELLA BELLAGAMBA,ROSSELLA 
PORTICATI (Rsu Piaggio Pontedera);Caboni Daniele (Rsu Siemens Pisa); Stefano 
Castigliego (Rsu Fincantieri Marghera); RSU Fiom della Bosch di Bari; Paolo 
Brini, Leonardo Roverati, Michele Roncaglia (Rsu Smalti Modena); Santo 
Carderopoli (Rsu Autogru PM); Serena Antonio (Rsu Sirti Modena); Giovanni 
Colletta (Rsu Gsm); Giovanni Iozzoli (Rsu Pfb); Tedeschi Andrea (Rsu Siram); 
Orlando Maviglia,Galassi Fabio,Sarego Roberta,Vincenzi Roberta(Rsu Motori 
Minarelli);Bacchelli Davide (Rsu IMA);Giampietro Montanari,Alessandro Matteo 
(Rsu Cesab);Antonio Felice, Giamplacido Ottaviano,Giuseppe Vena,Pietro 
Montefiore (rsu Bonfiglioli Bologna);Fabio Carboni (Rsu Md 
Microelectronics);Ciro Bruno, Andrea Costa (rsu OAM Bologna);Vincenzo 
Guerrieri (rsu Titan Bologna);Beppe Faillace,Serri Davide (Rsu 
Motovario);Natali William (Rsu Saimu Bosch Rexroth);Francesco Doro (C.D. 
Fiom Veneto);Remo Di Legge (C.D. Fiom Modena Tecmea);Soprani Andrea (C.D. 
Fiom Ancona/Marche C.R.N.);Costa Irina (rsu parpas);Fontana Stefano cd fiom 
Pd;Moschin Tiziano cd fiom pd;Giura Massimo rsu Fin-al;Zaramella Renato 
(rsu-rls Arneg);Coccoli Gianfranco cd fiom;Alessandria Adriano (Rsu Lear) 
Torino;Fabrizio (Rsu Bitron) Cuneo;Eva Mamini (Rsu Gruppo Pro) Bologna;Marco 
Cleri (Rsu Ocme) Parma;Cinzia Dondi (Rsu Wittur) Parma;Ugo Bertinelli (Rsu 
Sma) Parma;Gianni Pistonesi Comitato centrale Fiom; Rsu Fonderia Colombo 
Legnano;Ada Miceli (Rsu Frimont) (Lainate),Fraulini Juli (Rsu Trenton);Mauro 
Covili (Rsu Panini);Centineo Gaspare (Rsu Sacmi);Abiuso Giovanni (Rsu 
Manfrdini e Schianti); Vincenzo Di Blasi CD Fiom Ticino Olona;Tiziano 
Cogliati (RSU Remo Speroni) Legnano;Bezzeccheri Stefano (RSU  Nuova Maip 
Pieralisi jesi) (an); Massimo Lami (Rsu Lucchini)piombino;Luca Manganella 
(RSU Capgemini Roma);Rossano Renzi (RSU Elica di Mergo)(AN);Simo Stefano 
(RSU ANTONIO CARRARO)(PD);Nerone Giovanni (RSU Sevel) Val di Sangro 
Atessa;Antonio Mazzola FIOM-CGIL Macerata;Massimo Paparella Fiom 
Puglia;Fabio Clerici (RSU Marzoli SPA)-Palazzolo S/O-Brescia;Riccardo 
ZOLIA,Marco Gregorio (RSU Fincantieri Trieste "Palazzo della 
 Marineria");Emma Caserta (EDS Italia Software) - Pozzuoli (Na);Bianca Maria 
Ianni CD Fiom Parma Sidel Spa Parma;Renato Pomari (RSU IBM) 
VIMERCATE(MI);Ferdinando Buratti (Rsu Ferdy) 




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