[Redditolavoro] Re: giornata nazionale di lotta contro i
licenziamenti politico sindacali,
per far cadere le montature giudiziarie,
contro ogni repressione delle lotte operaie e sociali e delle
organizzazioni dei lavoratori
cobas dalmine
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Mon Jan 28 12:11:33 CET 2008
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From: cobas dalmine
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Sent: Monday, January 28, 2008 12:09 PM
Subject: giornata nazionale di lotta contro i licenziamenti politico sindacali, per far cadere le montature giudiziarie, contro ogni repressione delle lotte operaie e sociali e delle organizzazioni dei lavoratori
Invitiamo la stampa ad essere presente ai
PRESIDI/VOLANTINAGGI DI INFORMAZIONE E DENUNCIA, CHE SI TERRANNO IL 29 GENNAIO DAVANTI ALL'INGRESSO DELL'ISTITUTO TUMORI DI MILANO DALLE ORE 7 E ALLA TENARIS-DALMINE DI BERGAMO DALLE ORE 13 PORTINERIA FTM .
Un nuovo fronte di attacco repressivo è in atto in questo paese.
E il suo cuore sono le fabbriche e i luoghi di lavoro.
Nelle intenzioni dei padroni, Fiat in testa, si vogliono mettere fuori i cancelli delle fabbriche gli "operai scomodi", ed ecco così che vengono messi in atto i licenziamenti politici, dalla Fiat Sata di Melfi all'Alfa di Pomigliano, passando per Termoli.
Così come si sospendono gli operai che chiedono il rispetto delle regole per la sicurezza e che chiedono di lavorare per vivere e di non morire di lavoro, dalle Officine Pilenga nella bergamasca e come prima è successo nelle ferrovie anziché alla MV AGUSTA. Mentre nessun dirigente, nessun padrone marcisce in galera e paga per la morte di 4 operai al giorno, sacrificati sull'altare del profitto capitalista. Ma se la rabbia, la lotta dei lavoratori danno "fastidio" ai padroni, ancor di più fa paura a lor signori la lotta di classe organizzata.
Si apre così la stagione delle montature giudiziare, "guarda caso" sempre alla Fiat di Melfi, contro un'intera rete del sindacalismo di classe, come è avvenuto il 16 ottobre per lo Slai COBAS per il sindacato di classe. Dovrebbe essere scontata di fronte a questi attacchi la solidarietà, soprattutto da parte di chi si batte contro la svendita e l'abbandono ai cui i sindacati confederali hanno "abituato" gli operai.
Si deve affermare la parola d'ordine SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI; si deve conquistare IL RIENTRO DEGLI OPERAI LICENZIATI con presidi davanti alle fabbriche; le montature devono cadere, in maniera unitaria, AL DI LA' DELLE DIVERGENZE POLITICHE E SINDACALI per difendere il diritto a lottare e rivendicare una società nelle mani dei lavoratori.
Come giustamente rilevato nell'assemblea del 15 gennaio promossa dalla CUB dopo la sentenza per il May Day del 2004, se oggi si è accentuato l'attacco repressivo nei confronti dei lavoratori e del sindacalismo di base e di classe, assistiamo, da Milano a Genova, passando per Torino, Firenze giù giù sino a Cosenza, a "sentenze e condanne esemplari" con aberranti accuse, quali DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO, contro chi lotta contro il fascismo, contro la guerra, contro il razzismo, per il diritto alla casa.
Per queste ragioni pensiamo giusto e necessario costruire in maniera unitaria un'iniziativa, tra il 30/31 gennaio, nell'ambito della giornata nazionale di lotta contro i licenziamenti politico sindacali, per far cadere le montature giudiziarie, contro ogni repressione delle lotte operaie e sociali e delle organizzazioni dei lavoratori. Col cuore e la testa rivolto a Cosenza per quelli che il 2 febbraio non potranno esserci fisicamente.
INVITIAMO INOLTRE ANCHE LA STAMPA A PARTECIPARE AI PRESIDI/VOLANTINAGGI DI INFORMAZIONE E DENUNCIA, CHE SI TERRANNO IL 29 GENNAIO DAVANTI ALL'INGRESSO DELL'ISTITUTO TUMORI DI MILANO DALLE ORE 7 E ALLA TENARIS-DALMINE DI BERGAMO DALLE ORE 13 PORTINERIA FTM .
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE Milano/Bergamo
cobasint at tiscali.it; cobasdalmine at infinito.it
cell. 338-7211377; 335-5244902
sede regionale : c/o centro documentazione proletaria - via Bolzano,18 Milano
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