[Redditolavoro] Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 22-01/01/08

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Fri Jan 4 10:30:44 CET 2008


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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta
22-01/01/08 *
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SOMMARIO: Profitti e salari, Powertrain,
Ecoforservice, Morti sul lavoro, Alitalia, Thyssen,
Precari comunali, Bertone, Powertrain, Caffarel, Ex
Locatelli, Salari

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22 dicembre 2007

AUMENTANO I PROFITTI. DIMINUISCONO I SALARI
http://www.ilmanifesto.it/ 

L'inflazione cresce decisamente più dei salari, il che
vuol dire che i lavoratori dipendenti si
impoveriscono. Ma siccome il Pil nominale cresce oltre
l'inflazione, di soldi ne circolano di più.
Evidentemente non vanno ai salari bensì ai profitti. I
dati pubblicati ieri dall'Istat confermano una
tendenza che va avanti da diversi anni e le
diseguaglianze sono accresciute dalla crisi del
sistema contrattuale. La ricchezza si sposta dal
lavoro alla rendita e al capitale. In dieci anni
questo spostamento ha superato i 10 punti, una valanga
di danaro. Gli accordi del luglio '93 hanno garantito
una forte moderazione salariale, mentre le altre voci
che avrebbero dovuto fornire garanzie sul valore
d'acquisto dei salari sono rimaste lettera morta. A
questo si aggiunge la riduzione del welfare, cioè di
tutti quei i servizi sociali senza i quali il valore
del salario inevitabilmente si riduce. Inoltre si deve
aggiungere il mancato rinnovo di così tanti contratti,
come causa di riduzione salariale. Se anche legassimo
il salario all'inflazione comunque intesa, al massimo
riusciremmo a fotografare l'esistente, cioè un insieme
di diseguaglianze senza possibilità di riequilibrio.
L'idea di ridurre i contratti nazionali al puro
recupero dell'inflazione, rinviando gli aumenti alla
pura redditività d'impresa non frenerebbe lo
spostamento della ricchezza verso la rendita e il
capitale, e non riavvierebbe un equilibrio dentro il
mondo del lavoro dipendente. Le ore di sciopero sono
crollate, meno 56% negli ultimi nove mesi. Ogni
lavoratore ha scioperato in media 5 o 6 minuti nel
2007. I precari, i lavoratori a termine, sono
costretti a lavorare in condizioni peggiori e hanno un
bassissimo peso sindacale, per ragioni evidenti che
non dipendono certo dalla loro soggettività. Questo
conta, anche nella riduzione di ore di sciopero. Ma è
probabile che un ruolo l'abbia avuto anche la forte
aspettativa legata al nuovo governo. 

FIAT POWERTRAIN http://www.ilmanifesto.it/ 

La maggioranza dei lavoratori Powertrain, ex
Meccaniche Mirafiori, ha bocciato il passaggio da 15 a
17 turni settimanali. La Fiat ha annunciato ieri la
rivalsa: la metà dei 140 giovani interinali lascerà
l'azienda il 31 dicembre. La comunicazione ai
sindacati è arrivata dall'Unione industriali di
Torino: "Riscontrata l'assenza di risposta da parte di
tutte le organizzazioni, la Fiat non darà corso
all'applicazione dell'accordo alle Meccaniche di
Mirafiori e comunica che opererà per garantire la
funzionalità della fabbrica per rispettare gli attuali
programmi produttivi, riservandosi peraltro di
valutare le prospettive inerenti il futuro dello
stabilimento".
Il fronte dei sindacati, d'altra parte, è tutt'altro
che compatto. Fim e Fismic hanno avviato una
consultazione tra gli interinali, chiedendo
all'azienda di tornare sui suoi passi e aspettare il
voto di tutti i lavoratori. La Fiom parla di
licenziamenti da respingere, perchè la Fiat sapeva che
la firma dell'intesa era subordinata al parere dei
lavoratori.
Mentre la Uilm insiste: "L'accordo sui turni andava
firmato". Peccato che a bocciarlo siano stati proprio
i diretti interessati.

ECOFORSERVICE: LICENZIATO DELEGATO COBAS
http://www.ilmanifesto.it/

L'Ecoforservice è un'azienda a capitale
pubblico-privato; si occupa della discarica di Gello
di Pontedera. Alessandro Dainelli, padre di due
bambini e assunto in categoria protetta, è stato
licenziato perchè ha superato il periodo di comporto
(negli ultimi 3 anni "ha fatto troppa mutua"). Ha
infatti subito due operazioni a cuore aperto e
l'inserimento di una protesi all'anca, costretto a
svolgere mansioni poco adatte al suo status di
invalido.


23 dicembre 2007

MORTE SUL LAVORO http://www.ilmanifesto.it/

Un elettricista a Casarano (Lecce), un operaio a
Marcianise (Caserta). Sono i due morti sul lavoro di
un sabato prenatalizio. Luca Muscella, elettricista di
33 anni, dipendente del calzaturificio Filanto, è
precipitato dal tetto di un capannone. Luigi Zinno,
operaio di 53 anni, è morto schiacciato da una trave
d'acciaio pesante 15 quintali, alla "Giuliano
costruzioni metalliche".
Andrebbero citati per nome i 500 valorosi che ieri
pomeriggio a Milano hanno messo da parte gli acquisti
per fare una catena umana da piazza Duomo a Palazzo
Marino contro gli omicidi bianchi. Organizzata, con
notevole coraggio vista la data, da La
Sinistra-L'Arcobaleno. "Mai più il silenzio complice,
mai più morti sul lavoro. La sicurezza è innanzitutto
diritto alla vita. Non possiamo restare indifferenti".


27 dicembre 2007

ALITALIA http://www3.varesenews.it/

A Malpensa in tanti attendono le decisioni del Governo
sul futuro di Alitalia. L’ipotesi che la compagnia di
bandiera sia assorbita nell’alleanza AirFrance-Klm,
già approvata dal consiglio di amministrazione, sembra
la più probabile, se non addirittura certa. L’arrivo
di AirFrance vorrebbe dire la fine dell’avventura hub
di Malpensa: già il piano-Prato prevede il taglio di
134 voli cosiddetti di federaggio, vale a dire quelli
che da aeroporti che non hanno collegamenti
intercontinentali si raccolgono nello scalo che quei
voli li ha. In pratica con il piano Prato (accettato
dai francesi), i voli intercontinentali da Malpensa
non ci saranno praticamente più (ne dovrebbero restare
tre, New York, San Paolo e Tokio, da gennaio sarà
infatti chiuso anche il redditizio Shangai) e di
conseguenza non ci saranno più nemmeno quelli di
federaggio, con tutte le conseguenze del caso: il
catering non servirebbe più a Malpensa, o almeno non
ai livelli odierni, tant’è che già alcune aziende, Lsg
in testa, hanno bussato ai sindacati per annunciare
tagli in serie. Stesso discorso si può fare per Sea,
la società che gestisce gli aeroporti milanesi: i
numeri in questi mesi sono volati, c’è chi dice che
saranno lasciate a casa 3 mila persone, chi spara di
più, chi di meno. E poi ci sono i dipendenti di Az
Servizi, che stando alle prime dichiarazioni del
numero uno di AirFrance Jaen-Cyril Spinetta non
servirebbero alla compagnia francese, dato che la
controllata Klm è una delle più grandi e migliori
fornitrici di questo tipo di servizi. Infine, ultimo
ma non ultimo, l’indotto: attorno all’hub di Malpensa
ruotano migliaia di attività, dal commercio ad un
elevato numero di ditte di terziario e logistica, che
senza i grandi numeri che lo scalo fa adesso sarebbero
ridimensionate se non letteralmente spazzate via. I
sindacati vigilano, sono pronti a tirare fuori le
unghie per difendere l’occupazione, ma sono ben
consapevoli che un sacrificio dovrà essere fatto,
qualsiasi sarà la scelta del Governo per il futuro di
Alitalia. 

THYSSEN: CHIUSURA VICINA
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/

Stipendio garantito per i 150 lavoratori dello
stabilimento torinese, che sembra però destinato a
chiudere in tempi brevi. Oggi, a seguito dell'incontro
tra azienda e sindacati sul futuro dell'acciaieria
bloccata dalla notte tra il 5 e il 6 dicembre scorso,
ai dipendenti della Thyssenkrupp è stata assicurata la
busta paga di dicembre, che arriverà domani, e quella
di gennaio. Ma sui tempi per la cassa integrazione, la
partita è ancora aperta. Sulla base dell'intesa
raggiunta nel luglio scorso il provvedimento
straordinario doveva partire dal settembre 2008.
L'azienda ha proposto di anticipare la cassa
integrazione straordinaria al 10 dicembre di
quest'anno- ha detto Fabio Carletti della Fiom di
Torino - ma il sindacato ha spiegato che quel tema è
da discutere a un tavolo nazionale e solo dopo l'esito
delle ispezioni della Asl. Se si riscontrasse una
qualche responsabilità dell'impresa nel rogo che ha
provocato 6 morti, il Governo potrebbe decidere di non
farsi carico interamente gli stipendi dei dipendenti.
Che vanno comunque assottigliandosi: la busta paga di
gennaio non comprenderà indennità e straordinari
notturni, per un totale di circa 1000 -1200 euro. Per
il resto si aspetta un accordo a livello nazionale.A
gennaio dovrebbe partire anche la discussione sulla
ricollocazione dei lavoratori, argomento che oggi non
è stato toccato, ma l'ipotesi più plausibile è che la
Thyssen chiuda definitivamente i battenti. 


28 dicembre 2007

S. NICOLA LA STRADA: PROROGA PER I PRECARI
http://www.denaro.it/

Arriva la proroga per diciannove lavoratori
socialmente utili che prestano servizio presso
l'amministrazione comunale di San Nicola La Strada
(Caserrta). Uno degli ultimi atti dell'Esecutivo
cittadino, è stato quello dell'approvazione della
delibera relativa al prosieguo delle attività
socialmente utili in scadenza al 31 dicembre 2007.
Dunque, anche per il 2008, i diciannove Lsu resteranno
in forza all'organico del Comune.


29 dicembre 2007

CARROZZERIA BERTONE http://www.ilmanifesto.it/

La vicenda della storica carrozzeria Bertone sembra
avviarsi verso una conclusione che consentirà di
evitare il fallimento. E' quanto è emerso ieri,
durante l'incontro al ministero delle attività
produttive, tra la famiglia Bertone, l'imprenditore
Rossignolo, sindacati e istituzioni. E' stata infatti
formalizzata la volontà da parte dell'imprenditore
torinese, Rossignolo, di acquisire la proprietà
dell'azienda. Il 4 gennaio ci sarà l'incontro per la
richiesta di proroga di due mesi della cassa
integrazione in deroga per i 1300 lavoratori della
Bertone (in cig ormai da 4 anni). Rossignolo, già
presidente Telecom e manager Fiat, ha spiegato il suo
piano industriale: la "fabbrica dei Suv di lusso", con
una produzione a regime di 8000 macchine l'anno (nel
2010), al prezzo di oltre 100 mila euro ciascuna,
concentrata su due siti industriali. La Bertone di
Torino, con circa 900 operai, e, per la produzione e
l'assemblaggio meccanici, l'ex Delphi di Livorno,
azienda che produceva componentistica per la Fiat,
chiusa due anni fa. 

FIAT POWERTRAIN http://www.ilmanifesto.it/ 

Un incontro urgente alla Fiat per discutere l'intesa
sui 17 turni alla Powertrain, dopo che i lavoratori
delle Ex Meccaniche di Mirafiori hanno bocciato
l'ipotesi di accordo. E' quanto è emerso ieri al
termine dell'incontro tra Fim, Fiom Uilm e Fismic. I
sindacati hanno chiesto anche all'azienda di
riconfermare il contratto a 70 lavoratori interinali,
per il tempo necessario a riprendere la discussione
con i lavoratori sulla questione dei turni.

CAFFAREL: NUOVO CONTRATTO http://www.ecodelchisone.it/

Nonostante lo strappo tra la Flai Cgil e la Fai Cisl,
verificatosi a fine ottobre al tavolo della trattativa
sul rinnovo del contratto aziendale (dovuto alla firma
separata sulla mobilità da parte della Cisl),
l'accordo è stato infine siglato: il 17 dicembre,
durante il referendum, il 95 per cento dei lavoratori
ha scelto il sì, così il 19 è stato firmato il nuovo
contratto integrativo Caffarel.
Tre i risultati più importanti raggiunti, il premio di
risultato per i prossimi quattro anni sarà il doppio
rispetto a quello dei quattro precedenti. È stato poi
recuperato uno dei punti che aveva scatenato la
rottura, legato alla mobilità: è stato posto un limite
alle assunzioni dei lavoratori interinali per favorire
la stipula di contratti a tempo determinato e
indeterminato. Ultimo, ma non per importanza, il tema
della sicurezza: è stato introdotto un punto che
definisce l’impegno dell’azienda a condividere tutti i
processi produttivi con gli Rls affinché ci siano
sempre meno infortuni sul posto di lavoro.

EX LOCATELLI http://www.ecodelchisone.it/ 

Per Moretta questo è stato il primo Natale senza la
Locatelli. La produzione è cessata a fine ottobre e
sembra ormai certo che non ripartirà: la scritta
"Locatelli" davanti allo stabilimento è stata
cancellata. Sabato 22 molti lavoratori
dell'ex-caseificio si sono riuniti per scambiarsi gli
auguri di Natale e per parlare del futuro. Il Piano
sociale garantisce loro un anno di cassa integrazione
e poi, a seconda dell'età, da uno a tre anni di
mobilità. Alcuni sono già riusciti a trovare un nuovo
lavoro, circa una cinquantina. Sono stati assunti
soprattutto da caseifici della zona, come Biraghi,
Caseificio Reale, Fiandino. Per i manutentori è stato
più semplice trovare un nuovo impiego perché c'è molta
richiesta della loro figura professionale. La
Lactalis, proprietaria della Locatelli, aveva dato la
possibilità di trasferirsi negli stabilimenti in
Lombardia. Ad oggi, però, nessuno ha fatto le valigie.
La domanda di trasferimento può essere presentata
durante il periodo della cassa integrazione; quindi
gli operai conservano questa strada come l'ultima da
spendere, se non si presentassero altre scelte sul
territorio. Nel Piano sociale c'era anche la
costituzione di un'agenzia per il ricollocamento dei
lavoratori della Locatelli. A quanto sembra, questa
iniziativa è stata un fiasco: per iscriversi è
necessario versare 3.000 euro, per vedersi poi
affidati ad altre agenzie di lavoro, come l'Adecco o
Manpower.


31 dicembre 2007

MORTO IL SETTIMO OPERAIO FERITO ALLA THYSSEN
http://www.bresciaoggi.it/ 

Ventiquattro giorni di agonia, ventiquattro giorni di
speranza: le possibilità che Giuseppe Demasi, 26 anni,
una delle torce umane della tragedia della
ThyssenKrupp riuscisse a salvarsi erano pochissime ma
c’erano. Il giovane operaio è morto alle 13.40,
diventando così la settima e ultima vittima del rogo
del 6 dicembre alla linea 5. Demasi, che in questa
lunga agonia non ha mai ripreso conoscenza perchè è
sempre stato tenuto sedato, aveva riportato ustioni su
oltre il 90% del corpo. Era già stato sottoposto a
quattro interventi chirurgici (uno di tracheotomia e
tre di rimozione di cute ustionata e impianto di pelle
da donatore) e le sue condizioni erano stabili.
Venerdì hanno avuto un improvviso peggioramento per
problemi respiratori.


01 gennaio 2008

SALARI: POTERE ACQUISTO OPERAI -7,9%, PENSIONATI
-15,5% http://notizie.alice.it/notizie/

E' stato un 2007 "nero" per le famiglie italiane, il
cui potere d'acquisto ha subito un "ulteriore
depauperament" a causa delle stangate e dei rincari
che si sono verificati in tutti i settori. Lo rileva
il Codacons. A seconda delle categorie professionali,
dei loro consumi e dei redditi medi l'associazione ha
calcolato come si è ridotto nel 2007 il potere
d'acquisto dei lavoratori: dirigenti -1,4%; quadri
-3,5%; impiegati -6,3%; operai -7,9%; pensionati
-15,5%.
"L'unica soluzione possibile per evitare la bancarotta
a migliaia di famiglie - sostiene il Codacons - è una
seria politica dei redditi, in grado di portare
stipendi e salari al livello dei lavoratori europei, e
l'adozione di misure concrete per contenere la folle e
speculativa crescita dei prezzi e delle tariffe in
ogni settore".

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|        VOGLIAMO DOCUMENTARE L'ATTUALITA'          |
|  DELLA LOTTA  DI  CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO   |
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