[Redditolavoro] iniziative contro la repressione

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Mon Feb 4 21:23:42 CET 2008


CONTRO I LICENZIAMENTI POLITICO SINDACALI
PER FAR CADERE LE MONTATURE GIUDIZIARIE
CONTRO OGNI REPRESSIONE DELLE LOTTE OPERAIE E SOCIALI 
E DELLE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI

Questo lo striscione che ha campeggiato il 31 gennaio nei presidi alle fabbriche ai Cantieri Navali e alla Fiat di Termini Imerese e al sit-in pomeridiano davanti la sede del giornale la Repubblica per denunciare la repressione, gli attacchi alle lotte operaie, alle organizzazioni dei lavoratori, alle lotte sociali. 

E’ stata una giornata intensa  iniziata al Cantiere Navale di Palermo al 1° turno, 6-14, e al 2° turno “giornalieri” 7,30-15,30 e proseguita alla Fiat di Termini Imerese al cambio turno con volantinaggio, spicheraggio, banchetto con materiali tra cui il dossier sulla montatura giudiziaria contro lo Slai Cobas per il sindacato di classe. Diversi operai con i quali si è potuto scambiare battute e opinioni  hanno espresso solidarietà e in particolare ad un operaio dei cantieri navali di Palermo, che ha partecipato al presidio mattutino, licenziato da quattro mesi perché diventato “scomodo” per avere denunciato più volte le condizioni di mancata sicurezza del Cantiere.

Nel pomeriggio davanti la sede del giornale la Repubblica, il quotidiano locale del “mostro in prima pagina” in occasione dell’operazione repressiva nei confronti della sede locale dello Slai Cobas per il sindacato di classe, hanno risposto all’appello a manifestare una cinquantina tra lavoratrici e lavoratori, una delegazione dei senza casa del comitato di Via Brigata Aosta con un grande striscione “TANTE PROMESSE- ZERO FATTI DA NOVE ANNI“ e del comitato 12 Luglio in lotta da mesi, un rappresentante del Cobas Confederazione, alcuni giovani dello cs SPARO.
La denuncia pubblica della faziosità del giornale e dell’attacco ingiustificato in particolare alla nostra organizzazione sindacale, negando allora ogni diritto di replica, ha trovato il sostegno e la condivisione dei presenti e dei tanti passanti così come la denuncia degli attacchi repressivi sempre più pressanti venuta fuori da alcune voci di lavoratori, di senza casa presenti al sit-in che hanno portato e mostrato le multe, le denunce, i documenti di processi penali, “le concrete risposte” ricevute dalle istituzioni lottando per il lavoro, per la casa.  
La solidarietà generale si è allargata poi agli operai licenziati in fabbrica, dalla Fiat di Melfi/Pomigliano ai Cantieri Navali di Palermo, alle molteplici lotte popolari, criminalizzate dallo Stato, non ultima quella delle popolazioni di Pianura, Marigliano in Campania contro le discariche e l’immondizia, e in particolare quella delle donne in questi giorni caricate dalla polizia,  agli imputati del Sud Ribelle, un altro capitolo della politica repressiva di questo paese con i suoi governi di centrodestra e centrosinistra al servizio dei padroni.

Slai cobas per il sindacato di classe Palermo
   



 




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