[Redditolavoro] Dal cumulo di straordinari alla settimana corta
Rapt
rapt at inventati.org
Mon Dec 22 20:57:56 CET 2008
Roma | 22 dicembre 2008
Sacconi vuole la settimana corta ma non tutti sono d'accordo
Vedi anche ~ Due operai minacciano di darsi fuoco perchè rischiano di
perdere il posto <http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=89821>
"Lavorare anche meno, pur di lavorare tutti". E' questa la proposta che
il Ministro del
Lavoro, Maurizio Sacconi lancia in un'intervista a /la Repubblica
/spiegando che "si può andare in cassa integrazione per una parte della
settimana, e lavorare per la restante".
Il Ministro facendo riferimento anche al modello tedesco dice: "A
differenza della Germania noi abbiamo già un robusto sistema di
ammortizzatori sociali che ci consentono di spalmare un minor carico di
lavoro su più persone. Questa è la funzione della integrazione a
rotazione e non a zero ore, e della stessa cassa integrazione ordinaria".
"Dobbiamo evitare - aggiunge Sacconi - di dare vita a un sistema di self
service per cassa integrazione che non può trasformarsi un un rubinetto
sempre aperto. In questo modo
l'azienda diventa 'irresponsabile' e al primo segnale di crisi fugge
dalle proprie responsabilità e taglia anche il suo capitale umano che,
invece è il patrimonio fondamentale per rilanciarsi. Questo sarà il
tema centrale del G14 che terremo a Roma il 29 marzo".
Poi il Ministro annuncia: "Stiamo pensando a un'unità di crisi del
ministero del lavoro collegata, per la parte di sua competenza, con il
dicastero dello Sviluppo economico. Il nostro obiettivo è quello di
ancorare le persone alla dimensione produttiva".
Improvvisazione al potere" il titolo di un duro editoriale di Tito Boeri
sulla prima pagina di /la Repubblica/ di commento alla proposta della
settimana lavorativa corta. L'economista ricorda che, solo un mese fa il
governo annunciava, sempre per bocca di Sacconi, la proroga al 2009
della detassazione delle ore di lavoro straordinario, ossia "una misura
volta a incoraggiare orari di lavoro più lunghi (per chi un lavoro ce
l'ha e lo avrà anche nel 2009).
I tecnici del ministero del Welfare legittimavano pubblicamente questa
scelta perchè per "sostenere la crescita e incrementare la produzione
occorre lavorare di più. Sabato, nella conferenza stampa di fine anno,
il Presidente del Consiglio Berlusconi ha, invece, proposto di ridurre
l'orario di lavoro, portando la settimana lavorativa a 4 giorni".
E gli stessi tecnici che avevano fino a qualche settimana fa elogiato la
detassazione degli straordinari si sono affrettati a rimarcare (sugli
stessi giornali che avevano ospitato i loro interventi precedenti) che
queste misure serviranno per 'fronteggiare l'emergenza economica e
salvaguardare i livelli occupazionali'.
Intuendo lo smarrimento degli italiani, poniamoci la domanda che molti
di loro si saranno posti: aveva ragione il Governo (e i suoi tecnici) un
mese fa a incoraggiare il lavoro straordinario o ha ragione il Governo
(e i suoi tecnici) a sostenere ora esattamente il contrario, vale a
dire, l'orario di lavoro ridotto? A giudicare dalle esperienze
internazionali, la risposta è nessuno dei due. La detassazione degli
straordinari era una misura del tutto anacronistica in una fase
recessiva, quando si tratta soprattutto di contenere la distruzione di
posti di lavoro.
I texani amano parlare senza mezzi termini. Il più titolato studioso di
domanda di lavoro,
Daniel Hamermesh, viene da lì e in un recente incontro all'Isae ha
definito la detassazione degli straordinari una misura 'demenziale'
nell'attuale congiuntura. Il giudizio lapidario non voleva, crediamo,
incoraggiare a fare esattamente l'opposto anche perché non sempre
l'opposto di una cosa demenziale è una cosa giusta". E riferendosi ad
una analoga proposta sulla settimana
corta fatta da Angela Merkel nota: "C'è una cosa che accomuna il nostro
governo e quello tedesco. Entrambi stanno facendo molto poco per
contrastare la recessione".
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=89820
--
-(Rapt)-
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