Re: [Redditolavoro] Fw: [RK] Rattus_ Il crash di belzebù - ma io di bifo me ne faccio un baffo

clochard spartacok at alice.it
Wed Dec 17 00:06:25 CET 2008


L'ironia e il rap vanno benissimo, ma perché non andate al pezzo di Sergio 
Bologna?

http://www.nazioneindiana.com/2008/11/13/a-gamba-tesa-sergio-bologna/#more-1

Negriano, sì, ma non parla certo di asini che volano. Né è tenero con tutti 
i finti sinistri...
ciao!

e



----- Original Message ----- 
From: "vittoria oliva" <huambos at virgilio.it>
To: "redditolavoro" <redditolavoro at ecn.org>; <marku at inventati.org>
Sent: Tuesday, December 16, 2008 12:54 PM
Subject: Re: [Redditolavoro] Fw: [RK] Rattus_ Il crash di belzebù - ma io di 
bifo me ne faccio un baffo


> ehehe Enrico si entusiasma per tutto!
> ----- Original Message ----- 
> From: <marku at inventati.org>
> To: <redditolavoro at ecn.org>
> Cc: <cerchio at inventati.org>
> Sent: Tuesday, December 16, 2008 12:40 PM
> Subject: [Redditolavoro] Fw: [RK] Rattus_ Il crash di belzebù - ma io di
> bifo me ne faccio un baffo
>
>
>>
>> ma parla proprio di quel bifo
>> che ieri si vendeva anima e core
>> per una comparsata sul giornaletto
>> della repubblicchetta delle bananette
>> ed oggi si riscopre massimalista
>> al tempo giusto
>>
>> io credo di no
>>
>> sarà senz'altro un'altro Bifo
>> non un rottame dell'antagonismo
>> furbesco e di facciata
>> un omonimo senza macchie d'inchiostro pennivendole e senza paura
>>
>> http://it.youtube.com/watch?v=qOo5qP2-fWI
>>
>>
>>
>> "Se c'è un punto che trovo veramente affascinante nella lista che Bifo ha
>> proposto per Bologna è la determinazione con cui Franco chiede di
>> inventare
>> dalla testa ai piedi una Bologna diversa. E questo è ciò che si dovrebbe
>> suggerire agli studenti. Avere idee radicali e coltivarle senza
>> pregiudizi.
>> Costruire pensiero e pratica alternativi. Non è un vezzo, è una
>> necessità.
>> Capire il segno e l'orizzonte del pensiero autonomo."
>>
>>
>> -------- Original Message --------
>> Subject: [Redditolavoro] Fw: [RK] Rattus_ Il crash di belzebù
>> Date: Tue, 16 Dec 2008 12:11:57 +0100
>> From: "clochard" <spartacok at alice.it>
>> To: "redditolavoro" <redditolavoro at ecn.org>
>>
>>
>> ----- Original Message ----- 
>> From: "rattus" <wbario at tin.it>
>> To: <rekombinant at liste.rekombinant.org>
>> Sent: Friday, December 12, 2008 8:22 PM
>> Subject: [RK] Il crash di belzebù
>>
>>
>> HelpCari rk, vi invio qualche nota presa in velocità in queste ultime
>> settimane. Roba per insonni, come ai vecchi tempi.
>>
>> Rattus
>>
>>
>> *****************
>>
>> "Senatore, qual è il futuro per i nostri giovani ?"
>>
>> A questa domanda dell'intervistatrice Belzebù non risponde. Sembra
>> tramortito, i suoi neuroni si spengono per un istante. Tutti quelli che
>> considerano Andreotti un archivio efficientissimo, un cervellone di dati,
>> pensano per un istante la medesima cosa: che di fronte a un simile 
>> quesito
>> il "sistema s'è impallato" è andato in crash.
>>
>> Perché ? Ma perché in ballo non c'è solamente il decreto Gelmini. Un
>> conto
>> è
>> parlare di fondazioni, di maestro unico, di tempo pieno, altro conto è
>> parlare di futuro.
>> Pare che Andreotti si sia rimesso in funzione dopo qualche istante,
>> complice
>> un buffettone rifilatogli da una guardia del corpo.
>>
>> "Tu ci blocchi il futuro, noi ti blocchiamo il sito" (o qualcosa del
>> genere)
>> è questo, in buona sostanza, il testo che è apparso per qualche ora sul
>> sito
>> di Giulio Tremonti. L'espressione "bloccare il futuro" deve evocare
>> spettri
>> terribili nella classe politica.
>>
>> "Guardiamoci nelle palle degli occhi", diciotto anni fa, di questi tempi,
>> tra ottobre e natale del 1990, prendeva forma la protesta della 
>> "Pantera".
>> Anche in quel caso si protestava contro una legge che puntava a
>> "privatizzare" l'università. In effetti la Ruberti non sortì seffetti
>> sensibili e non colpì direttamente le risorse come fa oggi la riforma
>> Gelmini. Ma, allora come oggi, le questioni al pettine superavano, e non
>> di
>> poco, il problema specifico della riforma universitaria xyz. Si può
>> arrivare
>> a dire -  a costo di urtare la sensibilità dei precari della ricerca - 
>> che
>> la Ruberti allora, come la Gelmini oggi, erano dei pretesti per esprimere
>> un
>> disagio giovanile che aveva (ed ha) una dimensione più vasta
>> dell'orticello
>> chiuso delle università italiane.
>>
>> Vediamo qualche dato recente. Nel periodo CHE PRECEDE, la crisi
>> finanziaria
>> conclamata, in italia è cresciuto costantemente il gap (la forbice) tra
>> poveri e ricchi. La crescita dell'ineguaglianza è stata progressiva
>> einesorabile dal 1985. Lo dice a chiare note l'OCSE nella sua ultima
>> relazione.
>>
>> Una ricerca sulla felicità svolta da una prestigiosa rivista scientifica
>> mostra come l'Italia abbia visto diminuire il proprio indice di felicità
>> "percepita" negli ultimi otto anni, in controtendenza rispetto alla
>> maggior
>> parte dei paesi europei.
>>
>> http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=14498
>>
>> Le due ricerche hanno un punto di contatto: la ricerca sulla felicità,
>> premiando la Danimarca come il paese più felice, evidenzia come
>> l'eguaglianza (o almeno la minor diseguaglianza) sia un importante indice
>> di
>> benessere.
>>
>> Ciò che si deve riconoscere è che, al di là delle posizioni di Obama,
>> gli
>> allievi di Milton Friedman hanno veramente finito con le loro dottrine.
>> Sono
>> platealmente impopolari. In effetti Sbancor è stato forse il primo a
>> denunciare, appena qualche giorno prima di 11/9, che l'economia USA stava
>> attraversando in quei giorni la sua crisi peggiore. Le considerazioni del
>> nostro compianto uomo a Wall Street erano di una lucidità spietata: la
>> crisi
>> era talmente profonda da aprire lo spazio per nuove avventurismi e
>> disastri
>> militar-industriali. La sua previsione raggelante venne confermata dai
>> fatti. Ma dopo sette anni, possiamo ben dire che la vecchia talpa in
>> qualche
>> modo ha scavato. Uno dei motivi per cui si è assistito a ripensamenti 
>> come
>> quello di Tremonti (con i suoi patetici riferimenti all'etica) è che la
>> critica dell'economia neocon che fu promossa dalle menti migliori del
>> movimento noglobal (penso ad esempio a Marazzi a Sbancor a Bifo a Naomi
>> Klein) è diventata senso comune. L'evidenza clamorosa di paradossi come 
>> la
>> guerra in Iraq, e i grandi scandali finanziari hanno dimostrato tutte le
>> ragioni di quelle proteste. E' di oggi la notizia che è stato arrestato
>> per
>> truffa il direttore del Nasdaq.
>>
>> L'unico che ancora va in giro a raccontare che la crisi è dovuta alla
>> sinistra che fa l'uccello del malaugurio è il presidente del consiglio.
>> Questo è l'aspetto tragico di tutta la faccenda: mentre il mondo 
>> economico
>> rimane attonito di fronte al crollo delle teorie della purezza del
>> mercato,
>> della deregulation e dei tagli indiscriminati, noi qui dobbiamo misurarci
>> con una tregenda di inqualificabili idioti che suonano ancora la fanfara
>> come fossimo ai tempi di Reagan. "Hic Manebimus optime" (qui ce ne
>> rimaniamo
>> ben felici) ci mandano a dire. E l'opposizione, invece di puntare il dito
>> sui problemi reali, passa le settimane a preoccuparsi del destino di
>> un'istituzione inutile come la commissione vigilanza della rai.
>> L'aspetto più triste di questa faccenda è che a pagare la crisi non sarà
>> Bush, che si è appena comprato una villa da 3 milioni di dollari. Sbancor
>> sotto questo profilo aveva ragione: il loro obiettivo non è stato vincere
>> la
>> guerra, ma fare soldi ai danni dei contribuenti. Se questo è quel che
>> rimane
>> di trent'anni di filosofie economiche liberiste, c'è da chiedersi cosa
>> faranno i neoliberisti nostrani. Lorsignori hanno raggiunto solo ora il
>> potere necessario per effettuare le ultime svendite, quelle meno
>> digeribili:
>> gli edifici scolastici, le sedi universitarie, le aziende sanitarie, gli
>> ospedali. Rinunceranno ?
>>
>> Finora la destra ha dilagato su parole d'ordine come: "presidia il 
>> bordo",
>> "sorveglia il confine". Oggi si intuisce che "bloccare il futuro"
>> appartiene
>> allo stesso orizzonte concettuale di "presidiare il confine". Chi 
>> presidia
>> il confine è lo stesso che ti blocca il futuro.
>> Certamente vi sono "nuovi giunti" che arrivano da terre lontane 
>> muovendosi
>> nello spazio ma poi ci sono "nuovi giunti" che arrivano da annate non
>> troppo
>> lontane. Sono i giovani.
>> Ai primi si sbarra la strada con i CPT ai secondi, appunto, si "blocca il
>> futuro".
>>
>> In una situazione come questa non conviene sottovalutare spunti critici
>> come
>> quello di Sergio Bologna.
>>
>> Questo studioso ha fatto benissimo a mettere in guardia l'onda anomala da
>> comportamenti ingenui ricordandoci come:
>>
>> «Negli anni della forsennata privatizzazione (1992/93) con cui l'Italia 
>> ha
>> messo nelle mani di nuovi raider della finanza immensi patrimoni pubblici
>> (leggetevi a questo proposito il libro di Giorgio Ragazzi I signori delle
>> autostrade, Il Mulino, Bologna 2008  ma lo stesso se non peggio potrebbe
>> dirsi di Telecom), suggellando il suo "golpe bianco" con l'accordo
>> sindacale
>> del luglio 1993 grazie al quale oggi abbiamo i salari d'ingresso più 
>> bassi
>> d
>> 'Europa, non erano certo personaggi della nuova Destra a menare la danza
>> ma
>> uomini come Romano Prodi ed altri ex manager pubblici. A beneficiarne 
>> sono
>> stati i Tronchetti Provera, i Benetton, i Colaninno, i Gavio li 
>> ritroviamo
>> tutti guarda caso oggi nella vicenda Alitalia»
>>
>> http://www.nazioneindiana.com/2008/11/13/a-gamba-tesa-sergio-bologna/#more-1
>> 0870
>>



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