[Redditolavoro] SCIOPERO SPONTANEO E BLOCCHI ALLA MASERATI MODENA
CONTRO I LICENZIAMENTI
frank ficiar
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Thu Dec 11 19:06:43 CET 2008
Sciopero spontaneo alla Maserati contro i licenziamenti
Modena
- Si è svolto oggi uno sciopero spontaneo di 8 ore dei lavoratori e
lavoratrici della Maserati Auto con presidio davanti ai cancelli e
cortei
all’interno dello stabilimento che ha bloccato l’attività produttiva
per l’intera giornata.
Lo
sciopero è stato indetto per protestare contro la decisione aziendale
di non rinnovare il contratto a 112 lavoratori interinali motivandola
con la previsione di riduzione di circa il 40% dei volumi produttivi
per il 2009.
La mobilitazione prosegue con assemblee in azienda indette da Fim, Fiom
e Uilm e RSU aziendale lunedì 15 dicembre per decidere nuove azioni di
lotta che potranno concretizzarsi anche nella stessa giornata di lunedì.
Fim, Fiom e Uilm e una delegazione di lavoratori di Maserati sarà
ricevuta dal Prefetto di Modena lunedì 15 dicembre alle ore 10.30 e
alle 15.30 dal Sindaco di Modena e dal Presidente della Provincia. Ad
autorità e
istituzioni, sindacati e lavoratori chiederanno di intervenire presso
la direzione di Maserati perché si possa riprendere il confronto per
ricercare tutte le soluzioni possibili a tutela dell’occupazione.
La mobilitazione di oggi che proseguirà nei prossimi giorni, è stata
decisa dopo l’ultimo incontro di mercoledì 10 dicembre in cui la
direzione ha comunicato la decisione unilaterale e improvvisa di
lasciare a casa gli oltre cento lavoratori somministrati dalle agenzie
di lavoro temporaneo alla scadenza del contratto il 31 dicembre
prossimo, senza possibilità di mediazione alcuna con le proposte
avanzate da sindacati e RSU.
Si tratta di lavoratori che da mesi lavoravano ormai in Maserati,
alcuni si erano visti rinnovare ripetutamente il contratto sino a 18
mesi, tutti giovani fra i 20 e i 35 anni, provenienti in larga parte
dal Sud Italia,
molti di loro in affitto e anche con famiglia a carico, che ora
rimarranno di colpo senza lavoro e senza alcun sostegno, né familiare,
né in termini di ammortizzatori sociali.
“La decisione dell’azienda è stata unilaterale e inaspettata –
affermano i
segretari di Fim, Fiom e Uilm modenesi Claudio Mattiello, Giordano
Fiorani e Villiam Manfredini – negli incontri fatti da ottobre a oggi
si prospettavano esuberi molto più ridotti, inizialmente l’azienda
parlava di 40 unità, poi a fine novembre si erano ridotte a 25 (15
lavoratori avevano infatti trovato un’altra collocazione) e solo
mercoledì l’azienda ci ha messo di fronte alla realtà di 112 esuberi.
Tanto che – continuano Mattiello, Fiorani e Manfredini – l’incontro del
10 dicembre doveva essere
una verifica sull’impegno preso dalla direzione per ricollocare tramite
le agenzie di somministrazione i 25 esuberi”.
I Sindacati parlano di superficialità e incapacità dell’azienda, del
tentativo subdolo di dilazionare scelte dolorose programmate già da
mesi.
La direzione Maserati ha infatti motivato la decisione con la
previsione di ridurre in modo deciso la produzione per il 2009 a 6.600
auto rispetto alle 10.000 prodotte nel 2008, dopo che solo poche
settimane prima aveva invece
accreditato una previsione più contenuta di riduzione dei volumi
produttivi di 8.200 auto per il 2009.
L’azienda non ha tenuto in alcuna considerazione e ha liquidato in modo
sbrigativo le proposte avanzate dai sindacati per evitare i
licenziamenti, a cominciare dall’attivazione di periodi di cassa
integrazione guadagni per fronteggiare la crisi produttiva e come
alternativa agli esuberi; al ricorso alle ferie collettive e ai 14
giorni di permessi retribuiti da utilizzare in modo collettivo per
ridurre le giornate di effettiva prestazione sulle linee; sino
all’utilizzo di una parte degli utili aziendali realizzati sul 2007 e
anche di quelli prevedibili sul 2008 (a cui anche i lavoratori
interinali hanno contributo) per attivare percorsi di formazione e
riqualificazione a carico dell’azienda che dessero loro garanzia di
prospettive occupazionali in Maserati.
L’impatto della crisi sulla Maserati (che per la prima volta osserva
una lunga chiusura in occasione della pausa festiva dal 22 dicembre al
9 gennaio) e l’inadeguatezza delle misure messe in campo dall’azienda,
sta producendo effetti disastrosi sull’occupazione: oltre ai 112
lavoratori somministrati che perderanno il posto a fine anno, l’azienda
rimanderà a Melfi e a Torino altri 55 lavoratori in distacco che si
troveranno ad affrontare la cassa integrazione in quelle aziende,
mentre incerta è anche la sorte dei 22 contratti a tempo determinato
che scadono a marzo 2009.
Tutto ciò avrà presumibilmente ricadute gravi anche su Ferrari Auto che è fornitrice di motori e verniciatura per Maserati.
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