Reply: RI: Re: [Redditolavoro] per Matilde ... brainstorming su nuovo
modello sociale
michelangelo.depinto at fastwebnet.it
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Sat Dec 6 01:18:41 CET 2008
Sei terribile Matilde, hai la capacità di costringermi a risponderti.
Stavolta però sarò breve.
Scusa, se hai così tanta sfiducia nelle lotte mi vuoi spiegare, per favore, chi ti dà la forza materiale ADDIRITTURA PER FAR PASSARE UNA LEGGE CHE TI SEI INVENTATA TU, CON TUTTE LE REGOLETTE AL POSTO LORO, PRECISA PRECISA? CHI TE LA DA' QUELLA CAPACITA' CONTRATTUALE PER CUI ADDIRITTURA TI SENTI DI PROPORRE UNA LEGGE? PENSI DAVVERO CHE LI', NEI PALAZZI DEL POTERE, CI SIA QUALCUNO CHE STA A PENSARE ALLE ELUCUBRAZIONI DI UNA POVERA MATILDE CHE NON C'HA NIENTE DI MEGLIO DA FARE CHE PROPORRE LEGGI CHE NON HA NESSUN POTERE CONTRATTUALE AFFINCHE' VENGANO ALMENO LETTE?
mailde, scusa, ma me lo hai proprio tirato. MA TU CHI TI CREDI DI ESSERE? e non mi basta che tu mi rispoinda: "oh, niente di eccezzionale, eh? Però mi sono dimostrata che son capace di reagire alle ingiustizie". Tu te lo sei dimostrato? Ma davvero? Bè, NON CI CREDO! perchè puoi rapportarti da sola a una singola ingiustizia, es: nell'autobus ci sta un-a razzista che vuol sedersi a un posto già occupato da una extra-comunitaria e alza la voce. Cosa fai tu? Ti incazzi e spieghi allo-a squilibrato razzista che i suoi modi sono veramente squallidi. Questo lo posso capire e ci posso credere, ma altro oltre a questo tu non hai fatto mai e soprattutto non hai mai provato ad aggregare persone affinchè si battano comunemente per un obiettivo qualsivoglia, infatti
scrivi che ci hai provato e nopn ci sei riuscitas.
Allora, UN CONTO è REAGIRE ALL'ISTANTE A UN'INGIUSTIZIA BEN DEFINITA e ben altro conto e' rapportarsi a un'ingiustizia che coinvolge milioni e milioni di persone. Lì le cose, i meccanismi da adottare, non hanno niente a che fare con la tua personale esperienza. Infatti proponi leggi come se tu fossi una legislatrice ma poi, fammela dire senza che t'offendi: MATILDE!MA CHI TI CAGA?
Spiacente Matilde, ma non ti caga nessuno, proprio non ti pensano neppure di striscio.
Michele
<----Messaggio originale:---->
Da: matilde <matilde at inventati.org>
Inviato: venerdì 5 dicembre 2008 23.37
A: <michelangelo.depinto at fastwebnet.it>
<redditolavoro at ecn.org>
Oggetto: Re: [Redditolavoro] per Matilde ... brainstorming su nuovo modello sociale
ho traslocato e non sapevo fino all'altro ieri che dalla mia finestra avrei
visto esattamente il luogo in cui Abba è stato ucciso. Poi ho notato una
scritta rossa, e un'altra: "Via Abba", che però è stata cancellata in
giornata, e ho chiesto e saputo. I miei problemi personali sono molto
relativi, perchè i miei due figli si prenderanno cura di me se non potrò
mantenermi da sola come vorrei fare. Ma se sono qui a dire la mia opinione è
perchè so bene che la mia capacità di reagire alle ingiustizie e trovare
soluzioni alternative non è da tutti e non è facile da imparare. Chi è
discriminato, offeso, vilipeso, trascurato, ignorato, può scoppiare, o può
fare un gesto sbagliato, anche una cretinata, e pagarlo con la vita. A me
non può succedere di sicuro di rubare una merendina, o il parmigiano. Ma a
quella ragazza incinta proprio qui a Milano è capitato di prendersi la carne
al supermercato a costo di rischiare un monte di problemi. Mi metto nei
panni loro. E dico: non è giusto che se uno perde il lavoro o non lo trova o
guadagna troppo poco non abbia protezione, ma non è giusto nemmeno che chi
riceve una somma di denaro se ne stia a casa a dormire mentre chi lavora si
sbatte su treni, tram, autobus e metropolitane passandoci sopra ore e ore,
oltre al lavoro. Allora una soluzione la dobbiamo trovare. Quello che
propongo è un accordo fra chi lavora e chi non lavora di sostegno reciproco,
perchè se quello che lavora paga con le sue tasse una cifra tot per i
consumi necessari a chi il lavoro non l'ha, in cambio di un tot di
prestazione sociale e studio per accrescere la preparazione in un'arte o
mestiere da parte del disoccupato/inoccupato, il circolo diventa virtuoso.
Sarò ingenua, ma gli ammortizzatori non possono essere pagati a più persone
di quelle che lavorano, anche perchè fra pensionati e ammortizzati qui a
lavorare rimangono quattro gatti, va a finire. Quindi devono lavorare tutti
(occupati nel loro posto di lavoro e disoccupati chiamati dai servizi per
l'impiego a prestazioni nell'ambito della salvaguardia del territorio) e in
proporzione al lavoro svolto essere pagati; inoltre ogni persona deve
accontentarsi di un incarico solo, e mai guadagnare più di 5 volte uno
stipendio normale da 1.300 euro. Poi, la flessibilità la consentiamo
contrattualmente solo fino ai 25 anni e dopo i 55. Per il resto, il
trentennio, obbligatorio il contratto sicuro, così da permettere a chi vuole
di mettere su casa, famiglia, ecc. . Questo è il mio programma, poi ognuno
dice la sua. Per quanto riguarda le lotte, scusate la mia sfiducia ma, a
parte qualche lodevole gruppo, la maggior parte delle persone tira avanti
come può, arrangiandosi, o fregando il prossimo, e non ha proprio voglia di
partecipare. Non la vedo tutta questa solidarietà e voglia di fare le cose
insieme. Sarà un brutto ambiente quello che frequento, non so, ma quando ho
provato a mettere insieme delle persone non ho trovato il riscontro che
speravo. Perciò le decisioni deve prenderle qualcuno per loro. Se riusciamo
a fare un ragionamento che trovi d'accordo tutti su una base comune, e
faccio esempio: 1.300 euro mensili a chi lavora per 38 ore a settimana e 900
euro mensili a disoccupati/inoccupati che studiano 15 ore a settimana e
offrono attività assegnata da servizio per l'impiego per 15 ore a settimana,
magari possiamo fare una rivoluzione del sistema senza farci male.
----- Original Message -----
From: <michelangelo.depinto at fastwebnet.it>
To: <redditolavoro at ecn.org>
Sent: Friday, December 05, 2008 4:55 PM
Subject: [Redditolavoro] per Matilde
Ero molto dubbiso se riponderti o meno, lo confesso, tant'è che avevo già
cancellato la tua mail.
Ma mi rimaneva un senso di colpa, la mia prima reazione è stata istintiva
per cui ho cancellato la tua mail in quanto se mi devo confrontare con
qualcuno-a(a rischio molto probabile che mi confronti con "durezza")
preferisco confrontarmi con qualcuno-a che abbia le idee chiare e forti. Per
lo meno non mi faccio problemi ad essere drastico anche se questo potrebbe
portare a una situazione "tesa". Onestamente a me non senbra affatto che tu
abbia le idee chiare e forti e non mi piace sparare sulla Croce Rossa che
gira disarmata. Non te la prendere, ho rispetto di te ed è per questo che
dopo ho deciso di risponderti, ho rispetto della tua persona nella sua
completezza ma su un piano politico siamo totalmente agli antipodi e questo
io lo imputo al fatto che se
condo me "ne devi fare tanta di strada" oppure puoi fermarti dove sei, la
scelta è tua. Ma se rimani dove sei il tuo approccio io lo vivo come un
approccio infantile a cui, se dovessi rispondere con la massima chiarezza
dovrei dire, tanto per inziare: "ma a a remengo" e dopo dovrei continuare ad
attaccarti spiegando perchè ti mando a remengo.
Tutto questo non mi piace, sotto sotto(ma anche in superficie per chi mi
conosce) non sono un cattivo elemento e non mi piace affatto offendere.
Quando lo faccio è perchè vivo il mio antagonista come un nemico che mi sta
facendo del male, anche in senso lato, affermando posizioni che mi appaiono
assurde, negative o insensate.
Ma ho deciso di tentare di spiegarmi senza trascendere nell'incazzatura
perchè tu non riesci a farmi incazzare a lungo e dopo un pò scatta quasi un
istinto "paterno" perchè mi appari una persona sostanzialmente "positiva"
nella sua globalità(non so come spiegarmi meglio e quindi allargo le braccia
e ci provo a spiegarmi).
Probabilmente la terminologia "salario garantito" è davvero troppo abusata
ed effettivamente a rischio di essere presa alla lettera come hai fatto tu.
Il "salario" per la funzione che ha, viene erogato a chi eroga un "servizio"
o a un padrone privato(che poi ti succhierà il sangue privatamente mangiando
alla faccia tua; mai sentito parlare di "plusvalore"? Spero e credo che tu
ne abbia sentito parlare, altrimenti fai una ricerca e scoprirai cos'è il
"plusvalore") o a un padrone pubblico(che poi ti succhierà il sangue
pubblicamente e così via come prima, anche se in forme diverse ma sostanza
uguale).
Per cui quel termine: "salario garantito" farò in modo di non usarlo più
anche perchè non mi sta affatto simpatico neppure a me.
Si trovi quindi il termine che si preferisce, anche una frase completa:
"VOGLIO I SOLDI PER CAMPARE!" mi sembra che vada benissimo, ameno per
intenderci noi 2.
Questo perchè, persino tu che ti senti umiliata se ricevi soldi senza dare
niente in cambio, nel momento in cui ti dovessi trovare disoccupata e senza
soldi, non ti troveriai in questa condizione PER TUA SCELTA BENSI' PER
SCELTA DI CHI LE SCELTE LE FA: IL CAPITALE.
Nei prossimi mesi milioni di persone si troveranno nella condizione di
perdere il lavoro NON PER LORO SCELTA MA PERCHE' LI BUTTANO FUORI DOPO
AVERLI SPREMUTI.
E non mi venire a dire che se ci si dà da fare, bè, si riesce dignitosamente
a campare! No, al massimo si riesce malamente a sopravvivere(magari perchè
ancora una volta entreranno in campo i parenti più stretti).
Quelli che in effetti già ora sono "precari a vita" probabilmente saranno
quelli che paradossalmente sopravviveranno meglio perchè abituati a un
mercato del lavoro super-precario e quindi anche a saperci stare dentro con
più possibiltà, ma anche perchè già abituati alla condizione di vita
miseranda di un "precario per sempre". Probabilmente per questi ha ragione
Vittoria a dire che farebbero bene ad organizzarsi anche a riguardo della
loro sopravvivenza economica mettendo su qualcosatipo "gruppi di
auto-aiuto", gruppi cioè che sappiano "darsi pane" aiutandosi tra di loro.
Però ora arriverà un'ondata stimata in 1.000.000 secco di lavoratori che non
lavoreranno più nell'arco del prossimo anno.
E' un'enormità e non tutti possono essere capaci a "darsi pane" così,
all'improvviso.
1.000.000 di disoccupati in più significa coinvolgere sicuramente 3.000.000
di persone in complessivo, dato che ci sono le famiglie da mantenere che
campavano su uno stipendio solo.
A questo punto LA RICHIESTA DI SOLDI ALLO STATO VA STACCATA DALLA
PRESTAZIONE.
"Mi metti fuori dal lavoro, bastardo? E allora mi dai i soldi per campare".
E' questa la risposta che amerei venisse data dai milioni di persone che già
ora e ancor di più nel futuro molto prossimo si troveranno senza lavoro.
Tutto questo, come ho scritto nella mail precedente, SENZA CHIEDERE NIENTE,
SENZA PROPORRE LEGGE ALCUNA. MA CON LA FORZA DI CHI SCENDE IN PIAZZA SENZA
PIU' NESSUNA FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI E QUINDI VIVENDO COME NEMICHE TUTTE
LE ISTITUZIONI CALATE NEL SISTEMA CAPITALISTICO PER INTERO.
Scendendo in piazza con estrema durezza, seminando grossi problemi di ordine
pubblico si può ottenere che le leggi che garantiscono un minimo i
Non-Garantiti vengano fatte dallo Stato e non da noi, che non ci dovremmo
neppure preoccupare di proporle. E nel momento in cui dovessimo ottenere
qualcosa,sarà comunque "qualcosina"(che certo non ci si può aspetare che ti
elargiscono neppure 800 Euro al mese). E a quel punto puoi dirgli. "luridi
pidocchiosi, ci capmpate voi con i 200 Euro al mese che ci avete dato per
Legge". Bè, i 200 Euro,comunque, dato che sono mensili io consiglierei di
prenderli visto che sarebbero comunque un "fiato" in più. Ma subito dopo chi
mi impedisce di continuare la lotta, con la stessa durezza di prima ma con
una vittoria in sacco
ccia continuando a dire"MINIMO 1000 EURO DEVONO ESSERE, CONGREGA DI
ZOZZOSI!"?
E così via perchè io non cerco un sostanziale cambiamento in questo Sistema
che c'è, il capitalismo, in quanto non ritego affatto possibile che si
verifichino cambiamenti sostanziali in questo Sistema. Sono Anarchico,
voglio l'Anarchia, quindi l'abbattimento del capitalismo e questo si ottiene
con qualcosa che ti fa paura(a te personalmente) anche a nominarla: la
Rivoluzione(quella con la R maiuscola).
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Ciao
Michele
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