[Redditolavoro] pulman da Ravenna a Torino

cobas cobasravenna at libero.it
Wed Dec 3 18:32:18 CET 2008


La Rete per la sicurezza sul lavoro di Ravenna in questi giorni sta
organizzando la partecipazione alla manifestazione nazionale a Torino del 6
dicembre, nell'anniversario  della strage dei 7 operai della ThyssenKrupp.
Volantini sono stati diffusi all'Enichem e Marcegaglia e al movimento
studentesco.

Ora la delegazione di operai e studenti partirà da Ravenna dal parcheggio
coop di via Faentina alle 3.30 di sabato prossimo con un pulmann diretto a
Torino. 

 

Da Ravenna... : vogliamo giustizia per la morte di Luca Vertullo. Il rinvio
a giudizio per 16 dirigenti e responsabili della sicurezza conferma il
contenuto dell'esposto dello Slai Cobas per il sindacato di classe che si
costituirà parte civile al processo che inizierà il 16 gennaio. Dall'Enichem
gli operai delle ditte di manutenzione vogliono lavorare in sicurezza e
vogliono che non accadano mai più tragedie sfiorate come il rogo che ha
ustionato 9 operai il 27 ottobre 2006. Si deve uscire
dall'emergenza-sicurezza alla Marcegaglia e lo Slai Cobas per il sindacato
di classe anche al processo contro Steno Marcegaglia si costituirà parte
civile. Così come chiediamo sicurezza nei luoghi di studio, altro che tagli!

....a Torino. La strage di Torino del 6 dicembre scorso non è stata la prima
e, purtroppo, non è stata l’ultima: i 4 morti al giorno nei luoghi di lavoro
dovrebbero suonare come un sonoro schiaffo per qualsiasi società che abbia
la presunzione di definirsi “civile”. Ma in Italia no: qui non solo si
continuano a varare provvedimenti assolutamente insufficienti, così come le
azioni di contrasto ed ispettive, ma a questi si affiancano leggi e decreti
che favoriscono l’aumento degli straordinari o dell’orario di lavoro,
aumentano la precarietà, indeboliscono le ispezioni dell’Ufficio del Lavoro
e dell’INPS. Pensiamo che attualmente è in discussione in Parlamento una
legge che vorrebbe legare le mani ai giudici del lavoro, proprio quando una
sentenza storica ha ammesso 50 operai Thyssen come parte civile al processo
per omicidio volontario contro la direzione dell’azienda.

Il processo Thyssen è giunto ad un grande risultato, ma sappiamo che questo
non basta: siamo coscienti che sarà possibile invertire questo drammatico
corso di sangue e di morte (una “guerra” che fa più vittime della guerra in
Iraq o delle guerre di mafia) solo se riusciremo ad affermare un punto di
vista, che è chiaramente, senza se e senza ma, quello di salvaguardare la
salute, la sicurezza nei luoghi di lavoro e di fare sempre e comunque gli
interessi delle lavoratrici/ori scegliendo fino in fondo e senza ambiguità
da che parte stare, ossia dalla nostra parte, con orgoglio e dignità, quella
di chi lavora.

 

Il corteo partirà il 6 dicembre dalla Thyssenkrupp di torino alle 9 per
attraversare i luoghi simboli della vicenda Thyssen ma sopratutto per
portare in piazza unitaria e di massa tutti i temi dello scontro sulla
sicurezza sui posti di lavoro con i padroni, il governo, lo stato , il
sistema del capitale.

Un corteo  che fa propria la campagna per Dante De Angelis e la rilancia
nazionalmente per portarla alla vittoria reale.

Un corteo ch esi concluderà intorno alle 13 con una grande assemblea
popolare in cui prenderanno la parola:

-operai e delegati rls di tante fabbriche e posti di lavoro dalla Thyssen
all'Ilva, da Marghera a Palermo, dall'assemblea nazionale degli rls ai
ferrovieri appartenenti a tutti i sindacati sia confederali che di base e di
classe

-delegati colpiti dalla repressione padronale

-Margherita Calderazzi, coord. Slai cobas per il sindacato di classe di
Taranto,  sotto accusa  per una scritta "Riva assassino", così come tutti i
compagni e le compagne, lavoratori e non, che per il loro impegno sulla
sicurezza sui posti di lavoro hanno avuto rappresaglie (gli attivisti della
Rete di Ravenna sono stati denunciati per l'occupazione della sede dei
caporali dell'Intempo al Porto nell'anniversario della Mecnavi, come  sono
stati denunciati dai sindacalisti dell'Amadori di Cesena, a conferma del
loro ruolo collaborativo col padrone di quell' azienda)

-Franca Caliolo familiare Ilva Taranto

-associazione esposti amianto da Monfalcone

-esponenti di medicina democratica, giornalisti artisti impegnati

-comitati immigrati

 

Un corteo proposto dalla rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro

un corteo di tutti in cui siamo tutti  invitati e tutti promotori

un corteo in cui vogliamo tutti i partiti e i gruppi politici comunisti
proletari progressisti con bandiere e simboli

perchè non c'è niente di più politico che la morte sul lavoro per i profitti
dei padroni, le leggi dello stato capitalistico, le politiche dei governi di
centro destra come di centro sinistra

un corteo che rifiuti ogni settarismo, spirito di piccolo gruppo ed
egemonismo e che conti e si faccia contare nei numeri reali perchè si tratta
di energie vere e sincere in campo quotidianamente per la salute e la
sicurezza in fabbrica e sul territorio

 

Facciamo del 6 dicembre una tappa importante di questa battaglia, che
influenzi e pesi nell'estensione nazionale della lotta e nei rapporti di
forza

 

Per questo lanciamo appello a tutti i lavoratori e le lavoratrici, a tutta
la cittadinanza, a partecipare e a sostenere questa manifestazione. Perché
se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno al nostro posto.

 

per aderire e prenotarsi ai pulmann 

Rete per la sicurezza sul lavoro-Ravenna

c/o Slai Cobas per il sindacato di classe

via G.Di Vittorio,32

 tel. 339/8911853  e mail: cobasravenna at libero.it

 

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