[Redditolavoro] Thyssenkrupp: il capitalismo continua a uccidere i
lavoratori 1
SLAI Cobas Cremona
slaicobascremona at gmail.com
Tue Dec 2 09:01:36 CET 2008
*IL CAPITALISMO CONTINUA A UCCIDERE i lavoratori *
* *
*Un anno fa morivano 7 operai alla ThyssenKrupp di Torino: 4 bruciati
vivi, altri 3 dopo giorni di terribile agonia. Nella fabbrica in
smobilitazione della multinazionale tedesca il padrone, con la complicità
dei sindacati confederali, aveva imposto turni di lavoro di 12 ore. Alcuni
degli operai uccisi lavoravano con più di 4 ore di straordinario alle
spalle. Così ThyssenKrupp incrementava i propri profitti risparmiando sulla
manutenzione e sulla sicurezza.*
L'"incidente" alla ThyssenKrupp colpì fortemente l'opinione pubblica per
come avvenne: operai bruciati vivi come se fossimo ancora nell'800,
nascondendo che *questa, invece, è la "modernità" del capitalismo.*
Tanti allora piansero lacrime di coccodrillo. *I padroni*, definendo questa
ennesima strage un "fatale incidente"; *i politici borghesi* (di
centro-destra e di centro-sinistra) parlando di "piaga inaccettabile";
i*sindacati confederali
*, che accettano come legittimo il profitto siglando in ogni accordo il
peggioramento delle condizioni di lavoro. Tutti, così, rendendosi parte
integrante e complici di quel sistema di sfruttamento dei lavoratori che si
chiama capitalismo.
*Nonostante il "nuovo" Testo unico sulla sicurezza, le morti operaie sono
continuate e continuano da un capo all'altro della penisola*. Secondo le
stime ufficiali sono 4 al giorno, 1.500 all'anno. In realtà, se ai dati
Inail si aggiungono gli incidenti dei 3 milioni 500mila lavoratori, italiani
e stranieri, che lavorano in nero e le morti diluite nel tempo causate dalle
malattie professionali, non è azzardato sostenere che il numero dei morti
sul lavoro e di lavoro è superiore ai 10 al giorno. Per gli operai e i
lavoratori - divisi, disorganizzati, senza nessuna rappresentanza politica e
sindacale - portare a casa un salario nella guerra quotidiana fra capitale
e lavoro è sempre più rischioso.
*I morti sul lavoro non sono mai una fatalità: sono il costo pagato dagli
operai alla realizzazione del profitto.*
I morti sul lavoro sono parte della brutalità e della violenza del sistema
capitalista. Protetti da leggi che tutelano la proprietà privata dei mezzi
di produzione, lo sfruttamento e il profitto, i capitalisti hanno impunità e
licenza di uccidere.
*Quindi non si tratta di "destino". Sono l'aumento dello sfruttamento e il
peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro la causa principale degli
infortuni e dei morti sul lavoro e di lavoro.*
*GLI OPERAI NEL SISTEMA CAPITALISTA NON SONO ALTRO CHE FORZA-LAVORO: CARNE
DA MACELLO.*
Noi continuiamo a lottare contro tutte le morti "innaturali", anche se siamo
coscienti che solo abolendo lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, la classe
operaia può liberarsi.
*Il 6 dicembre, anniversario della strage della ThyssenKrupp, noi
manifesteremo a Torino per ricordare tutti i morti sul lavoro e di lavoro*.*
*
*A perenne ricordo degli operai della ThyssenKrupp e di tutte le vittime
dello sfruttamento capitalista, ora e sempre resistenza!*
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
e-mail: cip.mi at inwind.it
cell.: 335.7850799
Sesto San Giovanni, dicembre 2008
--
SLAI Cobas
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