[Redditolavoro] Indizione riunione lavoratori - Proposta

Fulvio fuldigior at gmail.com
Tue Apr 15 13:56:08 CEST 2008


Una settimana dopo che erano stati avviati i contatti per capire se vi erano
le condizioni per una iniziativa assembleare tra lavoratori di diverse
appartenenze sindacali o non iscritti, finalizzata a promuovere un percorso
di mobilitazione anticapitalista nei posti di lavoro, è uscito un comunicato
dei sindacati di base CUB, SdL, e Confederazione Cobas, che
*apparentemente*va nella stessa direzione. (comunicato "Verso lo
sciopero generale"
dell'8/4/2008).



La crisi economica mondiale porterà ad un rafforzamento dell'offensiva
padronale nei confronti dei lavoratori (dato l'aggravamento delle condizioni
legato ai problemi del sistema italiano nel processo della crisi) si impone
per i compagni più attivi, presenti nelle lotte dei lavoratori,* un incontro
per decidere percorsi di lotta in grado di contrapporsi alla politica
borghese*.



Proprio per non restare ingabbiati in un percorso negativo, minoritario e
autoreferenziale, come abbiamo già sperimentato nello sciopero generale
indetto dal sindacalismo di base del 9 novembre 2007, pensiamo di confermare
l'iniziativa, affinché uno sciopero e una mobilitazione contro il governo
siano costruiti dal basso, attraverso assemblee fatte nei luoghi di lavoro,
creando comitati di lavoratori, di immigrati, e coinvolgendo centri sociali
e studenti.



Questa iniziativa vuole cercare di superare una pratica di mobilitazione
fondata principalmente nell'autoreferenzialità, nel piantare la propria
bandierina, come il percorso che ha portato allo sciopero del 9 novembre
2007 indetto dal sindacalismo di base. Quello sciopero, non è un caso, fu
proclamato 4 mesi dopo la firma del protocollo, contribuendo così a deviare
sul referendum-consultazione indetto dalle confederazioni sindacali, la
volontà di mobilitazione contro il protocollo espressa da settori di
lavoratori. Come pure ha finito col favorire l'iniziativa opportunista della
così detta "sinistra radicale" (oggi Arcobaleno), che ha incanalato le
spinte che provenivano dai luoghi di lavoro per spostare a "sinistra" le
posizioni del governo Prodi, ottenendo, alla prova dei fatti, nulla da
questi: tanto fatto per il governo, che il proprio elettorato, è stato a sua
volta "riconoscente" verso la lista Arcobaleno in queste ultime elezioni.

La nostra proposta è maturata tra importanti settori di lavoratori che
vogliono rompere con quel modo di fare che è appannaggio dei vari leaders
del sindacalismo di base, che rappresentano in modo deformato e fuorviante
la potenzialità di una reale opposizione dei lavoratori al sistema
capitalista.



Una partecipazione convinta alle manifestazioni, agli scioperi, ad un
movimento organizzato* permanentemente* sul territorio, metterebbe in
discussione le stesse direzioni "di sinistra" interne alla C.G.I.L. ed in
particolar modo nella FIOM che per vari motivi hanno fino ad oggi
"cammellato" la volontà di lotta di molti lavoratori appartenenti a queste
organizzazioni. E' emblematico il fatto che Cremaschi abbia sentito la
necessità di rispettare la disciplina sindacale e non partecipato a
rafforzare la mobilitazione del 9 novembre e infranto il diktat di Epifani
partecipando alla manifestazione del 20 ottobre indetta da RC e PdCI  e
sponsorizzata da "Il Manifesto", di pressione "da sinistra" sul governo
Prodi.



Per questo siamo contro l'indizione di scioperi nazionali rituali che hanno
la valenza di una rappresentazione "estetica" da utilizzare come elemento di
contrattazione per l'agibilità politica di qualche dirigente del
sindacalismo di base in combutta con Cremaschi.

Noi vogliamo costruire un reale *fronte di classe* dei lavoratori, in totale
opposizione alla politica dei capitalisti e del loro governo.

Questa iniziativa deve servire per dar vita ad un *coordinamento permanente
*in cui abbiano pari dignità tutti coloro che si battono per una reale unità
dal basso dei proletari.



Dobbiamo favorire la formazione di *comitati di lotta *in tutte le città e
nei luoghi di lavoro, che unisca quanti piu' lavoratori possibile
(organizzati o no nei vari sindacati), comitati di lavoratori immigrati,
centri sociali, studenti, perché la guerra che il capitale scatena in tutti
gli angoli della terra e nei posti di lavoro possa essere contrastata e
combattuta con esiti positivi per noi.



Chiaramente questa proposta non deve essere considerata concorrenziale a
quella fatta dal sindacalismo di base, ma se avrà seguito, come noi
pensiamo, potrà essere la premessa per contare sulle decisioni che si
prenderanno in futuro nel movimento.



*La prima riunione di chi aderisce alla presente proposta si terrà venerdì
18-04-2008 alle ore 15 presso la Calusca di via Conchetta Milano (metro
verde fermata Romolo, bus 90-91). *

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