[Redditolavoro] APPELLO AI PROLETARI IMMIGRATI E ITALIANI

Fulvio fuldigior at gmail.com
Fri Apr 11 11:57:11 CEST 2008


APPELLO AI PROLETARI IMMIGRATI E ITALIANI





La crescente presenza di lavoratori immigrati in Italia ha ormai cambiato la
composizione della classe lavoratrice di questo paese, condizionando
pesantemente le linee politiche e le scelte dei vari governi, di destra e di
sinistra.

E' evidente che l'immigrazione rappresenta una grande risorsa per il
rilancio dell'economia nazionale, a tutto vantaggio dei profitti dei
padroni.

La necessità di avere forza lavoro altamente ricattabile e a basso costo e,
allo stesso tempo di ostacolare l'unità della classe lavoratrice attraverso
l'arma del razzismo e della xenofobia, sono quindi alla base di leggi e
decreti contro gli immigrati (Martelli, Dini, Turco-Napolitano, Bossi-Fini,
Ferrero-Amato), che si sono succeduti negli ultimi 20 anni.

L'unico vero «diritto» conquistato dagli immigrati in questo ventennio è
stato quello di entrare in quell'esercito, anch'esso in crescita, di
lavoratori e lavoratrici precari/e. Una precarietà frutto di una recessione
economica mondiale e che passa attraverso continue ristrutturazioni del
mercato del lavoro, favorite da leggi (pacchetto Treu, legge Biagi, ultima
finanziaria). che, grazie anche ad accordi sindacali di categoria,
permettono ai padroni licenziamenti più facili e più massicci.



Contro la guerra permanente dei padroni, che colpisce la classe lavoratrice
e le masse povere di tutto il mondo, ridiamo al 1° maggio il senso di
giornata di lotta Internazionale, segnando un passaggio chiaro e netto di
unificazione di classe, nella prospettiva di una trasformazione radicale
della società esistente. Questa unità, assolutamente necessaria e
irrimandabile, non si può realizzare attraverso la semplice «solidarietà»,
nelle assemblee o nelle piazze, ma si deve basare su una crescente unità
nelle lotte e nell'auto organizzazione dal basso, con obiettivi chiari e
unitari.



*- **Contro il razzismo di Stato e* *contro le violenze*, fatte di sgomberi
e deportazioni dei rom, di attentati alla comunità araba, di campagne
«securitarie», rivendichiamo la lotta diretta degli immigrati, affiancati
dai lavoratori italiani e da tutti gli antirazzisti. In particolare diamo
sostegno alle comunità rom che ha aperto la strada  con la lotta di via Adda
nel 2002-2004, e che oggi continua la sua mobilitazione sotto nuove forme,
contro la morsa del pacchetto sicurezza del governo e del «Patto per la
legalità e la solidarietà», che è solo un'invenzione politica di Chiesa e
Istituzioni locali per ingabbiarli in veri e propri lager di Stato.

* *

*- **Contro il supersfruttamento dei lavoratori immigrati**,* fatto di
lavoro nero sottopagato e di caporalato, rivendichiamo:**

- Cancellazione di tutte le leggi speciali razziste e securitarie, e
chiusura dei CPT

- Permesso di soggiorno, immediato e senza condizioni,

- Assistenza sanitaria e istruzione gratuiti



*- **Contro la precarietà e i licenziamenti* un'arma in mano ai padroni, per
ottimizzare la produzione ed eliminare i lavoratori più scomodi. Le diverse
esperienze vincenti, che si stanno sviluppando in tutta Italia, possono, se
opportunamente coordinate, passare dal piano della vertenza a quello
politico, aprendo la strada a un cambiamento reale e generale.



*-  **Contro i salari da fame e il carovita*, cominciando a coordinare
quartiere per quartiere la lotta per la casa, che già migliaia di famiglie
stanno conducendo; una battaglia fondamentale per riappropriarsi di un
diritto e di un patrimonio che ci appartiene in quanto classe lavoratrice,
per contrastare la perdita verticale di potere d'acquisto dei salari, per
rafforzare ed estendere il controllo dal basso sul territorio, sottraendolo
alla speculazione edilizia e alla polizia.



Immigrazione/anti-razzismo/unità di classe, salario/casa/territorio,
lavoro/precarietà/sicurezza sono dunque i terreni fondamentali per segnare,
attraverso l'iniziativa diretta e indipendente da qualsiasi influenza o
illusione istituzionale, un passo in avanti verso una ricomposizione
effettiva e unitaria dei proletari, generalizzando le esperienze già in
corso, in una prospettiva nazionale.



Invitiamo tutte le realtà sociali e politiche che condividono il contenuto
di questo appello, alla riunione cittadina che si terrà *mercoledì 16
aprile, alle ore 19, presso la Calusca in via Conchetta a Milano, *per
discuterne le modalità di divulgazione dell'appello e la realizzazione di un
intervento unitario e coordinato per il 1° maggio, dando continuità al
percorso che ha portato all'assemblea antirazzista del 3 febbraio 2008.

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