[Redditolavoro] LASCIA VUOTE LE URNE! RIEMPI LE STRADE E LE PIAZZE!
vittoria
huambos at virgilio.it
Wed Apr 9 17:06:03 CEST 2008
Molti e molte questa volta non andranno a votare. Le donne che non hanno
sopportato l'rruzione di 7 uomini in divisa, senza mandato, in un ospedale,
per sequestrare un feto e una cartella clinica; i lavoratori e le
lavoratrici che a detta di tutti "non arrivano alla quarta settimana", salvo
poi vedere aumenti contrattuali che bastano per un giorno; le famiglie ed i
colleghi dei morti sul lavoro mentre gli infortunati rimasti vivi si
candidano nelle liste di chi la legislazione sulla sicurezza la fa valutare
ai padroni.
Non andrà a votare chi percepisce l'odore di guerra fra poveri dietro gli
sbandierati stati, razze, religioni e nemmeno coloro che si sono indignati
per le pene esemplari al processo contro chi ha manifestato contro il G8,
chi sa che le operazioni antiterrorismo sono, queste, sì, terroristiche
quanto spettacolari e fantasiose, mentre l'antimafia (con la monnezza di
Napoli sempre lì) non appare né vittoriosa né rassicurante.
Non andranno a votare gli extracomunitari e le extracomunitarie perché non
possono, loro devono solo lavorare, ma non ci andrà nemmeno chi vede
strumentalizzare a fini elettorali (oh, la santa sicurezza!) la prima
nefandezza compiuta da qualche straniero (visto che ne compiono altrettante
gli italiani, magari all'interno di qualche bella famiglia tradizionale)
CHI NON ANDRA' A VOTARE SA CHE NON E' CERTO UN CASO CHE I PROGRAMMI DEI
PARTITI SIANO UNA FOTOCOPIA E CHE QUEGLI SCHIERAMENTI CHE SI PROCLAMANO
DIVERSI E RADICALI, OLTRE A CHIEDERCI DI NON PENSARE E NON AGIRE, MA DI
DELEGARE TUTTO A LORO, NON HANNO DISDEGNATO DI STARE, NEI VARI GOVERNI,
FIANCO A FIANCO A PARTITI ALTRETTANTO RADICALI, MA NEGLI ATTACCHI AI
PROLETARI.
E' opinione ormai diffusa che NON SI TRATTA DI METTERE QUALCUNO PIU' ONESTO
DEGLI ALTRI NELLA STANZA DEI BOTTONI, MA CHE SIA PROPRIO LA STANZA DEI
BOTTONI A DOVER ESSERE ELIMINATA.
Per questo anche rispetto alle liste civiche sta giustamente maturando la
consapevolezza che non sarà il rappresentante di qualche comitato di
cittadini ad impedire la costruzione di una base militare, un inceneritore,
un rigasificatore.
L'insicurezza che pervade costantemente molti è sostituita da una grottesca
di paura del diverso, ma appare sempre più evidentemente che l'attacco reale
alle condizioni di vita non viene dal drogato e dall'immigrato, ma dalla
legislazione sul lavoro, sulla famiglia, da quella fiscale, dal codice della
strada.. E chiunque in questo senso è irregolare, un non assimilato che non
vuole pagare qualcosa, odia timbrare il cartellino, cerca di evitare di fare
code, si tiene quello che trova, compra merce "taroccata"..e rifiuta, per
questo, di percepirsi come un individuo ambiguo solo perché istituzioni ed
organismi paraistituzionali lo spingono a fare la scelta di "indossare la
divisa" contro sé stesso ed i suoi simili.
Possiamo invece fare una VERA SCELTA, per la quale non votare non basta
perché il disamore per il voto non proviene solo dallo scontento, dal fatto
che "la casta" non ci soddisfa. L'astensionismo deve diventare
incompatibilità, porre con forza il tema dei nostri bisogni.
Se i rappresentanti del potere, scelgono chi merita (di votarli, di
obbedirli.) e chi va semplicemente rottamato/a nei Cpt, nelle galere, nei
manicomi o direttamente ammazzato, come a Gaza o in Cecenia, o nelle favelas
di Rio, c'è un'unica possibile strada da imboccare: mettersi in campo in
prima persona.
LA PRIORITA' DEVE ESSRE QUELLA DI RIFIUTARE OGNI DELEGA, PRATICANDO L'AZIONE
DIRETTA PER COSTRUIRE LE BASI DI UNA VITA MIGLIORE, DIGNITOSA E LIBERA, CHE
NON TROVA SPAZIO IN QUESTO MARCIO ESISTENTE
Il Grimaldello di Genova
L'Avamposto degli Incompatibili
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