[Redditolavoro] L'Aea: è un evento storico

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Thu Apr 3 12:51:07 CEST 2008


GIOVEDÌ, 03 APRILE 2008


L'Aea: è un evento storico, ma i veri imputati erano altri


MONFALCONE. «È una sentenza storica. Inutile dire che siamo contenti, perché 
sarà una sentenza che farà giurisprudenza e aprirà la strada agli altri 
processi in corso». Festeggia, pur se con contegno e decoro, l'Associazione 
esposti amianto di Monfalcone: la sentenza letta ieri nell'aula del 
Tribunale di Gorizia, esito del processo per omicidio colposo intentato 
contro Fincantieri per la morte di Annamaria Greco, deceduta per tumore 
provocato dall'esposizione all'amianto, rappresenta la prima vittoria della 
lunga battaglia avviata dall'associazione assieme ai familiari delle vittime 
dell'amianto.

«C'è da dire però - afferma Davide Bottegaro, già presidente e ora 
consigliere dell'Aea (dal 24 marzo è stata eletta presidente Rita Nadalino 
vedova Nardi, ndr) - è stata sbagliata l'individuazione dell'imputato. Per 
la morte di Annamaria Greco è stato condannato il direttore dello 
stabilimento dal 1966 al 1972, Manlio Lippi, ma si sarebbero dovuti 
processare i vertici dell'azienda, i veri responsabili del silenzio sugli 
effetti che avrebbe avuto sui lavoratori l'esposizione alla fibra-killer, 
gli allora presidenti Tupini e Fanfani. Poi, al limite, sarebbero stati loro 
a indicare i responsabili».

«Inoltre - aggiunge Bottegaro -, nel caso specifico si sarebbero dovuti 
prendere in considerazione anche i legali rappresentanti di altre aziende in 
cui la Greco aveva lavorato e dove, al tempo, c'era ancora presenza di 
amianto».
Un'obiezione che viene supportata dal fatto che Fincantieri, tramite l'avvocato 
Pagano, presenterà appello alla sentenza proprio perché il processo ha preso 
in considerazione soltanto un imputato.

«Rimane il fatto, comunque - ha detto ancora Bottegaro -, che per noi, per i 
familiari, per le vittime, per chi è malato d'amianto questo è un giorno da 
ricordare perché finalmente si è spezzato il muro di silenzio che per troppo 
tempo ha nascosto questa tragedia. Un segnale forte, direi dirompente».
L'Aea ora prosegue con maggiore fiducia e speranza la strada intrapresa per 
dare giustizia e dignità alle vittime dell'esposizione all'amianto. Si 
attendono, inoltre, i risultati delle indagini avviate nelle scorse 
settimane dalla Commissione degli ispettori ministeriali in particolare in 
relazione allo stato dei procedimenti per le morti di amianto, seconda 
visita effettuata alla Procura di Gorizia, dopo la prima avvenuta a gennaio 
da parte di una commissione "normale".

Per Bottegaro, la seconda visita degli ispettori non è stata determinata 
soltanto da quanto trovato, o meglio non trovato, a gennaio, ma anche dalle 
richieste delle stessa associazione, che più volte aveva sollecitato 
controlli da parte del Consiglio superiore della magistratura sulla 
situazione della Procura di Gorizia e dalle migliaia di cartoline inviate da 
altrettanti cittadini, esposti e famiglie delle vittime al Procuratore 
generale presso la Corte d'appello di Trieste, Beniamino Deidda, con cui si 
denunciava il grave rischio di estinzione dei processi penali e la necessità 
di un intervento rapido.

«Attendiamo anche gli esiti del colloquio avuto con il presidente della 
Repubblica, Giorgio Napolitano, la scorsa settimana - conclude Bottegaro -. 
Il capo dello Stato ci è sembrato davvero interessato e preoccupato e 
crediamo che il suo interessamento possa portare a nuovi positivi esiti».

Cristina Visintini


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