[Redditolavoro] Morta di amianto, 2 anni per l'ex direttore
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Tue Apr 1 12:48:11 CEST 2008
MARTEDÌ, 01 APRILE 2008
Pagina 2 - Monfalcone IL PICCOLO
Domani è attesa la sentenza. Si profila l'assoluzione dell'attuale
presidente Corrado Antonini
Il decesso per mesotelioma di Annamaria Greco avvenne nel 1998. La donna
aveva 52 anni
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Operaia morta di amianto, chiesti dal pm 2 anni per l'ex direttore del
cantiere Lippi
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Due anni di reclusione sono stati chiesti dal pm Annunziata Puglia nei
confronti di Manlio Lippi, ex direttore del cantiere navale di Monfalcone,
imputato di omicidio colposo per la morte da amianto di Annamaria Greco,
deceduta a causa di un mesotelioma alla pleura. Nello stesso procedimento,
ma per lesioni colpose, sono imputati, oltre allo stesso Lippi, Vittorio
Fanfani, Enrico Bocchini, Corrado Antonini, Dario Alessandrini e Giancarlo
Testa, che furono ai vertici dell'Italcantieri, in periodi diversi, da metà
degli anni Sessanta a metà degli anni Novanta. Se si eccettua per Antonini,
per il quale è stata chiesta l'assoluzione pur con il dubbio, il pubblico
ministero ha chiesto la condanna a 3 mesi per gli altri imputati con la
concessione della condizionale.
I difensori - gli avvocati Giovanni Borgnan e Corrado Pagani - hanno invece
sostenuto la non colpevolezza chiedendo al termine delle loro arringhe l'assoluzione
dei propri assistiti seppure con sfumature e motivazioni diverse. La parte
civile, costituitasi con l'avvocato Francesco Donolato solo per il caso
Greco, oltre a una equa pena, ha chiesto un risarcimento dei danni da
definirsi in separata sede con una provvisionale di 100mila euro più le
spese di costituzione di parte civile.
Per la sentenza bisognerà attendere l'udienza di domani. Il giudice
monocratico dottoressa Caterina Brindisi ha rinviato, infatti, a domani l'udienza
per le repliche del pubblico ministero e degli avvocati prima di ritirarsi
in camera di consiglio per deliberare.
L'udienza di ieri, durata fino alle prime ore del pomeriggio, è stata
seguita da una folta rappresentanza di familiari delle vittime dell'amianto
e rappresentanti dell'Associazione esposti amianto provenienti per la quasi
totalità dal Monfalconese. E c'è da star certi che tutti torneranno anche
domani ad affollare l'aula dell'udienze dell'ex Corte di assise, al piano
terra del Palazzo di giustizia di Gorizia.
La sentenza è molto attesa perché è la prima di una serie di processi, già
avviati dal tribunale goriziano che riguardano le centinaia di morti per
amianto avvenute tra i lavoratori dei cantieri, ma anche dell'Ansaldo e
della centrale termoelettrica. Sono infatti 700 le denunce presentate alla
Procura goriziana, la gran parte delle quali deve ancora arrivare a
processo.
Annamaria Greco morì 10 anni fa a soli 52 anni. Le fu fatale un mesotelioma
alla pleura che, secondo l'accusa, contrasse durante gli anni che lavorò
sulle navi in costruzione ai cantieri.
La Greco era entrata nello stabilimento di Panzano nel 1979 come dipendente
della Sprea, una delle ditte storiche del cantiere navale di Panzano che
effettuava le pulizie nel cantiere per conto della Fincantieri. La donna fu
impiegata a bordo delle navi in costruzione, in ambienti dove c'era una
concentrazione di mille fibre d'amianto contro le cento per litro che già
costituiscono la soglia per contrarre l'asbestosi.
A stabilirlo fu una perizia effettuata nel 1977. Condizioni di lavoro,
dunque, secondo i periti, che davano la quasi-certezza di contrarre la
malattia.
L'altro caso di cui fa parte il processo, arrivato ormai alla vigilia della
sentenza, riguarda un saldatore che ha contratto l'asbestosi durante il
periodo di lavoro nell'azienda navalmeccanica di Panzano.
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