[Redditolavoro] GLI OPERAI E LA PENA DI MORTE...

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           Anno IX Numero 313
           
           data: 11 NOVEMBRE 2007
         
         
           
           1. APPUNTI PER UN VIAGGIO
           
           2. RUSSIA 1917: LA 
			PIRAMIDE E' ROVESCIATA
         
         
           
           3.IL PADRONE HA 
			PAURA E VUOLE LIQUIDARE GLI OPERAI D'AVANGUARDIA
           
           4.LETTERA APERTA A 
			SERGIO MARCHIONNE
         
         
           
           5.CORRUZIONE ALLA 
			SIEMENS
           
           6. OPERAI  
			EDILI SVIZZERI
         
         
           
           7. CINQUE MORTI E 
			DUE FERITI
           
           8.PENA DI MORTE
         
         
           
           9. LA PERICOLOSA 
			CHINA
           
           10. LE BORSE 
			CROLLANO
         
         
           
           11. AFGHANISTAN
           
           12.LA POVERTA'  
			DILAGA
         
       
       
       
     
     
  

  


  

  
    
    
      
        
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   PENA DI MORTE
  
  
  
                      
				 
				La morte è normalmente la 
				naturale chiusura del ciclo della vita degli uomini. Ma ci sono 
				delle eccezioni alla normalità. Le eccezioni sono legate alla 
				chiusura anormale del ciclo della vita. La guerra è una di 
				queste eccezioni. Ma almeno in guerra la morte si può darla o 
				riceverla. Le malattie, in particolare quando colpiscono i 
				giovani, sono un'altra eccezione. Ma dalle malattie l'uomo può 
				alle volte difendersi. Alcuni stati applicano la pena di morte a 
				chi commette un particolare tipo di reato. Ma sempre più 
				associazioni umanitarie e non combattono contro la pena di 
				morte. La morte degli operai sul lavoro è forse quanto di più 
				crudele ci possa essere. Gli operai non vanno al lavoro come in 
				guerra. Non sono armati e non possono dare o ricevere la morte. 
				In genere non sono ammalati, ma si ammalano per il lavoro che 
				svolgono e muoiono. Gli operai non hanno commesso reati e anche 
				negli stati in cui l'ordinamento giudiziario non prevede la pena 
				di morte essi possono subirla. Non ci sono organizzazioni 
				umanitarie che chiedano la messa al bando della pena di morte 
				per gli operai. La classe degli operai deve contare ogni giorno 
				in tutto il mondo i suoi morti. Nessuno ha emesso nessuna 
				sentenza. Essi pagano con il loro sangue la sete di profitto dei 
				padroni. Solo quando gli operai spezzeranno le catene della loro 
				schiavitù potranno liberarsi della pena di morte. 
				 
				 
  
  
   
  
  

      
    

  

  


  
    
    
    info at operaicontro.it -Via Falck, 44 CAP 20099 Sesto San Giovanni (MI)
  

      
       
    
    
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