[Redditolavoro] OPERAI EDILI SVIZZERI IN RIBELLIONE...

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Tue Nov 6 02:27:18 CET 2007






			
			
		

				
			
			

				





	
	
	
	

	

		
		
				
		
		GLI OPERAI EDILI SVIZZERI DI NUOVO IN PIAZZA...

		
			
				da				 falce
			 	@ 2007-11-06 - 01:20:08			 

				

	Gli Operai dell'edilizia incrociano le braccia
	Circa
2'500 lavoratori hanno incrociato le braccia giovedì scorso a Zurigo e
Basilea, bloccando circa 250 cantieri, per protestare contro il vuoto
contrattuale nel settore.
	Lo sciopero avviene a pochi giorni da una cruciale riunione tra sindacati e padronato.
	La
protesta, indetta dai sindacati Unia e Syna, è cominciata giovedì
mattina verso le 6.00: sollecitati dai sindacalisti, i lavoratori
dell'edilizia hanno iniziato a radunarsi e a dirigersi verso i punti di
riunione.
	Armati di fischietto, striscioni e bandiere con i
colori dei sindacati, oltre 1500 persone della città sulla Limmat si
sono date appuntamento presso la tenda eretta sull'Helvetiaplatz, non
distante dal grande cantiere della stazione centrale.
	A
Basilea gli operai di una settantina di cantieri si sono riuniti in
mattinata nei pressi dello stadio San Giacomo da dove, verso
mezzogiorno, sono partiti con un corteo di bus verso Zurigo.
	Nella
città renana le pressioni esercitate dai datori di lavoro sono state
molto forti: vi sono dipendenti che hanno avuto timore di ripercussioni
e non hanno quindi partecipato alla protesta. In un cantiere la
situazione è degenerata al punto da costringere la polizia a bloccare
la circolazione nell'intero quartiere, mentre in un altro cantiere di
Pratteln (Basilea Campagna) è scoppiata una rissa.
	    Di che si tratta? Di che si tratta?
	        * Contratto collettivo di lavoro
	Corteo di protesta a Zurigo
	Alle
14 a Zurigo è iniziata la parte principale della manifestazione.
All'interno della grande tenda di Helvetiaplatz ha preso la parola Paul
Rechsteiner, presidente dell'Unione sindacale svizzera (USS), che ha
ringraziato i presenti e i sindacati Unia e Syna per l'impegno
dell'organizzazione della giornata.
	"Non combattete solo per i
salari e per le condizioni di lavoro sui cantieri - ha affermato - ma
difendete anche salari e condizioni di lavoro di tutti i dipendenti
della Svizzera. Per questo dovete assolutamente vincere questa lotta".
In seguito è partito il corteo di protesta, al quale hanno partecipato
circa 2000 persone.
	La giornata di azione si è conclusa con un
lancio di migliaia di palloncini rossi recanti la scritta "solo con il
CNM (contratto nazionale mantello) si va di nuovo avanti nell'edilizia".
	Reazioni divergenti
	Secondo
la Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) l'azione di
giovedì non ha avuto ripercussioni gravi sulle attività dei cantieri.
"Al contrario di quanto sostengono i sindacati - ha affermato il
direttore dell'organizzazione padronale Daniel Lehmann - questa
protesta non può essere considerata un vero e proprio sciopero".
	A
suo parere, non è vero che l'astensione dal lavoro ha bloccato circa
250 cantieri tra Zurigo e Basilea. Numerosi manifestanti sono arrivati
anche da altri cantoni: "Sappiamo che a Zurigo sono giunti molti bus da
altre località", ha affermato.
	Toni diametralmente opposti
presso i sindacati: Hansueli Scheidegger, responsabile di Unia per il
settore edile, si è detto molto soddisfatto e positivamente sorpreso
dalla mobilitazione dei lavoratori. A suo modo di vedere, a Zurigo non
vi erano praticamente cantieri in grado di proseguire i lavori.
Scheidegger ha tuttavia ammesso che diverse imprese di costruzione
hanno giocato d'anticipo, lasciando liberi gli operai durante la
giornata al fine di indebolire l'effetto dello sciopero.
	Contratto collettivo di lavoro
	I sindacati sollecitano il rinnovo del contratto nazionale mantello dell'edilizia, che interessa oltre 80'000 lavoratori.
	Il
settore principale della costruzione dal 1. ottobre è privo di
contratto nazionale, dopo che la Società svizzera impresari costruttori
(SSIC) lo ha disdetto lo scorso 23 maggio.
	Per il momento i
partner sociali non sono riusciti a trovare un accordo con i datori di
lavoro sulla proroga del contratto collettivo. Il rinnovo della
convenzione collettiva di lavoro si urta a due principali ostacoli. Il
padronato vorrebbe maggiore flessibilità per evitare la disoccupazione
invernale e desidera introdurre almeno in parte il salario al merito.
	Serie di proteste
	Lo
sciopero è stato indetto pochi giorni prima di un'importante riunione,
prevista per lunedì, fra i rappresentanti del padronato e quelli dei
sindacati.
	L'agitazione era cominciata con uno sciopero di 24
ore lo scorso 13 ottobre sui cantieri della Nuova trasversale
ferroviaria alpina di Amsteg (Uri), Sedrun (Grigioni), Bodio e Faido
(Ticino). In quella occasione alcune centinaia di operai avevano
incrociato le braccia contro il deterioramento delle loro condizioni di
lavoro. Due giorni più tardi altri scioperi sono stati indetti nei
cantoni di Berna, Ginevra e Neuchâtel.
	liberamente tratto da swissinfo
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