Re: [Redditolavoro] indennità disoccupazione ai co.co.co./pro.

vittoria huambos at virgilio.it
Mon Nov 5 16:14:22 CET 2007


Mi sembra che Rapt abbia centrato il problema,
non si può pensare che l'aire, diciamo così, venga dalla parte più 
ricattabile, il padronato coll'avvallo dei sindacati hanno messo il lavoro 
precario proprio per avere una marea di ricattabili al massimo.
Infatti il punto centrale è che chi ha una situazione più stabile diventi il 
fulcro della lotta di tutti gli svantaggiati rispetto alla sua posizione.
Intanto bisognerebbe incominciare a dire chiaro e tondo che se nei famosi 
anni 70, di cui si parlava, c'era una divisione fra garantiti e non 
garantiti, ora è chiaro che nessuno è garantito rispetto all'entità della 
crisi: Anche chi ha un lavoro stabile è socialmente sull'orlo della 
precarietà.
Su questo bisogna unirsi, autoctoni e no.
E poi sarebbe pure ora di incominciare a discutere la fuori usicta dalla 
schiavitù del lavoro salariato.

Finchè non si attua il rifiuto di essere merce viva sul mercato delle merci 
non ci sono soluzioni d'attacco, ma solo transitorie soluzioni difensive
pronte a sfumare di fronte all'incalzare della crisi economica.

vittoria


Rapt wrote:

 Per combattere
>queste condizioni a mio avviso servono a poco le firme o le richieste ai
>deputati (come chiedere allo squalo di non mangiarci). Piuttosto,
>bisogna saper accomunare gli interessi di tutti i lavoratori, in modo
>che quello a tempo indeterminato, o con la situazione lavorativa più
>stabile, faccia sua la lotta di quelli più precari, stranieri inclusi,
>sia al fine di non veder precipitare verso il basso anche le sue
>condizioni di lavoro, sia per acquisire insieme maggiore forza, e poter
>così fare a meno di farsi acchiappare per il colletto dai sindacati
>confederali, che altro non sono che quelli che devono tenere a freno le
>lotte della classe.
>In questo senso, ben venga il protagonismo di tutti e lo sporcarsi tutti
>le mani. Con un’ultima annotazione: sporcarsi le mani tutti, significa
>anche non fare tre salti indietro e lanciare abiure e scomuniche quando
>qualche lavoratore incappa nelle maglie della repressione, qualunque sia
>la ragione. O son vittorie per tutti o sono mazzate per tutti. >-- 





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